BASTA OBIEZIONE DI COSCIENZA 45 anni fa, le donne, in Italia conquistavano finalmente grazie alla Legge 194, la depenalizzazione dell’aborto. A dispetto di ciò, ancora oggi viene negato e reso inaccessibile. È intollerabile avere il 70% di medici obiettori, e più del 90% in alcune regioni. Basta obiezione di coscienza negli ospedali pubblici. Le donne lavoratrici difendono l’aborto come strumento attraverso cui esercitare il diritto alla libera scelta della maternità, ma affinché la maternità sia realmente una scelta libera è necessario intraprendere una lotta che miri ad alleggerire il ricorso all’aborto stesso. Bisogna quindi incentivare l’educazione all’affettività ed alla sessualità, all’uso di misure contraccettive e la loro diffusione a partire dalla gioventù oltre a garantire istituzioni per la tutela della maternità e della cura ed educazione dell’infanzia per emancipare la donna dal percorrere la scelta abortiva come soluzione unicamente dettata dalla propria condizione materiale come invece impone la società liberale.


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BASTA OBIEZIONE DI COSCIENZA

45 anni fa, le donne, in Italia conquistavano finalmente grazie alla Legge 194, la depenalizzazione dell’aborto.
A dispetto di ciò, ancora oggi viene negato e reso inaccessibile.
È intollerabile avere il 70% di medici obiettori, e più del 90% in alcune regioni.
Basta obiezione di coscienza negli ospedali pubblici.

Le donne lavoratrici difendono l’aborto come strumento attraverso cui esercitare il diritto alla libera scelta della maternità, ma affinché la maternità sia realmente una scelta libera è necessario intraprendere una lotta che miri ad alleggerire il ricorso all’aborto stesso.

Bisogna quindi incentivare l’educazione all’affettività ed alla sessualità, all’uso di misure contraccettive e la loro diffusione a partire dalla gioventù oltre a garantire istituzioni per la tutela della maternità e della cura ed educazione dell’infanzia per emancipare la donna dal percorrere la scelta abortiva come soluzione unicamente dettata dalla propria condizione materiale come invece impone la società liberale.

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L’ITALIA È PRONTA ALLA GUERRA E COMBATTE A FIANCO DEI NEO-NAZISTI Il nostro Paese è ormai ufficialmente in guerra, dopo aver stanziato 10 Miliardi di Euro (tolti a sanità pubblica e pensioni) da inviare per le armi in Ucraina, adesso parteciperà attivamente anche con i propri soldati. Il ministro della Difesa di FDI Guido Crosetto ha parlato di un impegno significativo da parte dell’Italia. Un impegno che dovrebbe portare il Paese ad inviare sul lato orientale dell’Alleanza atlantica circa 3.400 unità, inoltre ha dichiarato:“L’Italia invierà 3.400 militari con 600 unità in equipaggiamento, tra cui cinque navi da guerra e 30 aerei, per tutto il 2023 per rafforzare il fianco orientale della NATO” e “La Difesa continuerà la convinta partecipazione alle iniziative sul fianco est messe in atto dalla Nato” . L’Italia metterà sul tavolo uomini ma anche mezzi, equipaggiamenti e materiali di vario tipo, si parla infatti di circa 600 mezzi e materiali terrestri, cinque unità navali e circa trenta assetti aerei, inoltre la Difesa italiana ha valutato, per il momento, di poter prendere parte all’iniziativa europea dell’addestramento di militari ucraini con personale di staff da inviare nei comandi di Bruxelles, in Polonia e in Germania, nonché offrendo moduli addestrativi specialistici da svolgere, però, presso scuole e installazioni militari sul nostro territorio nazionale. L’Italia dunque entra ancora più attivamente dentro la guerra, non solo con armi e denaro ma anche con l’invio di militari combattenti andando a combattere fianco a fianco con il regime neo-nazista di Zelenskij, proprio come fece nella Seconda Guerra Mondiale al fianco di Hitler. TUTTI SOLDI NOSTRI CHE POTREBBERO ESSERE USATI PER IL DRAMMA IN EMILIA ROMAGNA O PER LA SANITÀ O PER CREARE LAVORO E CHE INVECE FINISCONO COL RISCHIO DI ALIMENTARE LA TERZA GUERRA MONDIALE NUCLEARE


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L’ITALIA È PRONTA ALLA GUERRA
E COMBATTE A FIANCO DEI NEO-NAZISTI

Il nostro Paese è ormai ufficialmente in guerra, dopo aver stanziato 10 Miliardi di Euro (tolti a sanità pubblica e pensioni) da inviare per le armi in Ucraina, adesso parteciperà attivamente anche con i propri soldati.

