ANCORA AIUTI A ZELENSKIJ DA PARTE DELLA MELONI Il governo Italiano…


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ANCORA AIUTI A ZELENSKIJ DA PARTE DELLA MELONI

Il governo Italiano ha approvato un nuovo pacchetto di armi e denaro da inviare a Zelenskij per continuare la guerra, ulteriore segnale di sudditanza della Meloni verso USA e NATO.

Su iniziativa del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, del Ministro agli Affari esteri, Antonio Tajani, e del ministro all’Economia, Giancarlo Giorgetti, e con il consenso dell’intero governo, nel cdm di oggi è stata decisa la proroga, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024, dell’autorizzazione al Governo, alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti alle Autorità governative dell’Ucraina. Questo si legge nell’ultimo Cdm decreto-legge per la proroga di un anno delle cessioni di armi, mezzi e forniture all’Ucraina.

Il governo finto sovranista di dimostra nuovamente di essere il fedele servo di USA e NATO continuando ad alimentare la guerra contro la Russia per conto di Washington, aiutando gli statunitensi in questo momento in cui le tensioni interne al paese hanno prodotto persino uno stallo agli aiuti al regime di Kiev. Così mentre gli stessi USA stanno mettendo fine agli aiuti a Zelenskij, il governo Meloni proroga di un anno tutti gli aiuti al dittatore Ucraino togliendo denaro e risorse direttamente al proprio popolo.

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RINVIO VOTO SU GAZA ALL’ONU PER VOLERE DI USA E NATO Il…


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RINVIO VOTO SU GAZA ALL’ONU
PER VOLERE DI USA E NATO

Il voto all’ ONU per discutere una risoluzione che faciliti l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza è stato nuovamente rinviato permettendo all’occupante sionista di perpetuare il genocidio del popolo palestinese. La nuova risoluzione inoltre non prevede più la “tregua immediata” proprio per non trovare il veto di USA e Israele, ma solamente misure urgenti per consentire l’intervento di aiuti umanitari.

Tutti questi rinvii e veti da parte di USA e Israele permettono l’aumento di morti e feriti, infatti nei 77 giorni di guerra il terrificante bilancio è di 20.057 morti e 53.320 feriti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Questi dati sono stati forniti dal ministero della Salute palestinese attraverso i propri canali social. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso oltre 2.000 militanti di Hamas da quando è terminata l’ultima tregua.

Tutto questo porta un’ulteriore vergogna su tutta l’ONU e su tutti i paesi partecipanti.

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UNA PROPOSTA CHE NON SI PUO’ RIFIUTARE «Se direte no da…


