Dalla Federazione Gioventù Comunista Il clima tra magistratura e governo …


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Dalla Federazione Gioventù Comunista

Il clima tra magistratura e governo si fa incandescente. I giudici di Roma non hanno confermato il trattenimento di sette migranti egiziani e bangladesi trasferiti, dalla Guardia Costiera, nel centro di detenzione di Gjader, in Albania.

I migranti faranno ritorno in Italia, nella stessa nave della Guardia Costiera, dove attenderanno l’esito della richiesta di protezione internazionale.

Mentre magistratura e governo spendono accuse reciproche i costi per la gestione del fenomeno migratorio si fanno insostenibili.

In soli cinque mesi, dall’entrata in vigore del Protocollo Italia-Albania, sono stati spesi più di 800 milioni di euro per il trasferimento di soli ventiquattro migranti. I costi comprendono la costruzione dei centri, l’esternalizzazione della gestione delle strutture (affidate alla cooperativa Medihospes per 133 milioni di euro), il soggiorno di poliziotti e carabinieri in un resort da cinque stelle e il trasferimento dei migranti.

Davanti a questo spreco enorme e al taglio dei finanziamenti alla cultura, agli enti pubblici, al dissesto idrogeologico e alla sicurezza di strade, scuole e aree urbane, sorgono due considerazioni: da un lato vi è l’impossibilità per uno stato sovrano di governare i flussi migratori, per via delle ingerenze dei trattati europei, a cui le leggi nazionali sono subordinate, e della presenza di organizzazioni non governative, dall’altra vi è l’incapacità del governo di Giorgia Meloni di affrontare la gestione del fenomeno migratorio, nonostante le promesse ingannevoli fatte popolo italiano.

Le migrazioni forzate servono a creare un esercito industriale di riserva per distruggere i diritti sociali dei lavoratori italiani e immigrati. È necessaria una politica sovrana, libera da ingerenze esterne, che abbia come obiettivo il benessere delle classi popolari e operaie. Solo il Partito Comunista e la sua giovanile possono riuscire in quest’impresa!

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Gli italiani scappano dall’Italia Secondo il “Rapporto Italiani nel Mondo 2023” …


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Gli italiani scappano dall’Italia

Secondo il “Rapporto Italiani nel Mondo 2023” della Fondazione Migrantes, al 1° gennaio 2023, gli italiani iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) erano 5.933.418, pari al 10,1% della popolazione rSecondo il “Rapporto Italiani nel Mondo 2023” della Fondazione Migrantes, al 1° gennaio 2023, gli italiani iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) erano 5.933.418, pari al 10,1% della popolazione r#fondazionemigrantesesidente in Italia.

Nel corso del 2023, 89.462 italiani si sono iscritti all’AIRE per espatrio, con un incremento del 9,1% rispetto all’anno precedente. Questo aumento è attribuibile principalmente ai giovani sotto i 35 anni, in cerca di migliori opportunità lavorative e condizioni di vita più favorevoli. Le destinazioni preferite restano i Paesi europei, con il Regno Unito, la Germania, la Francia e la Svizzera che accolgono oltre il 50% dei nuovi espatriati.

Questo fenomeno evidenzia le difficoltà che i giovani incontrano nel trovare in Italia opportunità lavorative adeguate alle loro aspettative e competenze. La maggior parte di chi sceglie di andare all’estero è rappresentata da giovani sotto i 35 anni, mossi soprattutto dal desiderio di ottenere un lavoro con stipendi e prospettive migliori, una situazione sempre più difficile da trovare in Italia. Il nostro paese si conferma un luogo privo di prospettive per il futuro, dove il lavoro è sempre più precario, mal pagato, e i diritti dei lavoratori stanno velocemente scomparendo.

La colpa di tutto ciò ricade sull’intera classe politica, che negli ultimi 30 anni ha svenduto totalmente il nostro paese e le nostre aziende, lasciandole sotto il controllo diretto dell’UE.

#ItalianiAllEstero #AIRE #GiovaniItaliani #FugaDeiCervelli #OpportunitàLavorative #Italia #UnioneEuropea #Precariato #DirittiDeiLavoratori #FondazioneMigrantes

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Nel’11 Novembre 1917 si dà vita allo storico decreto, che …


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Nel’11 Novembre 1917 si dà vita allo storico decreto, che rappresentò una svolta epocale per la Russia rivoluzionaria e per i lavoratori e gli sfruttati di tutto il mondo.