Il ministro della Difesa di FDI Guido Crosetto ha parlato di un impegno significativo da parte dell’Italia. Un impegno che dovrebbe portare il Paese ad inviare sul lato orientale dell’Alleanza atlantica circa 3.400 unità, inoltre ha dichiarato:“L’Italia invierà 3.400 militari con 600 unità in equipaggiamento, tra cui cinque navi da guerra e 30 aerei, per tutto il 2023 per rafforzare il fianco orientale della NATO” e “La Difesa continuerà la convinta partecipazione alle iniziative sul fianco est messe in atto dalla Nato” .

L’Italia metterà sul tavolo uomini ma anche mezzi, equipaggiamenti e materiali di vario tipo, si parla infatti di circa 600 mezzi e materiali terrestri, cinque unità navali e circa trenta assetti aerei, inoltre la Difesa italiana ha valutato, per il momento, di poter prendere parte all’iniziativa europea dell’addestramento di militari ucraini con personale di staff da inviare nei comandi di Bruxelles, in Polonia e in Germania, nonché offrendo moduli addestrativi specialistici da svolgere, però, presso scuole e installazioni militari sul nostro territorio nazionale.

L’Italia dunque entra ancora più attivamente dentro la guerra, non solo con armi e denaro ma anche con l’invio di militari combattenti andando a combattere fianco a fianco con il regime neo-nazista di Zelenskij, proprio come fece nella Seconda Guerra Mondiale al fianco di Hitler.

TUTTI SOLDI NOSTRI CHE POTREBBERO ESSERE USATI PER IL DRAMMA IN EMILIA ROMAGNA O PER LA SANITÀ O PER CREARE LAVORO E CHE INVECE FINISCONO COL RISCHIO DI ALIMENTARE LA TERZA GUERRA MONDIALE NUCLEARE

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STANNO PERDENDO LA TESTA! C’è chi vorrebbe chiedere il confino per chi non la pensa come vuole l’impero, se pensi che la ragione non sia quella narrata da tutti media filoNATO, vorrebbero non farti lavorare o bloccarti il conto in banca fino a chiuderti in casa. Questo,il membro di Fratelli D’Italia Mauro Giubileo, ha scritto oggi con un tweet dai toni davvero preoccupati. “Lockdown, blocco del conto in banca, esclusione dal lavoro per i filo-Putin e i filo-Cina”. Scrive così, senza mezzi termini. Aggiunge anche di non voler sentire lamentele, dato che avrebbe voluto chiedere niente meno che il CONFINO. Nella politica italiana sempre più partiti si scagliano a favore della russofobia e della sinofobia lanciando una campagna di demonizzazione trasversale e allo stesso momento dando sempre più prova di lealtà e fedeltà alla NATO e agli USA. È il momento di far sentire la voce delle persone ragionevoli, che non fanno differenze tra persone per la loro nazionalità o per i loro pensieri. Si sta facendo sempre più largo la legittimazione di personaggi razzisti e fate attenzione, non riguarda solo per i politici di destra, questo tweet lo avrebbe potuto benissimo scrivere un esponente del PD, della Lega, di Italia Viva o di +Europa, dimostrando per l’ennesima volta che nel parlamento sono tutti uguali, facce della stessa medaglia


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STANNO PERDENDO LA TESTA!

C’è chi vorrebbe chiedere il confino per chi non la pensa come vuole l’impero, se pensi che la ragione non sia quella narrata da tutti media filoNATO, vorrebbero non farti lavorare o bloccarti il conto in banca fino a chiuderti in casa.

Questo,il membro di Fratelli D’Italia Mauro Giubileo, ha scritto oggi con un tweet dai toni davvero preoccupati. “Lockdown, blocco del conto in banca, esclusione dal lavoro per i filo-Putin e i filo-Cina”. Scrive così, senza mezzi termini. Aggiunge anche di non voler sentire lamentele, dato che avrebbe voluto chiedere niente meno che il CONFINO.
Nella politica italiana sempre più partiti si scagliano a favore della russofobia e della sinofobia lanciando una campagna di demonizzazione trasversale e allo stesso momento dando sempre più prova di lealtà e fedeltà alla NATO e agli USA.