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UNA PROPOSTA CHE NON SI PUO’ RIFIUTARE
«Se direte no da soli, ne pagherete da soli le conseguenze sui mercati». Questo è quello che i ministri delle Finanze tedesco Christian Lindner e francese Bruno Le Maire hanno fatto sapere all’Italia. E l’Italia ha firmato un “Patto di stabilità e crescita” che disciplinerà la gestione dei conti pubblici nei Paesi membri, sospeso nel 2020 per la pandemia, e riattivato oggi. La festa è finita e ora dovete pagare il conto.
Significa taglio della spesa pubblica netta per i Paesi UE con un rapporto debito/Pil oltre il 60% (oggi la maggior parte) che dovranno concordare con la Commissione un “piano di risanamento” della durata di 4 anni; ma in caso di investimenti e “riforme” può essere esteso a 7 anni. Ma quando il deficit supera il tetto del 3% la Commissione ha mantenuto la regola automatica (alias “Pilota automatico”) di un rientro medio annuo dello 0,5%. Nel caso di una procedura fatta scattare dalla Commissione per deficit eccessivo, l’aggiustamento dei conti si misuri appunto in termini di saldo strutturale del bilancio e non di saldo primario, cioè senza contare gli interessi sul debito pubblico, debito che si aggraverà con le rate per pagare i prestiti del PNRR.
Non basta. Per i Paesi che hanno anche un rapporto debito/Pil superiore al 90% (come l’Italia) il loro deficit dovrà tendere al livello dell’1,5%, quindi meno del 3% fissato a Maastricht, riducendo il disavanzo annuo dello 0,4% del Pil (per noi circa 7,6 miliardi) in caso di piani di rientro da 4 anni, passibile di riduzione allo 0,25% nel caso dei 7 anni. I Paesi che finiranno sotto procedura dovranno “concordare” l’uso dei propri fondi pubblici con la Commissione Europea.
Le spese per la difesa «saranno considerate separatamente in quanto fattori rilevanti», ma non altre. Ovviamente i diktat della NATO sono preminenti.
In soldoni l’Italia dovrà trovare 15 miliardi di euro l’anno.
Queste regole imporranno a partner come l’Italia di concordare quasi tutta la politica economica con Bruxelles. La prossima manovra non potrà garantire di mantenere nessuna delle briciole con cui il governo Meloni aveva turlupinato il popolo italiano.
Il commissario Paolo Gentiloni, espresso dal PD: “Vanno in archivio il vecchio Patto di Stabilità e la stagione dell’austerity”, riconoscendo “l’equilibrio tra stabilità e crescita”. Ridicoli pertanto i commenti di tutta l’opposizione, a cominciare da quelli della Schlein.
Si conferma quindi la dittatura prima della NATO e poi dell’Unione Europea e il teatrino della politica italiana. Chi è al comando del treno deve eseguire, chi fa da passeggero ha il diritto di strillare a vanvera.

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L’OCCIDENTE DESTABILIZZA LA SERBIA L’esito delle elezioni in Serbia ha visto…


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L’OCCIDENTE DESTABILIZZA LA SERBIA

L’esito delle elezioni in Serbia ha visto la vittoria della coalizione di Vucic che ha quasi doppiato l’alleanza di centro e dei partiti europeisti riunita.

Prima ancora che venissero resi pubblici i risultati elettorali, l’occidente stava già creando i presupposti per un nuovo “Maidan” in stile Ucraina 2014, con manifestazioni pilotate contro il Presidente Vucic, prendendo d’assalto l’edificio della Commissione elettorale locale, dalla quale hanno strappato la bandiera serba.

Con la vittoria del Partito Progressista Serbo in alleanza con il Partito Socialista e la sconfitta della coalizione filo europeista che si assesta a poco più del 20% dei voti, la Serbia si avvicina nuovamente alla Russia e questa notizia non è piaciuta ai sostenitori filo occidentali che vorrebbero a tutti i costi far entrare la Nazione in UE.
Come sempre, la democrazia va bene solo quando vincono loro.

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FINE DEGLI AIUTI A ZELENSKIJ DAGLI USA Gli USA mettono la…


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FINE DEGLI AIUTI A ZELENSKIJ DAGLI USA

Gli USA mettono la parola fine agli aiuti a Zelenskij per permettergli di continuare la guerra. Nonostante il volere del Presidente Biden e dei democratici di continuare a inviare armi e denaro al dittatore Ucraino, il congresso statunitense approverà solo l’ultimo pacchetto di aiuti.

Zelenskij pochi giorni fa, dopo essere stato ospite all’insediamento di Milei in Argentina, era volato in USA per chiedere altri 60 Miliardi di dollari per la continuazione della guerra, ottenendone però solamente 200 milioni dall’ultimo pacchetto.

Il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller alla domanda di un giornalista che chiedeva se l’amministrazione di Biden stesse valutando delle linee di finanziamento straordinarie, ha risposto:

“Non esiste una pentola magica a cui possiamo attingere se il Congresso non approva questo disegno di legge. Non è così che funzionano i finanziamenti pubblici. Ci sono flussi di finanziamento a cui possiamo attingere. Abbiamo utilizzato questi flussi di finanziamento. Li abbiamo quasi esauriti e nelle prossime settimane li esauriremo completamente, ed è per questo che abbiamo bisogno che il Congresso agisca”.

Persino gli USA stanno abbandonando il dittatore Ucraino, sintomo che i loro interessi di guerra si sono spostati sul fronte medio orientale con l’appoggio incondizionato all’occupante sionista nel genocidio del popolo palestinese.

