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đź”´ VENTI DI GUERRA
il punto del Segretario Generale del Partito Comunista Alberto Lombardo
Politici, commentatori, analisti economici, imprenditori… insomma, di quelli che si arrogano il titolo di “classe dirigente” di questo Paese, si chiedono, un po’ smarriti: “cosa fa l’America?”. Qualcuno constata che il prezzo dell’energia tra le due Sponde non consente di reggere la concorrenza, che gli USA varano un durissimo pacchetto di misure protezionistiche a favore della loro economia interna, che fomentano e finanziano con miliardi un conflitto che è contrario agli interessi di tutti i popoli europei.
La risposta da questa parte dell’Atlantico sono pannicelli caldi. Misure per “ristorare” le perdite che non potranno durare a lungo, ogni governo va per conto suo con aiuti di Stato che sono vietati fino a quando non vengono messi in atto dalla Germania.
Il governo “sovranista” di cartone di Meloni fa a gara a gettare per primo il nostro Paese nella fornace della guerra, inviando armi moderne e offensive che esporranno sempre di più il nostro paese.
I lavoratori italiani vedono solo in questo teatrino che le bollette e conseguentemente tutti i prezzi aumentano, che i salari diminuiscono, che aumenta la precarizzazione e diminuiscono i loro diritti.
Le chiacchiere della nostra “classe dirigente” stanno a zero. Nonostante “maggioranza” e “opposizione” si siano scambiati i ruoli in Parlamento, tutto resta perfettamente uguale. Avanti sempre più veloci verso il baratro.
I comunisti lanciano un appello a tutti coloro che vivono del proprio lavoro, dipendenti pubblici e privati, autonomi, precari, disoccupati, pensionati. Il nemico è quello che marcia alla nostra testa. Il nemico è la autonominata “classe dirigente” europeista, atlantista, in una parola traditrice.
Uniamoci in un ampio e vasto fronte che, come abbiamo fatto nelle scorse elezioni, metta al primo posto gli interessi della stragrande maggioranza del popolo italiano.
Contro la guerra. E quindi contro la NATO e l’invio delle armi
Contro la crisi. E quindi contro le sanzioni e tutte le misure che l’UNIONE EUROPEA continua a prendere
Per il lavoro. E quindi contro il governo Meloni, che in perfetta continuitĂ del governo Draghi, scarica i costi della crisi sui piĂą deboli.
Rovesciamo questa “classe dirigente” che in realtà è diretta a bacchetta dagli Stati Uniti.