È il momento di far sentire la voce delle persone ragionevoli, che non fanno differenze tra persone per la loro nazionalità o per i loro pensieri. Si sta facendo sempre più largo la legittimazione di personaggi razzisti e fate attenzione, non riguarda solo per i politici di destra, questo tweet lo avrebbe potuto benissimo scrivere un esponente del PD, della Lega, di Italia Viva o di +Europa, dimostrando per l’ennesima volta che nel parlamento sono tutti uguali, facce della stessa medaglia

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URANIO IMPOVERITO DONATO ALL’UCRAINA Pochi mesi fa al regime di Zelenskij furono donati proiettili al’uranio impoverito da parte della GranBretagna come dotazione ai mezzi corazzati Challenger 2. Gli Stati Uniti hanno usato questo tipo di proiettili più volte durante le guerre che hanno fatto in giro per il mondo, la prima volta, durante l’operazione Desert Storm nel golfo Persico. Nel 1991, durante la prima guerra del golfo. E poi, in ex Jugoslavia, in Iraq e in Siria. Si sospetta anche Somalia e in Afghanistan con gravi danni alla salute di chi si è trovato onsinteova in quei posti. Adesso torna la paura della contaminazione dopo che nella notte del 13 maggio, l’aviazione russa ha colpito depositi in Ucraina in cui venivano stoccate armi e munizioni, si teme che tra le munizioni stoccate vi fossero anche ingenti quantitativi di proiettili contenenti uranio impoverito che dopo la loro deflagrazione si sarebbe disperso nell’aria. Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo ha dichiarato: “ La distruzione delle munizioni all’uranio impoverito fornite dall’Occidente all’Ucraina ha portato alla comparsa di una nube radioattiva, che si è già diretta verso l’Europa”. Il pericolo per tutto il nostro Continente diventa sempre più grande sia per quanto riguarda la guerra, sia per quanto riguarda il rischio di essere contaminati da sostanze che provocano il cancro, tutto a causa dei nostri governi che succubi della NATO e degli USA continuano ad inviare armi e denaro per continuare questa guerra. FERMIAMO LA GUERRA FIRMA PER IL REFERENDUM


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URANIO IMPOVERITO DONATO ALL’UCRAINA

Pochi mesi fa al regime di Zelenskij furono donati proiettili al’uranio impoverito da parte della GranBretagna come dotazione ai mezzi corazzati Challenger 2.

Gli Stati Uniti hanno usato questo tipo di proiettili più volte durante le guerre che hanno fatto in giro per il mondo, la prima volta, durante l’operazione Desert Storm nel golfo Persico. Nel 1991, durante la prima guerra del golfo. E poi, in ex Jugoslavia, in Iraq e in Siria. Si sospetta anche Somalia e in Afghanistan con gravi danni alla salute di chi si è trovato onsinteova in quei posti.

Adesso torna la paura della contaminazione dopo che nella notte del 13 maggio, l’aviazione russa ha colpito depositi in Ucraina in cui venivano stoccate armi e munizioni, si teme che tra le munizioni stoccate vi fossero anche ingenti quantitativi di proiettili contenenti uranio impoverito che dopo la loro deflagrazione si sarebbe disperso nell’aria.
Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo ha dichiarato: “ La distruzione delle munizioni all’uranio impoverito fornite dall’Occidente all’Ucraina ha portato alla comparsa di una nube radioattiva, che si è già diretta verso l’Europa”.

Il pericolo per tutto il nostro Continente diventa sempre più grande sia per quanto riguarda la guerra, sia per quanto riguarda il rischio di essere contaminati da sostanze che provocano il cancro, tutto a causa dei nostri governi che succubi della NATO e degli USA continuano ad inviare armi e denaro per continuare questa guerra.

