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VIA LE SANZIONI ALLA SIRIA SUBITO!
Nel mondo si alza il coro di protesta contro le sanzioni imposte alla Siria che danneggiano gravemente il lavoro umanitario nel paese in seguito al terremoto.
Questa è l’opinione di Al-Mustafa bin Al-Maleeh, il coordinatore residente delle Nazioni Unite, dei Patriarchi della Sede di Antiochia in Siria insieme ai capi delle Chiese siriane, di personalità spagnole e siriani espatriati in Spagna, del gruppo di solidarietà “Nessuno tocchi la Siria”, solo per citarne alcuni.
Il ministro dell’Amministrazione municipale e capo del Comitato di soccorso superiore, Hussein Makhlouf, ha affermato che la guerra terroristica imposta alla Siria ha causato la distruzione di infrastrutture e la perdita di oltre 50.000 veicoli di cui la Siria ha bisogno oggi per affrontare il disastro del terremoto.
Ma la stampa di regime italiana di oggi sovverte la realtà in modo grottesco. Il Corriere della Sera accusa il regime di ostacolare le operazioni, e aggiunge “Nessuno ci va, a parte il nunzio apostolico Mario Zenari, Sant’Egidio e qualche missionario, o i volontari della Mezzaluna rossa, tutti concordi nel chiedere una sola cosa: sospendere le sanzioni”. Ma allora sarebbe il presidente Assad che infligge le sanzioni e non la criminale politica del cosiddetto Occidente, capitanato dai guerrafondai statunitensi?
Quando il servilismo va oltre persino al ridicolo