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ITALIA IN AIUTO DELL’OCCUPANTE SIONISTA IN GUERRA IN APPOGGIO AGLI USA L’Italia…


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ITALIA IN AIUTO DELL’OCCUPANTE SIONISTA
IN GUERRA IN APPOGGIO AGLI USA

L’Italia continua a violare l’articolo 11 della nostra costituzione prendendo parte a missioni di guerra in appoggio agli USA, per favorire la continuazione del genocidio che l’occupante sionista sta perpetuando a Gaza. Il tutto nel vergognoso silenzio dei nostri media che preferiscono distrarre il popolo con notizie false o futili, negandoci un’informazione seria e veritiera.

Infatti il governo di Giorgia Meloni sta mandando navi da guerra nel Mar Rosso meridionale e nel Golfo di Aden sotto il silenzio generale. Senza alcun avvertimento, il governo italiano sta quindi partecipando all’operazione militare voluta e guidata dagli Usa “Guardian of Prosperity” contro gli Houthi nello Yemen. Questi ultimi avevano dichiarato qualche settimana fa che avrebbero impedito alle navi dirette verso Israele la navigazione finché non avrebbero interrotto il massacro del popolo palestinese.

Gli USA insieme a Italia, Regno Unito, Bahrain, Canada, Francia , Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles, Spagna si sono mossi immediatamente per spostare in massa navi da guerra a ridosso dell’Iran, rischiando di far degenerare la situazione creando un nuovo conflitto in quella zona.
Chi tenta quindi di fermare o solo rallentare il genocidio del popolo palestinese viene attaccato immediatamente dalla NATO e dai suoi sudditi, che allo stesso tempo si voltano dall’altra parte di fronte agli orrori che avvengono ogni giorno a Gaza. Dal 7 ottobre infatti Israele ha sganciato 29.000 bombe, più di quante ne hanno sganciate Usa e UK in Iraq in tutto il 2003.

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GLI USA MILITARIZZANO L’EUROPA Gli USA continuano a militarizzare tutta l’Europa…


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GLI USA MILITARIZZANO L’EUROPA

Gli USA continuano a militarizzare tutta l’Europa e dopo aver posizionato basi NATO e USA in tutto il continente tra cui le 113 basi in Italia, le 70 in Germania con più di 60.000 militari all’interno, le 30 nel Regno Unito e le 28 basi tra Estonia, Lettonia e Lituania proprio al confine con la Russia, adesso si preparano a portare armi nucleari anche in Finlandia

La Finlandia così ha aperto ben 15 strutture, anche nucleari, per ospitare armi e personale militare statunitense, secondo il ministro della Difesa finlandese, l’accordo non esclude il dispiegamento anche di armi nucleari, ma è stabilito che la legislazione finlandese deve essere rispettata anche se lo Stato finlandese vieta lo stoccaggio e il trasporto di armi nucleari sul proprio territorio.

Ennesimo favore fatto quindi agli USA da parte di tutta l’Europa che diventa sempre di più una colonia a servizio del Mondo Unipolare e viene militarizzata in previsione di un nuovo conflitto contro il nascente Mondo Multipolare.

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Il 19 Dicembre del 1903 nasceva uno dei dirigenti italiani…


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Il 19 Dicembre del 1903 nasceva uno dei dirigenti italiani comunisti più importanti della storia del movimento comunista italiano e non solo
PIETRO SECCHIA. Per noi del Partito Comunista un esempio da seguire, una guida nella confusione.
Vogliamo ricordarlo così.

“Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica”

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ENNESIMO ORRORE SIONISTA L’occupante sionista ogni giorno si macchia di orribili…


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ENNESIMO ORRORE SIONISTA

L’occupante sionista ogni giorno si macchia di orribili azioni contro il popolo palestinese a Gaza e non si ferma di fronte a niente, infatti la maggior parte delle vittime da quando è iniziato il conflitto sono state donne e bambini.
Così l’esercito sionista ha colpito a Khan Younis il reparto maternità dell’ospedale medico Nasser con proiettili di artiglieria. Al momento, il bilancio delle vittime è una donna uccisa e decine di altre persone ferite.