FERMIAMO LA GUERRA FIRMA PER IL REFERENDUM

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SANITÀ COME NEGLI USA Il nostro Paese ormai da molti anni ha preso come modello sanitario quello presente negli USA e ha fatto di tutto per smantellare progressivamente quello pubblico che garantiva cure si qualità e gratuite a tutti i cittadini (sicuramente con margini di miglioramento) Da poco prima del periodo Covid sono iniziate a nascere anche in Italia le prime assicurazioni sanitarie private che, proprio come negli USA, saranno indispensabili a breve per poter avere qualsiasi tipo di cura. Le liste di attesa per avere le cure adeguate negli ospedali pubblici diventano sempre più lunghe a causa dei continui tagli che i governi hanno effettuato negli anni, spingendo sempre più la popolazione a rivolgersi alla sanità privata. Adesso, sempre sul modello statunitense, approdano anche in Italia i primi Pronto Soccorso privati, il primo è stato quello di Brescia, gestito dalla privata BresciaMed, che si rivolgerà a “tutti coloro che necessitano di una risposta rapida, ma non desiderano aspettare ore in un Pronto Soccorso pubblico” come dichiarato dalla direttrice. Questo precedente mette definitivamente le basi per l’apertura di Pronto Soccorso privati per ricchi, dividendo tra cittadini di serie a e di serie b e delinea ancora di più il futuro della sanità italiana, cioè solamente a pagamento. L’intento di questo governo e di quelli che ci hanno governato negli ultimi 30 anni è chiaro, smantellare definitivamente tutto il Servizio Sanitario Nazionale per far sì che solo chi ha il denaro per permettersi di curarsi lo potrà fare. Noi continueremo a batterci sempre per avere un sistema sanitario gratuito, di qualità, capillare e accessibile per tutti


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SANITÀ COME NEGLI USA

Il nostro Paese ormai da molti anni ha preso come modello sanitario quello presente negli USA e ha fatto di tutto per smantellare progressivamente quello pubblico che garantiva cure si qualità e gratuite a tutti i cittadini (sicuramente con margini di miglioramento)

Da poco prima del periodo Covid sono iniziate a nascere anche in Italia le prime assicurazioni sanitarie private che, proprio come negli USA, saranno indispensabili a breve per poter avere qualsiasi tipo di cura.
Le liste di attesa per avere le cure adeguate negli ospedali pubblici diventano sempre più lunghe a causa dei continui tagli che i governi hanno effettuato negli anni, spingendo sempre più la popolazione a rivolgersi alla sanità privata.
Adesso, sempre sul modello statunitense, approdano anche in Italia i primi Pronto Soccorso privati, il primo è stato quello di Brescia, gestito dalla privata BresciaMed, che si rivolgerà a “tutti coloro che necessitano di una risposta rapida, ma non desiderano aspettare ore in un Pronto Soccorso pubblico” come dichiarato dalla direttrice.
Questo precedente mette definitivamente le basi per l’apertura di Pronto Soccorso privati per ricchi, dividendo tra cittadini di serie a e di serie b e delinea ancora di più il futuro della sanità italiana, cioè solamente a pagamento.

L’intento di questo governo e di quelli che ci hanno governato negli ultimi 30 anni è chiaro, smantellare definitivamente tutto il Servizio Sanitario Nazionale per far sì che solo chi ha il denaro per permettersi di curarsi lo potrà fare.
Noi continueremo a batterci sempre per avere un sistema sanitario gratuito, di qualità, capillare e accessibile per tutti

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GOVERNO E PD SONO LE CAUSE DEL DISASTRO IN EMILIA ROMAGNA Persino il giornale Open.online di Mentana non può far più niente per coprire i gravi errori del PD in Emilia Romagna con a capo il duo Bonaccini-Schlein. I due avrebbero avrebbe potuto spendere 55 milioni di euro di fondi anti-alluvioni quando era vice presidente della Regione Emilia-Romagna, invece quei soldi non solo non sono stati mai spesi, ma sono stati pure restituiti al governo, nell’elenco degli interventi previsti in quei finanziamenti persi c’erano anche la “manutenzione ordinaria per la sistemazione della rete idrografica del bacino Lamone“, così pure i lavori di “sfalcio, taglio vegetazione riprofilatura e ripristino sponde in frana tratti saltuari nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Idice e del torrente Sillaro“, gli interventi “urgenti d’emergenza nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Idice“, come quelli “nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Sillaro“. Figurano anche i lavori di “sfalcio, taglio vegetazione riprofilatura e ripristino sponde in frana in tratti saltuari dei torrenti Idice, Savena, Sillaro, Quaderna, Gaiana e Fossatone“, come pure quelli di “manutenzione del torrente Ravone“. A livello nazionale invece ci sarebbero addirittura 8 miliardi di euro di fondi anti dissesto che non sono mai stati spesi e che sarebbero dovuti essere spesi entro il 2023. Così l’alluvione ha devastato intere città. Sono stati 23 i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotte. I comuni colpiti dall’alluvione sono 41 e oltre 20mila gli sfollati soprattutto dalle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna. Questo è il risultato di anni e anni di governi di destra e sinistra che non hanno investito nella prevenzione e cura del territorio, l’unica soluzione è quella di iniziare ad investire in un grande piano di riassesto idrogeologico per il nostro Paese che occupi centinaia di migliaia di persone per far si che queste tragedie vengano limitate o del tutto prevenute. Solo il Partito Comunista lo ha sempre detto e continuerà a lottare per eseguirlo.


