CUBA, PER AIUTARE, SPEDISCE MEDICI. NON CARRARMATI L’informazione mainstream sappiamo che è del tutto asservita alla narrazione delle favole per imbellettare il potere capitalistico. Tuttavia oggi vogliamo segnalare un articolo de La Stampa (Cubani in corsia) in cui si racconta la storia vera dei medici cubani che hanno preso servizio presso gli ospedali calabresi. Mettendo da parte alcuni toni denigratori dell’articolo sui medici italiani e le vere cause che impediscono loro di lavorare proficuamente negli ospedali, si dà voce ai protagonisti della vicenda, come dovrebbe fare sempre una stampa indipendente. Intanto si riconosce che la macchina del fango che ha agito nel recente passato contro questa meritoria operazione era del tutto pretestuosa («Hanno fatto di tutto per ostacolarlo, ricorsi al Tar, veleni, critiche» «Non ruberanno alcun posto di lavoro né ai medici calabresi né a quelli di altre regioni perché i concorsi a tempo indeterminato li faremo e stiamo continuando a farli»). Inoltre, non solo emerge che i medici cubani, come ben sapevamo, sono altamente specializzati e pratici delle moderne apparecchiature («Sì, so fare un ecocardiogramma, all’Avana abbiamo lo stesso apparecchio»), ma che la sanità da noi, particolarmente nel sud, è in uno stato che non regge il confronto con un paese che da oltre 60 anni subisce un criminale bloqueo da parte dell’imperialismo yankee, a cui noi sempre ci accodiamo servilmente («A Cuba non siamo abituati a far aspettare così a lungo chi arriva. Abbiamo molti più medici ad accoglierli, è tutto molto più rapido»). Sarà merito del sistema socialista cubano che si occupa del popolo e non dei loschi affari? Le brigate sanitarie cubane ci hanno soccorso fraternamente durante la pandemia, ora si scoprono una risorsa per una delle regioni più trascurate d’Italia. Perché Roma deve essere oltraggiata dal 26 al 28 gennaio da una delegazione di fascisti cubani che butteranno veleno sul processo rivoluzionario in corso nell’Isola? Per questo il Partito Comunista aderisce alla mobilitazione del 27 gennaio a Roma al Pantheon in difesa di Cuba Socialista, contro l’adunata delle destre controrivoluzionarie e antipatriottiche.


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CUBA, PER AIUTARE, SPEDISCE MEDICI.
NON CARRARMATI

L’informazione mainstream sappiamo che è del tutto asservita alla narrazione delle favole per imbellettare il potere capitalistico. Tuttavia oggi vogliamo segnalare un articolo de La Stampa (Cubani in corsia) in cui si racconta la storia vera dei medici cubani che hanno preso servizio presso gli ospedali calabresi. Mettendo da parte alcuni toni denigratori dell’articolo sui medici italiani e le vere cause che impediscono loro di lavorare proficuamente negli ospedali, si dà voce ai protagonisti della vicenda, come dovrebbe fare sempre una stampa indipendente.
Intanto si riconosce che la macchina del fango che ha agito nel recente passato contro questa meritoria operazione era del tutto pretestuosa («Hanno fatto di tutto per ostacolarlo, ricorsi al Tar, veleni, critiche» «Non ruberanno alcun posto di lavoro né ai medici calabresi né a quelli di altre regioni perché i concorsi a tempo indeterminato li faremo e stiamo continuando a farli»).
Inoltre, non solo emerge che i medici cubani, come ben sapevamo, sono altamente specializzati e pratici delle moderne apparecchiature («Sì, so fare un ecocardiogramma, all’Avana abbiamo lo stesso apparecchio»), ma che la sanità da noi, particolarmente nel sud, è in uno stato che non regge il confronto con un paese che da oltre 60 anni subisce un criminale bloqueo da parte dell’imperialismo yankee, a cui noi sempre ci accodiamo servilmente («A Cuba non siamo abituati a far aspettare così a lungo chi arriva. Abbiamo molti più medici ad accoglierli, è tutto molto più rapido»).
Sarà merito del sistema socialista cubano che si occupa del popolo e non dei loschi affari?
Le brigate sanitarie cubane ci hanno soccorso fraternamente durante la pandemia, ora si scoprono una risorsa per una delle regioni più trascurate d’Italia.
Perché Roma deve essere oltraggiata dal 26 al 28 gennaio da una delegazione di fascisti cubani che butteranno veleno sul processo rivoluzionario in corso nell’Isola?
Per questo il Partito Comunista aderisce alla mobilitazione del 27 gennaio a Roma al Pantheon in difesa di Cuba Socialista, contro l’adunata delle destre controrivoluzionarie e antipatriottiche.

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