Presentazione “Il partito dalle pareti di vetro”

Presentazione “Il partito dalle pareti di vetro”

Oggi, a Roma, in un teatro gremito di gente abbiamo ospitato Pedro Guerreiro, responsabile dipartimento degli esteri del Partito Comunista Portoghese con cui è stata fatta la presentazione pubblica del libro “Il partito dalle pareti di vetro” scritto dal segretario del PCP Alvaro Cunhal.
All’interno dell’evento sono intervenuti sotto il coordinamento di Alessandro Testa:
∙ Fosco Giannini – direttore di Cumpanis
∙ Marco Rizzo – segretario generale del Partito Comunista (Italia)
∙ Pedro Guerreiro – responsabile Dipartimento esteri del Partito Comunista Portoghese
e hanno portato il loro contributo:
∙ Marco Pondrelli – direttore di “Marx21”
∙ Alberto Lombardo – direttore de “La Riscossa”
∙ Rolando Giai-Levra – direttore di “Gramsci Oggi”
∙ Fernando Gueli – “La Città Futura”

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Contro la guerra per la pace

Contro la guerra per la pace

🔴 CONTRO LA GUERRA, PER LA PACE 🔴
Questa è la posizione ufficiale del Partito Comunista.
Proprio per questo siamo contro l’invio delle armi all’Ucraina deciso ieri nel decreto del Consiglio dei ministri.
Non si sostiene la pace inviando ARMI.
Il Governo italiano deve ricordarsi che “L’Italia ripudia la guerra …come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” come scritto all’articolo 11 della nostra COSTITUZIONE.
NESSUNA ARMA ITALIANA SIA MANDATA IN UCRAINA!

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30 gennaio 1972 – Bloody Sunday

30 gennaio 1972 – Bloody Sunday

Sono passati cinquant’anni dall’uccisione di 13 manifestanti e il ferimento di altri 15 persone da parte dei soldati britannici, una marcia ha onorato la memoria delle vittime del “Bloody Sunday” la “Domenica di Sangue” in Irlanda del Nord.
Oggi, ripercorrendo il percorso della manifestazione pacifica per i diritti civili conclusasi in un bagno di sangue il 30 gennaio 1972 nella città di Derry, la “Marcia del ricordo” ha riunito, tra gli altri, i parenti delle vittime per concludersi con una cerimonia al termine della mattinata presso il monumento che rende omaggio alle vittime.
Rendiamo omaggio ai 13 innocenti che morirono sotto il piombo inglese a Derry.

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Alternanza Scuola-Lavoro: Adesso parlano gli studenti

Alternanza Scuola-Lavoro: Adesso parlano gli studenti

Intervista a Nicolas Gabrielli, rappresentante dell’istituto Anco Marzio di #Roma e responsabile della Federazione Gioventù Comunista nel #Lazio.
Le lotte studentesche danno fastidio ad una “pace sociale” che viene promossa da governo ed istituzioni, affinché si distolga lo sguardo dalle reali condizioni degli studenti e dei lavoratori.
Non hanno capito che dopo la morte di Lorenzo, non esiste pace sociale che tenga.

Il #5Febbraio si torna a gridare le nostre ragioni!

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“La ripresa”… Dei licenziamenti!

“La ripresa”… Dei licenziamenti!