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GOVERNO E PD SONO LE CAUSE DEL DISASTRO IN EMILIA ROMAGNA

Persino il giornale Open.online di Mentana non può far più niente per coprire i gravi errori del PD in Emilia Romagna con a capo il duo Bonaccini-Schlein.
I due avrebbero avrebbe potuto spendere 55 milioni di euro di fondi anti-alluvioni quando era vice presidente della Regione Emilia-Romagna, invece quei soldi non solo non sono stati mai spesi, ma sono stati pure restituiti al governo, nell’elenco degli interventi previsti in quei finanziamenti persi c’erano anche la “manutenzione ordinaria per la sistemazione della rete idrografica del bacino Lamone“, così pure i lavori di “sfalcio, taglio vegetazione riprofilatura e ripristino sponde in frana tratti saltuari nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Idice e del torrente Sillaro“, gli interventi “urgenti d’emergenza nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Idice“, come quelli “nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Sillaro“. Figurano anche i lavori di “sfalcio, taglio vegetazione riprofilatura e ripristino sponde in frana in tratti saltuari dei torrenti Idice, Savena, Sillaro, Quaderna, Gaiana e Fossatone“, come pure quelli di “manutenzione del torrente Ravone“.
A livello nazionale invece ci sarebbero addirittura 8 miliardi di euro di fondi anti dissesto che non sono mai stati spesi e che sarebbero dovuti essere spesi entro il 2023.

Così l’alluvione ha devastato intere città. Sono stati 23 i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotte. I comuni colpiti dall’alluvione sono 41 e oltre 20mila gli sfollati soprattutto dalle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna.
Questo è il risultato di anni e anni di governi di destra e sinistra che non hanno investito nella prevenzione e cura del territorio, l’unica soluzione è quella di iniziare ad investire in un grande piano di riassesto idrogeologico per il nostro Paese che occupi centinaia di migliaia di persone per far si che queste tragedie vengano limitate o del tutto prevenute.
Solo il Partito Comunista lo ha sempre detto e continuerà a lottare per eseguirlo.

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DITTATURA DELL’UNIONE EUROPEA In Europa non si può essere contrari alla guerra e all’invio di armi e denaro al regime di Zelenskij, i Paesi che si oppongono subiscono forti pressioni, sia dall’UE che dalla NATO. E’ quello che sta succedendo sia in Ungheria che in Moldavia. L’Ungheria non voterà più mozioni di sostegno finanziario all’Ucraina e qualsiasi ulteriore sanzione che imponga costi agli europei”. Questa è stata la risposta del Ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjártó in riferimento alla pubblicazione del Washington Post, secondo la quale Zelensky avrebbe proposto di far saltare in aria l’oleodotto Druzhba, che fornisce petrolio all’Ungheria. In Moldavia invece il governo centrale guidato dalla filo europeista ed atlantista Maia Sandu, non ha riconosciuto l’esito elettorale in Gagauzia (dove l’opposizione, rappresentato da Eugenia Gutsul ha vinto con il 52, 36%) ed ha inviato la polizia per sequestrare le schede elettorali. “Vogliamo continuare ad essere amici della Federazione Russa, ad essere amici di altri Paesi. Non vogliamo alcun conflitto”, ha dichiarato Gutsul. “Quello che le autorità in carica stanno facendo ora ha rovinato le relazioni con la Russia in tutti i modi,e colpisce anche la Gagauzia. Ma quando gli altri dicono che ripristineremo relazioni amichevoli con la Russia, intanto che loro parlano del futuro, noi lo stiamo già mettendo in pratica”, ha aggiunto. L’Europa non è democratica e lo dimostra ogni ogni giorno sia dentro i Paesi UE sia nei Paesi su cui ha una grossa influenza. Bisogna uscire subito dall’UE e dalla NATO e smettere di essere schiavi di questi individui che vogliono portarci solo alla guerra e alla distruzione.


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DITTATURA DELL’UNIONE EUROPEA

In Europa non si può essere contrari alla guerra e all’invio di armi e denaro al regime di Zelenskij, i Paesi che si oppongono subiscono forti pressioni, sia dall’UE che dalla NATO.
E’ quello che sta succedendo sia in Ungheria che in Moldavia.
L’Ungheria non voterà più mozioni di sostegno finanziario all’Ucraina e qualsiasi ulteriore sanzione che imponga costi agli europei”. Questa è stata la risposta del Ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjártó in riferimento alla pubblicazione del Washington Post, secondo la quale Zelensky avrebbe proposto di far saltare in aria l’oleodotto Druzhba, che fornisce petrolio all’Ungheria.

