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GLI USA AFFONDANO SEMPRE PIÙ NELLA GUERRA ECONOMICA SUI MICROCHIP CONTRO LA CINA
Gli USA hanno intrapreso da tempo una guerra economica con la Cina che stanno ampiamente perdendo su tutti i fronti, inizialmente impostata con forti restrizioni per impedirle di avere e produrre i propri microchip indispensabili per la creazione di moltissimi prodotti elettronici, ha sortito l’effetto opposto con la debacle di tutta l’industria occidentale.
Infatti la Cina a luglio dopo aver introdotto nuove misure di controllo alle esportazioni di gallio e germanio, ad agosto ha effettivamente azzerato le vendite all’estero di prodotti lavorati contenenti i due metalli, questa misura è stata fatta dopo la decisione statunitense di divieto di vendita di “stampanti per microchip”.
Di fatto, se gli Usa miravano a rallentare lo sviluppo industriale cinese bloccando l’accesso ai mezzi di produzione ad hoc, Pechino restituisce il favore facendo venire a mancare due delle materie prime fondamentali per la costruzione di elettronica.
Le nuove regole stabilite dal governo cinese, peraltro, non sono formulate come un divieto esplicito, ma semplicemente come un obbligo per le aziende esportatrici di gallio e germanio di ottenere una licenza speciale per l’esportazione di tecnologie “dual use”, civile e militare.
Questo è il modus operdandi degli USA, imporre sanzioni ed embarghi al fine di distruggere e soggiogare un in intero popolo, ma queste misure, grazie anche alla creazione di un Mondo Multipolare sempre più sganciato dal predominio Statunitense, rischiano sempre di più di ritorcersi contro il mandante.