Oltre 1200 esuberi in Italia in 1 solo giorno, in due tra i più importanti produttori nazionali di componenti per auto.
700 alla Bosch di Bari e altri 550 alla Marelli, queste sono le stime degli esuberi in un solo giorno nel compartimento industriale italiano. Oltre 1200 persone saranno buttate in mezzo a una strada con poche possibilità di trovare a breve un nuovo lavoro vista anche la crisi pandemica ed economica.
In Italia manca un piano industriale che faccia fronte al massacro sociale che sta avvenendo negli ultimi anni. Al momento sono ben 69 i tavoli aperti al ministero dello sviluppo economico e sono più di 80.000 i lavoratori coinvolti che rischiano ogni giorno di perdere il lavoro.
Il governo amico dei padroni e delle multinazionali si gira dall’altro lato, eppure volendo i soldi per far fronte a questa crisi potrebbero esserci dal tanto osannato PNRR. Con i fondi per la transizione ecologica il governo potrebbe ricostruire un piano di reindustrializzazione per salvaguardare l’occupazione e impedire la desertificazione industriale che sta colpendo duramente tutto il paese da nord a sud.
Per i lavoratori della Bosch e di Marelli la totale assenza di una strategia nazionale sul passaggio all’elettrico e sulla riconversione di tutto il settore rischia di cancellare altri 4000 posti di lavoro e nei prossimi 5 anni ulteriori 1700.
1200 lavoratori oggi perdono il loro posto di lavoro grazie soprattutto all’immobilismo delle O.O.S.S. concertative che seguono a testa bassa il disegno dello Stato Italiano, impegnato esclusivamente a tutelare Confindustria e i ricchi industriali.
Delocalizzazioni a cascata, verso posti in cui il costo del lavoro è più basso, e licenziamenti strategici incontrastati, dati dallo smantellamento di tutte le leggi che tutelavano i lavoratori.

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Nessun futuro nella UE

Nessun futuro nella UE

Sostenere il Partito Comunista non significa scegliere uno dei tanti partiti esistenti. Significa fare una scelta di campo. Da una parte quelli che difendono un sistema di sfruttamento, dall’altra noi che vogliamo abbatterlo.

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Draghi peggio di Monti: Aumento Record anche per la Benzina!

Draghi peggio di Monti: Aumento Record anche per la Benzina!

Il governo dei migliori sta portando avanti tutte le misure, in maniera ancora più aspra per la popolazione, che aveva iniziato il governo tecnico guidato da Monti.
I governi tecnici cambiano ma la sostanza è sempre la stessa, aumento del carovita, dei prezzi e soprattutto della benzina per poter far pagare la crisi solamente ai cittadini e ai lavoratori, non andando a toccare i grandi gruppi multinazionali.
In arrivo quindi una nuova stangata per le famiglie già colpite dal caro bollette. Rispetto a un anno fa + 20,5% per la benzina e + 22,3% per il gasolio, il balzo del prezzo alla pompa, equivale su base annua per i cittadini, secondo le stime “a una stangata pari a quasi 400 € sia per benzina che per il diesel per autovettura.
Rispetto a un anno fa, quindi, fare il pieno costa circa 15 euro in più per entrambi i carburanti, con un’impennata del 20,5% per la benzina e del 22,3% per il gasolio.
Il prezzo medio della benzina in modalità self costa 2,43 centesimi in più rispetto alla settimana scorsa (da 1,754 euro a1,778) raggiungendo così il massimo da settembre del 2013.
E anche il gasolio non sta a guardare, con un costo salito di 2,69 centesimi (da 1,620 a 1,647). Stabile il Gpl, da 0,817 euro a 0,816, mentre il gasolio da riscaldamento è salito di 2,92 centesimi (da 1,436 a 1,466), secondo la rilevazione settimanale del ministero della Transizione ecologica.
Al momento da parte del governo non c’è l’intenzione di mettere un freno a questo rincaro sproporzionato che metterà ancora più in difficoltà milioni di lavoratori e famiglie in tutta Italia, già martoriati dalla crisi pandemica, economica e dal rincaro dei beni di prima necessità e bollette di acqua, luce e gas.

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Sprofondo Verde: Migliaia di licenziati per colpa del “Green”

Il Governo Draghi sta portando al dissolvimento del Paese, senza una idea di società e senza una politica industriale e del lavoro, così facendo le grandi multinazionali, principali colpevoli dell’inquinamento mondiale, stanno attuando una riconversione industriale, chiudendo stabilimenti e licenziando migliaia di lavoratori con la scusa del “GREEN”.
La colpa dell’inquinamento è delle prime 100 multinazionali, spegnere la luce è una giusta abitudine ma i colpevoli sono loro e a pagare non devono essere i lavoratori.