In Moldavia invece il governo centrale guidato dalla filo europeista ed atlantista Maia Sandu, non ha riconosciuto l’esito elettorale in Gagauzia (dove l’opposizione, rappresentato da Eugenia Gutsul ha vinto con il 52, 36%) ed ha inviato la polizia per sequestrare le schede elettorali.
“Vogliamo continuare ad essere amici della Federazione Russa, ad essere amici di altri Paesi. Non vogliamo alcun conflitto”, ha dichiarato Gutsul. “Quello che le autorità in carica stanno facendo ora ha rovinato le relazioni con la Russia in tutti i modi,e colpisce anche la Gagauzia. Ma quando gli altri dicono che ripristineremo relazioni amichevoli con la Russia, intanto che loro parlano del futuro, noi lo stiamo già mettendo in pratica”, ha aggiunto.

L’Europa non è democratica e lo dimostra ogni ogni giorno sia dentro i Paesi UE sia nei Paesi su cui ha una grossa influenza.
Bisogna uscire subito dall’UE e dalla NATO e smettere di essere schiavi di questi individui che vogliono portarci solo alla guerra e alla distruzione.

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SEMPRE MENO MEDICI DI BASE PER I CITTADINI E’ sempre più difficile trovare un medico di base nel nostro Paese, i pochi rimasti sono costretti ad avere molti più pazienti di quanti ne possono gestire e questo fa si che la qualità delle cure venga meno. Con i continui tagli fatti a tutta la Sanità Pubblica i medici di base sono sempre più oberati di lavoro e spesso, i cittadini, sono costretti ad aspettare anche settimane prima di poter fissare una visita. Tutto questo fa si che i malati vengano costretti a riversarsi nei vari pronto soccorso per qualsiasi esigenza medica, facendo collassare ancora di più tutto il sistema. La diminuzione drastica dei medici di famiglia nel nostro Paese continuerà fino al 2025 quando ce ne saranno a disposizione degli italiani soltanto 36628 (erano oltre 46mila nel 2002). I medici di medicina generale sono passati dai 42.428 del 2019 ai 40.250 del 2021, 2.178 in meno nel giro di 3 anni e il trend è in continua diminuzione. I fondi che sarebbero dovuti arrivare alla Sanità Pubblica non sono mai arrivati e i governi hanno fatto solo mera propaganda, come il ministro Speranza che durante il primo lockdown promise l’assunzione di 100.000 tra medici e personale ospedaliero, o il governo Meloni che preferisce deviare i fondi per la Sanità sull’invio di armi e denaro all’Ucraiana. SONO TUTTI UGUALI. BIAOGNA MANDARLI A CASA


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SEMPRE MENO MEDICI DI BASE PER I CITTADINI

E’ sempre più difficile trovare un medico di base nel nostro Paese, i pochi rimasti sono costretti ad avere molti più pazienti di quanti ne possono gestire e questo fa si che la qualità delle cure venga meno.
Con i continui tagli fatti a tutta la Sanità Pubblica i medici di base sono sempre più oberati di lavoro e spesso, i cittadini, sono costretti ad aspettare anche settimane prima di poter fissare una visita.
Tutto questo fa si che i malati vengano costretti a riversarsi nei vari pronto soccorso per qualsiasi esigenza medica, facendo collassare ancora di più tutto il sistema.

La diminuzione drastica dei medici di famiglia nel nostro Paese continuerà fino al 2025 quando ce ne saranno a disposizione degli italiani soltanto 36628 (erano oltre 46mila nel 2002). I medici di medicina generale sono passati dai 42.428 del 2019 ai 40.250 del 2021, 2.178 in meno nel giro di 3 anni e il trend è in continua diminuzione.

I fondi che sarebbero dovuti arrivare alla Sanità Pubblica non sono mai arrivati e i governi hanno fatto solo mera propaganda, come il ministro Speranza che durante il primo lockdown promise l’assunzione di 100.000 tra medici e personale ospedaliero, o il governo Meloni che preferisce deviare i fondi per la Sanità sull’invio di armi e denaro all’Ucraiana.

