PER LA PROPAGANDA NATO, L’ITALIA CENSURA LA CULTURA Da tren’anni il nostro paese continua a fare tagli consistenti alla cultura andando anche contro l’articolo 9 della nostra Costituzione. Con l’avvento (soprattutto negli USA) della cosìdetta “Cancel Culture” anche l’Italia si è voluta accodare mettendosi in mostra. Grazie alla Cancel Culture e al servilismo del nostro paese alla NATO, avviene che nella Capitale della Cultura (Brescia e Bergamo) quest’anno verrà impedito ad un artista di esibirsi, la sua colpa è quella di essere Russo. Il pianista russo Daniel Matsuev, non potrà esibirsi al festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo: a chiedere di cancellare i due concerti dell’artista in programma il 25 maggio al teatro Grande di Brescia e il 27 al Donizetti di Bergamo era stato l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk, con una lettera ai sindaci delle due città chiedendo un ripensamento. I due sindaci hanno subito ubbidito alle richieste di cancellazione facendo sì che la cultura e l’arte vengano censurate e diventino schiave dalla propaganda portata avanti in occidente. D’altronde anche molti altri paesi asserviti hanno voluto cancellare le esibizioni del pianista Russo dalla Carnagie Hall di New York alla Konzerthaus di Vienna, dal Festival di Lucerna alla Municipal House di Praga, in segno di sudditanza. L’articolo 9 della nostra costituzione recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Per fare un piacere a NATO e USA, oltre a calpestare l’articolo 11, adesso calpestano un altro articolo della nostra costituzione.


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PER LA PROPAGANDA NATO, L’ITALIA CENSURA LA CULTURA

Da tren’anni il nostro paese continua a fare tagli consistenti alla cultura andando anche contro l’articolo 9 della nostra Costituzione. Con l’avvento (soprattutto negli USA) della cosìdetta “Cancel Culture” anche l’Italia si è voluta accodare mettendosi in mostra.

Grazie alla Cancel Culture e al servilismo del nostro paese alla NATO, avviene che nella Capitale della Cultura (Brescia e Bergamo) quest’anno verrà impedito ad un artista di esibirsi, la sua colpa è quella di essere Russo.
Il pianista russo Daniel Matsuev, non potrà esibirsi al festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo: a chiedere di cancellare i due concerti dell’artista in programma il 25 maggio al teatro Grande di Brescia e il 27 al Donizetti di Bergamo era stato l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk, con una lettera ai sindaci delle due città chiedendo un ripensamento.
I due sindaci hanno subito ubbidito alle richieste di cancellazione facendo sì che la cultura e l’arte vengano censurate e diventino schiave dalla propaganda portata avanti in occidente.
D’altronde anche molti altri paesi asserviti hanno voluto cancellare le esibizioni del pianista Russo dalla Carnagie Hall di New York alla Konzerthaus di Vienna, dal Festival di Lucerna alla Municipal House di Praga, in segno di sudditanza.

L’articolo 9 della nostra costituzione recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Per fare un piacere a NATO e USA, oltre a calpestare l’articolo 11, adesso calpestano un altro articolo della nostra costituzione.

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