Con l’avvento della Rivoluzione Rossa d’Ottobre, uno dei primi interventi sul piano sociale ci fu quando si decretò :
-IL DIVIETO E L’ABOLIZIONE DEL LAVORO MINORILE
-GIORNATA DI LAVORO NON SUPERIORE ALLE 8 ORE LAVORATIVE.

Oggi con l’innovazione tecnologica si potrebbe lavorare ancora meno e lavorare tutti. Si potrebbero eliminare precariato e disoccupazione, ma per farlo c’è bisogno di cambiare il sistema e per farlo c’è bisogno di un grande e forte Partito Comunista e di un ampio fronte popolare, c’è bisogno di tutti voi.

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Nel’11 Novembre 1917 si dà vita allo storico decreto, che …


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Nel’11 Novembre 1917 si dà vita allo storico decreto, che rappresentò una svolta epocale per la Russia rivoluzionaria e per i lavoratori e gli sfruttati di tutto il mondo.

Con l’avvento della Rivoluzione Rossa d’Ottobre, uno dei primi interventi sul piano sociale ci fu quando si decretò :
-IL DIVIETO E L’ABOLIZIONE DEL LAVORO MINORILE
-GIORNATA DI LAVORO NON SUPERIORE ALLE 8 ORE LAVORATIVE.

Oggi con l’innovazione tecnologica si potrebbe lavorare ancora meno e lavorare tutti. Si potrebbero eliminare precariato e disoccupazione, ma per farlo c’è bisogno di cambiare il sistema e per farlo c’è bisogno di un grande e forte Partito Comunista e di un ampio fronte popolare, c’è bisogno di tutti voi. Mostra meno

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Oggi, 10 novembre, commemoriamo la nascita di Álvaro Cunhal (1913-2005), …


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Oggi, 10 novembre, commemoriamo la nascita di Álvaro Cunhal (1913-2005), figura emblematica della storia portoghese e del movimento comunista internazionale.

Leader del Partito Comunista Portoghese (PCP), dedicò la sua vita alla lotta contro la dittatura di Salazar, affrontando arresti e anni di prigionia. La sua evasione dal carcere di Peniche nel 1960 rimane un simbolo di resistenza e determinazione.

Dopo la Rivoluzione dei Garofani del 1974, contribuì attivamente alla costruzione della democrazia in Portogallo. Oltre all’impegno politico, Cunhal fu un prolifico scrittore e artista, pubblicando opere sotto lo pseudonimo di Manuel Tiago.

Ricordiamo oggi il suo esempio di coraggio, dedizione e passione per la giustizia sociale, un esempio per i comunisti di tutto il mondo.

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Si dirada la coltre di fumo costruita da Zelensky. Il …


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Si dirada la coltre di fumo costruita da Zelensky. Il popolo ucraino vuole la PACE

La scintilla è stata accesa dal deputato ucraino Yevgeny Shevchenko, che ha dichiarato riguardo al conflitto ucraino: “È ora di iniziare a parlare”, suggerendo le dimissioni di Zelensky e l’avvio di un dialogo che porti alla pace.

Se la NATO fosse davvero riorganizzata e i piani di espansione verso Oriente venissero bloccati, questo potrebbe essere l’unico modo per fermare una guerra voluta solo dagli Stati Uniti e sostenuta da Kiev, coinvolgendo tutta l’Europa a proprio scapito.

Noi, come sempre, siamo PER LA PACE e CONTRO LA GUERRA!

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9 NOVEMBRE 1989 : è crollato un muro, se ne …


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9 NOVEMBRE 1989 : è crollato un muro, se ne sono alzati altri.

Ci dicono che così si mise fine “all’isolamento” imposto dal socialismo.
Ci dicono che oggi siamo liberi.
Ci dicono che esiste un’Europa unita e solidale con i suoi popoli.

La REALTÀ è che oggi esistono decine di muri che dividono il mondo (in Palestina fatto dagli Israeliani o tra USA e Messico), ben 70 in più rispetto alla fine della seconda guerra mondiale.