SONO TUTTI UGUALI.
BIAOGNA MANDARLI A CASA

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TUTTE LE POLTRONE DI DI MAIO L’UE ha dato il via libera finale alla nomina di Luigi Di Maio come inviato speciale nel Golfo Persico. L’ultimo passaggio dell’iter prevedeva che la proposta dell’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, venisse approvata senza discussione alla prima riunione utile del Consiglio Ue. Le competenze di Di Maio sono note a tutti, è passato da odiare con tutto se stesso il PD e la casta quando era un esponente dei 5 Stelle a farci prima due governi insieme ed infine a candidarsi direttamente in coalizione con loro alle ultime elezioni con una sua lista personale (prendendo lo 0,6), passando dal essere favorevole alla “via della seta” e completamente NO-Euro ad essere fil NATO e filo europeo. In politica estera invece sono famose le sue gaffe su Pinochet in Venezuela e sul presidente “PING” dimostrando tutta la sua ignoranza in storia, geografia e politica. Adesso l’ex ministro della repubblica italiana riceve le prebende per la sua fedeltà alla CASTA e per il suo ruolo da inviato speciale l’ex leader pentastellato percepirà un minimo di 13mila euro mensili netti. A questa cifra vanno aggiunti altri benefit che lo porteranno a guadagnare circa 20.000 Euro al mese. Di Maio casca sempre in piedi e rappresenta a pieno questa politica dove centro destra e centro sinistra sono due facce della stessa medaglia dimostrando che ciò che importa loro è solo mantenere il culo sulla poltrona


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TUTTE LE POLTRONE DI DI MAIO

L’UE ha dato il via libera finale alla nomina di Luigi Di Maio come inviato
speciale nel Golfo Persico. L’ultimo passaggio dell’iter prevedeva che la proposta dell’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, venisse approvata senza discussione alla prima riunione utile del Consiglio Ue.

Le competenze di Di Maio sono note a tutti, è passato da odiare con tutto se stesso il PD e la casta quando era un esponente dei 5 Stelle a farci prima due governi insieme ed infine a candidarsi direttamente in coalizione con loro alle ultime elezioni con una sua lista personale (prendendo lo 0,6), passando dal essere favorevole alla “via della seta” e completamente NO-Euro ad essere fil NATO e filo europeo.
In politica estera invece sono famose le sue gaffe su Pinochet in Venezuela e sul presidente “PING” dimostrando tutta la sua ignoranza in storia, geografia e politica.
Adesso l’ex ministro della repubblica italiana riceve le prebende per la sua fedeltà alla CASTA e per il suo ruolo da inviato speciale l’ex leader pentastellato percepirà un minimo di 13mila euro mensili netti. A questa cifra vanno aggiunti altri benefit che lo porteranno a guadagnare circa 20.000 Euro al mese.
Di Maio casca sempre in piedi e rappresenta a pieno questa politica dove centro destra e centro sinistra sono due facce della stessa medaglia dimostrando che ciò che importa loro è solo mantenere il culo sulla poltrona

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SOLIDARIETÀ AL POPOLO DELL’EMILIA ROMAGNA Nell’ esprimere la massima solidarietà e vicinanza a tutto il popolo dell’Emilia Romagna colpito da un violento nubifragio non possiamo fare finta di niente sulle gravi colpe di questa tragedia. È catastrofica la situazione in Emilia Romagna dove le pesanti piogge hanno provocato l’esondazione di ben 14 fiumi, un fenomeno senza precedenti che sta mettendo in ginocchio un’intera regione e che ha già causato cinque morti e diversi dispersi oltre a danni incalcolabili. Questi fenomeni che possono capitare, non stiamo qui ad analizzare il perché. Il problema è che sono aggravati anche da una inesistente manutenzione di tutto il territorio. I governi degli ultimi 30 anni non hanno mai messo a disposizione fondi per la prevenzione e per la manutenzione dei fiumi, hanno cementificato senza criterio gran parte del territorio, facendo sì che eventi di questo tipo diventino sempre più pericolosi per tutta la popolazione. Da sempre proponiamo un grande piano di riassesto idrogeologico per il nostro Paese che occupi centinaia di migliaia di persone e che prevenga ed eviti tragedie di questo tipo. Il Partito comunista continuerà la sua lotta affinché questo avvenga e vengano risparmiate vite umane e danni incalcolabili


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SOLIDARIETÀ AL POPOLO DELL’EMILIA ROMAGNA

Nell’ esprimere la massima solidarietà e vicinanza a tutto il popolo dell’Emilia Romagna colpito da un violento nubifragio non possiamo fare finta di niente sulle gravi colpe di questa tragedia.