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Italia – Cina, una coppia vincente per la ripartenza

Italia – Cina, una coppia vincente per la ripartenza

Intervista esclusiva a “La Riscossa” con l’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Li Junhua,

realizzata da Pietro Fiocchi

 

Dialogo e diplomazia sono e restano le armi migliori per combattere l’attuale guerra alla pace, che alcune entità sembrano voler vincere a tutti i costi. Ma come si usa spesso ripetere, in una guerra alla fine siamo tutti dei poveri vinti.

Come è connaturato nello spirito del Partito Comunista (Italia), come è stato ripetuto e confermato dal III Congresso del Partito in poi dal segretario generale Marco Rizzo, per il benessere ed una reale ripartenza della nostra Italia, dobbiamo improrogabilmente ispirarci ai principi di una cooperazione positiva con tutti i possibili interlocutori, da Oriente a Occidente, dall’Atlantico a Vladivostok.

In questa prospettiva abbiamo voluto intanto rivolgerci al più alto rappresentante in Italia della Repubblica Popolare Cinese, Li Junhua, diplomatico di lunga e profonda esperienza, per dare un seguito concreto alle nostre aspirazioni. Privilegio accordato.

La parola dunque a Sua Eccellenza.

 

Dal 2013 l’iniziativa Belt & Road del Presidente Xi Jinping è un argomento di primo piano della politica nazionale cinese ed internazionale. Si fa riferimento alla Nuova Via della Seta non solo come ad una serie di importanti progetti strategici ed innovativi per le infrastrutture, ma anche per rilanciare arte e cultura nella prospettiva di un’interazione sociale che coinvolga tutti e che promuova una più profonda e reciproca comprensione tra i popoli. Tra Cina e Italia, quali progetti di arte e cultura, anche di lungo termine, crede sia fondamentale sviluppare per raggiungere l’obiettivo?

 

Ambasciatore Li Junhua L’antica Via della Seta, collegando Oriente e Occidente, promosse la comprensione reciproca e gli scambi amichevoli. L’iniziativa Belt and Road sostiene lo spirito della Via della Seta, promuovendo la cooperazione pacifica, l’apertura e la tolleranza, la conoscenza reciproca e i vantaggi comuni, dando impulso alla costruzione congiunta di una via caratterizzata da una nuova era di cooperazione e amicizia.

Una caratteristica evidente degli scambi a lungo termine tra il popolo cinese e quello italiano è che sono contraddistinti da rispetto e apprezzamento delle rispettive culture, perseguono e tutelano i comuni valori della pari dignità e del rispetto della diversità. Nel 2016 i nostri due Paesi hanno istituito il Forum Culturale Cina Italia per promuovere l’interazione e gli scambi tra istituzioni e personale specializzato, ampliando la cooperazione nei settori artistico, teatrale, turistico ecc.

Molte istituzioni italiane hanno aderito alle alleanze internazionali rispettive per i teatri, festival artistici, gallerie d’arte, musei e biblioteche, lanciate dalla Cina. Quest’anno, entrambe le parti riavvieranno l’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina e promuoveranno insieme nuovi progetti negli scambi di mostre museali, nel gemellaggio dei siti del patrimonio mondiale e nella condivisione delle risorse digitali. La cultura è la ricchezza comune ai due Paesi e la civiltà il loro orgoglio. Auspichiamo che gli scambi bilaterali interpersonali e culturali si approfondiscano in modo completo.

 

Esperti e ricercatori italiani e di altri Paesi, ci avvertono costantemente di come dalla stampa quotidiana ai social media e alle conferenze ad hoc, vengano diffuse notizie, informazioni e relative considerazioni volontariamente non corrispondenti alla realtà per costruire un’immagine non positiva della Cina e che lo fanno per un preciso scopo. Tanto più ora, che la Repubblica Popolare comincia a raccogliere i frutti di decenni di durissimo lavoro. Crede sia possibile e opportuno rispondere a questi “attacchi” con campagne e reti mediatiche alternative e coordinate tra quelle organizzazioni e associazioni che hanno il comune obiettivo di garantire serenità nelle relazioni internazionali?