Oggi, il nostro presente é fatto di sacrifici, sfruttamento e precarietà.
In questa Unione Europea il PROFITTO viene prima delle nostre necessità, come quelle di un lavoro stabile, istruzione e sanità pubbliche ed efficienti e la difesa e il diritto alla casa.

Nella DDR, questi diritti c’erano. Nell’Europa di oggi no.
IL MURO DI BERLINO E’ CROLLATO SUI LAVORATORI E I POPOLI DI TUTTO IL MONDO!

#9novembre1989 #ddr #berlino #murodiberlino

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L’8 Novembre del 1926 il regime fascista arrestava Antonio Gramsci …


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L’8 Novembre del 1926 il regime fascista arrestava Antonio Gramsci a Roma e lo rinchiudeva nel carcere di Regina Coeli.

Gramsci fu accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all’odio di classe.

Il pubblico ministero concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa:

«Per vent’anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare»; infatti Gramsci venne condannato a venti anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione;
“L’acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell’atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”

Antonio Gramsci.

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📢 Sabato 23 novembre a Milano si terrà la Conferenza …


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📢 Sabato 23 novembre a Milano si terrà la Conferenza Nazionale dei Lavoratori e delle Lavoratrici Comunisti, organizzata dal Partito Comunista. L’evento avrà luogo presso il Circolo Familiare di Unità Proletaria in Viale Monza 140, con inizio alle ore 15.

🔴 Durante la conferenza, i lavoratori rappresentanti delle diverse realtà lavorative del paese interverranno per condividere le loro esperienze e le loro lotte.

✊ LOTTA DI CLASSE! POTERE A CHI LAVORA!

Tutti i lavoratori sono invitati a partecipare. Unitevi a noi! #LottaDiClasse #PotereAiLavoratori #PartitoComunista #Milano

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7 Novembre 1917 – 7 Novembre 2024 Inizia la Rivoluzione d’Ottobre Il …


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7 Novembre 1917 – 7 Novembre 2024

Inizia la Rivoluzione d’Ottobre

Il 7 novembre 1917, la Rivoluzione d’Ottobre cambiò per sempre la storia del mondo. Con l’assalto al Palazzo d’Inverno, sede del parlamento russo, un popolo oppresso si alzò per dare voce a chi non ne aveva e per costruire un futuro più giusto.

Oggi, più che mai, ricordiamo chi ha saputo sfidare l’ordine costituito e ribellarsi all’ingiustizia. La Rivoluzione d’Ottobre non è solo un ricordo: è un invito a continuare a credere e a lottare per un mondo diverso.

“Colui che attende una rivoluzione sociale pura non la vedrà mai; egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera RIVOLUZIONE”
– V. Ilič LENIN

Non limitiamoci a ricordare, ma chiediamoci: cosa possiamo fare noi, oggi, per portare avanti l’eredità di quella Rivoluzione?

Viva la #RivoluzioneDiOttobre !
#1917 #Lenin

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Ormai il risultato è scontato. Ha vinto Trump anche nei …


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Ormai il risultato è scontato. Ha vinto Trump anche nei voti popolari.
Il successo è completato anche dalla conquista della maggioranza del Senato.
E’ quello che mette il sistema statunitense più in difesa:
1.⁠ ⁠possibilità di uscire senza ignominia dal pantano ucraino attribuendo la sconfitta alla amministrazione precedente
2.⁠ ⁠spostare la competizione con la Cina su un terreno economico di più lunga prospettiva rispetto al confronto militare immediato
3.⁠ ⁠scaricare sull’UE ancora di più il peso della crisi economica e del confronto con la Russia, riformando la NATO
4.⁠ ⁠chiudere nel modo più brutale la questione palestinese.

A questo proposito, non sembra casuale che la stretta di Netanyahu sul governo sia stata favorita dalla certezza della vittoria di Trump, e del suo atteggiamento futuro “Isolazionista”

Si allontanano i pericoli di guerra mondiale o si avvicinano?

Comunque andrà, per noi italiani, e europei in generale, saranno dolori ancora maggiori

#usa #Trump #Trump2024 #Harris #elezioniUSA #elezioni2024 #elezioni

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