È catastrofica la situazione in Emilia Romagna dove le pesanti piogge hanno provocato l’esondazione di ben 14 fiumi, un fenomeno senza precedenti che sta mettendo in ginocchio un’intera regione e che ha già causato cinque morti e diversi dispersi oltre a danni incalcolabili.

Questi fenomeni che possono capitare, non stiamo qui ad analizzare il perché. Il problema è che sono aggravati anche da una inesistente manutenzione di tutto il territorio. I governi degli ultimi 30 anni non hanno mai messo a disposizione fondi per la prevenzione e per la manutenzione dei fiumi, hanno cementificato senza criterio gran parte del territorio, facendo sì che eventi di questo tipo diventino sempre più pericolosi per tutta la popolazione.
Da sempre proponiamo un grande piano di riassesto idrogeologico per il nostro Paese che occupi centinaia di migliaia di persone e che prevenga ed eviti tragedie di questo tipo.

Il Partito comunista continuerà la sua lotta affinché questo avvenga e vengano risparmiate vite umane e danni incalcolabili

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OCCUPAZIONE NATO IN SARDEGNA Sono iniziate le esercitazioni della NATO in Sardegna occupandola militarmente, le truppe belliche più invasive hanno scelto l’Isola per simulare gli scenari più nefasti, ed esercitarsi a contrastarli. “L’esercizio Noble Jump 2023 offre una grande opportunità per dimostrare la prontezza, la mobilità strategica e l’efficacia in combattimento della VJTF-Land Brigade 2023. Abbiamo schierato il ‘VJTF in formazione ridotta’ con 1.500 soldati e quindi una parte rappresentativa degli oltre 10.000 soldati della VJTF-Land Brigade in Sardegna”, si legge in un comunicato della Nato in cui parla il generale Krone. Fino al 14 maggio, la brigata e le forze assegnate dagli alleati di Belgio, Cecoslovacchia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Slovenia hanno condotto simultaneamente tre importanti esercitazioni. Complessivamente, 5.000 soldati delle nazioni alleate hanno partecipato a queste esercitazioni, dopodiché inizierà l’esercitazione del compartimento italiano fino a fine mese. L’isola Italiana quindi è diventata un vero e proprio scenario di guerra, dove gli eserciti della NATO si preparano a continuare la guerra in Ucraina, il tutto imponendo divieti e restrizioni agli abitanti della Sardegna che si sono ritrovati occupati in casa propria. La NATO è la più grande organizzazione criminale del pianeta dal dopoguerra fino ad oggi, il nostro paese deve uscirne il prima possibile per non subire più la loro arroganza e occupazione continua. Anche per questo motivo è necessario firmare il “REFERENDUM RIPUDIA LA GUERRA” del Professor Pennetta


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OCCUPAZIONE NATO IN SARDEGNA

Sono iniziate le esercitazioni della NATO in Sardegna occupandola militarmente, le truppe belliche più invasive hanno scelto l’Isola per simulare gli scenari più nefasti, ed esercitarsi a contrastarli.
“L’esercizio Noble Jump 2023 offre una grande opportunità per dimostrare la prontezza, la mobilità strategica e l’efficacia in combattimento della VJTF-Land Brigade 2023. Abbiamo schierato il ‘VJTF in formazione ridotta’ con 1.500 soldati e quindi una parte rappresentativa degli oltre 10.000 soldati della VJTF-Land Brigade in Sardegna”, si legge in un comunicato della Nato in cui parla il generale Krone.
Fino al 14 maggio, la brigata e le forze assegnate dagli alleati di Belgio, Cecoslovacchia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Slovenia hanno condotto simultaneamente tre importanti esercitazioni. Complessivamente, 5.000 soldati delle nazioni alleate hanno partecipato a queste esercitazioni, dopodiché inizierà l’esercitazione del compartimento italiano fino a fine mese.

L’isola Italiana quindi è diventata un vero e proprio scenario di guerra, dove gli eserciti della NATO si preparano a continuare la guerra in Ucraina, il tutto imponendo divieti e restrizioni agli abitanti della Sardegna che si sono ritrovati occupati in casa propria.

La NATO è la più grande organizzazione criminale del pianeta dal dopoguerra fino ad oggi, il nostro paese deve uscirne il prima possibile per non subire più la loro arroganza e occupazione continua.
Anche per questo motivo è necessario firmare il “REFERENDUM RIPUDIA LA GUERRA” del Professor Pennetta

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