 

Ambasciatore Li: La pluralità non è solo il fascino del mondo, ma è soprattutto la sua caratteristica. È naturale e inevitabile che ogni Paese scelga un diverso percorso di sviluppo ed è anche un’importante manifestazione della democratizzazione delle relazioni internazionali. Da oltre quarant’anni, la Cina persiste nelle riforme e nell’apertura, è profondamente integrata nel processo di globalizzazione economica e dà un contributo significativo alla promozione dello sviluppo globale comune.

Tuttavia, come Lei ha detto, alcuni Paesi non prendono in considerazione lo stato dei fatti, il vero e il falso, utilizzando “l’egemonia mediatica” per attaccare e diffamare forsennatamente la Cina, diffondendo notizie false. Ad esempio, per quanto riguarda lo Xinjiang, hanno concepito il cosiddetto “genocidio”, i “lavori forzati” e molte altre eresie. I funzionari cinesi, i media e gli studiosi devono confutare queste false notizie, non corrispondenti ai fatti, presentando al mondo la Cina in modo completo, obiettivo, onnicomprensivo e reale.

È gratificante che molti amici stranieri sostengano la conoscenza e la giustizia, prestino ascolto alla vera voce della Cina e promuovano una cooperazione amichevole nei suoi confronti. Conoscere e diffondere la realtà dei fatti non è un processo facile, ma credo che, con gli sforzi congiunti di tutti, sempre più persone capiranno la vera Cina e ne daranno un giudizio più equo.

 

Negli ultimi tempi l’Italia istituzionale ha voltato le spalle più di una volta alla Cina, anche quando quest’ultima ha dimostrato una magnanimità fuori dal comune e particolarmente apprezzata dal popolo italiano. Come viene percepito dalla società cinese questo atteggiamento intermittente dell’Italia? È inevitabile che così sia, considerate le forti pressioni che l’Italia riceve dall’esterno, o potremmo cominciare a mettere in piedi un dialogo più lineare e costruttivo tra i nostri due Paesi?

 

Ambasciatore Li: Le relazioni sino-italiane hanno attraversato oltre mezzo secolo di vicissitudini e sono sempre state improntate al rispetto reciproco, tolleranza, mutuo apprendimento e cooperazione vantaggiosa per tutti. Noi consideriamo l’Italia una buona amica e una buona partner in Europa. Mentre il mondo sta entrando in un periodo di cambiamenti rapidi e turbolenti, le relazioni sino-italiane si trovano naturalmente ad affrontare nuove opportunità e sfide.

Va evidenziato che tra Cina e Italia non ci sono né contraddizioni fondamentali né conflitti geopolitici, anzi i due Paesi tutelano congiuntamente il multilateralismo, cercano di mettere al primo posto le persone e promuovono la prosperità comune. Nel 2021, nonostante lo spettro dell’epidemia, il volume degli scambi bilaterali tra Cina e Italia, in controtendenza, ha segnato un nuovo record, raggiungendo 73,95 miliardi di dollari, con un aumento del 34,1% su base annua. In particolare, le esportazioni italiane in Cina hanno avuto un incremento del 36,3% e sempre più prodotti italiani di alta qualità sono entrati nel mercato cinese.

Questo dimostra ancora una volta che l’essenza della cooperazione sino-italiana è caratterizzata da mutui e comuni vantaggi e dalla creazione di maggiori benefici tangibili per i due popoli. La cooperazione è la richiesta comune dei due popoli e risponde agli interessi fondamentali dei due Paesi. Noi intendiamo impegnarci insieme in ogni ambito per continuare una stretta comunicazione, approfondire la cooperazione pragmatica e promuovere congiuntamente la stabilità e lo sviluppo delle relazioni bilaterali.

 

In questi anni di impegno professionale ed esperienza personale, quale idea si è fatto del nostro Paese e quali crede siano i punti di forza unici dell’Italia e del suo popolo?

 

Ambasciatore Li: Sono in Italia da quasi tre anni e sento sempre di più che è un Paese che coniuga antico e moderno, tradizione e innovazione. Non è soltanto un eccezionale rappresentante della civiltà occidentale, che ha generato il Rinascimento, ma ha anche un sistema manifatturiero di alta gamma e una potente forza creativa. L’Italia ha anche peculiari vantaggi geografici, stretti contatti con l’Africa e l’Asia, è un’importante porta di accesso al sud dell’Europa e un fondamentale punto di incrocio delle Vie della Seta terrestri e marittime.

