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UN DECRETO CONTRO I LAVORATORI
Domani, Martedì 13 giugno, la Commissione affari sociali del Senato voterà il testo definitivo del c.d. “Decreto Lavoro”, annunciato dalla premier Giorgia Meloni lo scorso primo maggio. In realtà più che un decreto che favorisce il lavoro, si tratta di nuove norme che estendono la precarietà apportando modifiche peggiorative alla disciplina del contratto di lavoro a termine (“tempo determinato”).
Ad esempio d’ora in poi, anche i rinnovi, e non solo le proroghe, di un contratto a termine saranno senza causali per 12 mesi, e per i contratti in somministrazione scompare qualsiasi limite quantitativo (fino ad ora non potevano essere oltre il 20% del totale), quindi una azienda potrà assumere un numero di precari anche superiore al numero dei propri dipendenti a tempo determinato. A tutto ciò va aggiunto il continuo incentivo all’utilizzo dei voucher. Già nella legge di bilancio varata nel dicembre scorso era stato previsto un loro ampliamento attraverso l’aumento da 5000 a 10000 euro l’anno del limite massimo dei compensi che possono essere corrisposti ad un singolo lavoratore, adesso la soglia è ulteriormente aumentata a 15000 euro annui.
Insomma una vera e propria liberalizzazione della precarietà. Un decreto in piena continuità con il costante attacco ai diritti dei lavoratori portato avanti da tutti i governi di destra, di centrosinistra e tecnici degli ultimi 30 anni, volto ad obbligare i lavoratori ad accettare salari più bassi e impieghi più precari.
Questo “Decreto Lavoro” varato dal governo Meloni è un decreto CONTRO i lavoratori e tutto il mondo del Lavoro!