Mentre a Gaza avviene tutto questo i nostri media continuano a sostenere l’operato di Netanyhau manipolando le notizie e giustificandolo in tutto e per tutto e il nostro governo si rifiuta di votare a favore delle risoluzioni ONU per il cessate il fuoco per compiacere sia l’occupante sionista, sia gli USA che la NATO.

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PROPAGANDA NATO: SOTTO L’ALBERO IL CARRO ARMATO La propaganda di…


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PROPAGANDA NATO: SOTTO L’ALBERO IL CARRO ARMATO

La propaganda di guerra non si ferma di fronte a nulla. Dopo averci raccontato solo bugie riguardo la guerra in Ucraina – facendo perfino passare i soldati del battaglione Azov per studiosi di Kant, senza parlare della riabilitazione del nazista Stephan Bandera – sono passati a difendere a spada tratta l’occupante sionista ridimensionando il conflitto e negando il genocidio in atto del popolo palestinese.

L’ultima vergognosa trovata per normalizzare questa strage avviene a Modena, dove è stato posizionato un carro armato “pacifista” ribattezzato “carro amato” con la R barrata, colmo di regali, con un Babbo Natale che emerge dalla torretta con una bandiera che recita “Buon Natale” e le bandiere dei paesi attualmente coinvolti in una guerra sul retro del mezzo blindato.
Si abituano così perfino i bambini alla visione quotidiana di macchinari da guerra, trasformando il carro armato da strumento di guerra e morte a portatore di pace e regali. Orwell scansati, dilettante!

Oltre a questa vergogna, a Camisano Vicentino sono stati portati doni ai bambini del luogo da soldati americani in tuta mimetica e scesi in volo da elicotteri da guerra, cambiando radicalmente la tradizione del luogo che da decenni vede scendere dagli elicotteri babbi natale con il paracadute.

La propaganda di guerra ci vuole abituare al clima di tensione che USA, UE e NATO stanno esportando in tutto il globo, cosicché carri armati e armi entrino nell’immaginario comune e perdano il significato di strumenti di morte. L’idea di fondo è vecchia (la trasformazione delle guerre imperialiste in “guerre umanitarie”), ma l’applicazione è originale, ed in una società sempre più spoliticizzata e passiva non è da sottovalutare. Mobilitiamoci!

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LA SERVITU’ DELL’UE, CHE ACCOGLIE ZELENSKIJ PER COMPIACERE GLI USA Il…


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LA SERVITU’ DELL’UE, CHE ACCOGLIE ZELENSKIJ PER COMPIACERE GLI USA

Il Consiglio UE da il via libera ai negoziati per far entrare l’Ucraina in Europa per compiacere i propri padroni statunitensi, dimostrando ancora per l’ennesima volta la sudditanza che sia i nostri governanti che Bruxelles hanno verso la NATO/USA.

Questa decisione puramente propagandistica, dato che l’Ucraina non rispetta i criteri per l’adesione, viene accompagnata dalle parole entusiaste del Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen (“la storia chiama”) e da quelle del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, al termine del primo giorno del vertice Ue: “oggi lanciamo un messaggio potente sull’allargamento: è un giorno storico. E domani continueremo il lavoro sugli altri punti in agenda come il Medio Oriente, la migrazione e la lotta all’antisemitismo”. Si conferma così il totale appoggio all’occupante sionista nel genocidio del popolo palestinese.

Il nostro Presidente del Consiglio si accoda immediatamente alle posizioni di sudditanza prese dalla maggior parte dei suoi colleghi europei esprimendo “grande soddisfazione” per i concreti passi avanti nel processo di allargamento dell’UE.

Questa mossa propagandistica da parte dell’UE rischia di acuire ulteriormente il conflitto in Ucraina, dando la possibilità al dittatore Zelenskij di richiedere altri aiuti finanziari e di armi.

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