Credo che, essendo un Paese fondatore dell’Unione europea e una delle potenze influenti, l’Italia continuerà a svolgere un ruolo importante sia in Europa che a livello mondiale.

L’impressione più profonda lasciatami dal popolo italiano è quella di un popolo ottimista, solare e amante della vita. Sono passati oltre due anni dallo scoppio della pandemia, che ha avuto un impatto enorme su tutti i Paesi. Ciò che ho notato in particolare è che il popolo italiano si aiuta reciprocamente, condivide l’amore e combatte l’epidemia unito, dando ancor più speranza alla vita. Gli amici italiani dicono spesso che andrà tutto bene! Penso che questa sia l’espressione del loro atteggiamento positivo nei confronti della vita.

Lo scorso anno ero a Roma e ho assistito a tanti momenti gloriosi, come la vittoria dell’Italia ai campionati europei, quella dei cento metri maschili e della staffetta 4×100 alle Olimpiadi, in occasione dei quali tutta l’Italia si è riempita di festeggiamenti e celebrazioni. Dietro questo si riflettono il coraggio del popolo italiano di lottare strenuamente, le sue qualità e la ricerca di superare se stesso.

 

Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi Invernali di Pechino, l’attenzione della comunità internazionale per la Cina e le Olimpiadi è aumentata in modo significativo. Ma allo stesso tempo, la variante Omicron ha pesato ulteriormente sulla situazione pandemica globale. Alcune persone hanno persino suggerito di rimandare l’apertura delle Olimpiadi Invernali di Pechino. In questo contesto, ritiene che la Cina possa ancora presentare al mondo un evento olimpico di successo?

 

Ambasciatore Li: Presto la fiaccola si accenderà ufficialmente nella sede principale delle Olimpiadi invernali di Pechino e abbiamo piena fiducia nell’organizzazione di un’edizione semplice, sicura e meravigliosa. I preparativi stanno procedendo in maniera costante ed efficiente, prevedendo anche misure rigorose e scientifiche di prevenzione e controllo dell’epidemia. Per affrontare al meglio la minaccia delle varianti come Omicron, il Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Pechino, il Comitato Olimpico Internazionale e il Comitato Paralimpico Internazionale hanno pubblicato due edizioni del “Manuale di prevenzione dell’epidemia”, in cui sono state formulate linee guida per la prevenzione.

Queste misure, oltre a riflettere i risultati più recenti della ricerca scientifica raggiunti in Cina e all’estero, si basano anche sull’esperienza di molti eventi sportivi internazionali su larga scala e hanno superato una serie di competizioni internazionali di prova e i test pratici delle settimane di allenamento. Queste misure garantiranno la massima protezione possibile alla salute e alla sicurezza degli atleti e delle parti coinvolte e assicureranno che le Olimpiadi invernali di Pechino si svolgano come programmato.

Atleti e personalità di molti Paesi, Italia compresa, nonché organizzazioni internazionali come il Comitato Olimpico Internazionale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno espresso il loro sostegno e le loro aspettative nei confronti dei Giochi Olimpici invernali di Pechino. Siamo pienamente fiduciosi e determinati a offrire al mondo un buon evento olimpico e a riversare in esso più unità, fiducia e forza. Colgo l’occasione per augurare anche agli atleti italiani di ottenere buoni risultati.

 

Grazie per il privilegio accordatoci.

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NO Alla guerra imperialista di USA e NATO

Gli USA giocano alla guerra, creando tensioni a tavolino pompando tutti i media, per creare il consenso alla guerra.
Sono loro che hanno decine di basi attorno alla Russia, sono loro che stanno portando uomini e armi in Ucraina ai confini con la Russia, sono loro che detengono il maggior numero di bombe nucleari.
Ma molti anche sul fronte Statunitense cercano di fermare il presidente democratico tanto osannato dalla pseudo sinistra italiana, votato alla guerra come sempre sono stati i presidenti democratici USA.
Ci stanno portando sull’orla della distruzione.

NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA

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