12 Novembre ore 11 CAGLIARI Via dei Navigatori 1 (Lazzaretto di Sant’Elia) Incontro pubblico con: Salvatore CATELLO Ufficio Politico PC Per rafforzare il Partito, per l’Unità Comunista all’interno di un Fronte Ampio. – Contro la Guerra – Contro NATO – Contro le Sanzioni alla Russia – Contro l’invio di Armi – Contro il carovita PER RIBALTARE IL SISTEMA.


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12 Novembre ore 11
CAGLIARI
Via dei Navigatori 1 (Lazzaretto di Sant’Elia)
Incontro pubblico con:
Salvatore CATELLO Ufficio Politico PC

Per rafforzare il Partito, per l’Unità Comunista all’interno di un Fronte Ampio.
– Contro la Guerra
– Contro NATO
– Contro le Sanzioni alla Russia
– Contro l’invio di Armi
– Contro il carovita

PER RIBALTARE IL SISTEMA.

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96 anni fa, l’8 Novembre del 1926 il regime fascista arrestava Antonio GRAMSCI a Roma e lo rinchiudeva nel carcere di Regina Coeli. Gramsci fu accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all’odio di classe. Il pubblico ministero concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa: «PER VENT’ANNI DOBBIAMO IMPEDIRE A QUESTO CERVELLO DI FUNZIONARE»; infatti Gramsci venne condannato a venti anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione; “L’acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell’atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta” Antonio Gramsci.


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96 anni fa, l’8 Novembre del 1926 il regime fascista arrestava Antonio GRAMSCI a Roma e lo rinchiudeva nel carcere di Regina Coeli.
Gramsci fu accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all’odio di classe.

Il pubblico ministero concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa: «PER VENT’ANNI DOBBIAMO IMPEDIRE A QUESTO CERVELLO DI FUNZIONARE»; infatti Gramsci venne condannato a venti anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione;

“L’acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell’atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”

Antonio Gramsci.

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SANITÀ SEMPRE PIÙ DISTRUTTA Le promesse fatte dall’allora ministro Speranza durante la prima ondata di Covid-19 sul rafforzamento della sanità pubblica e sull’assunzione di nuovi medici sono state completamente disattese. Oltre ad essere state disattese, la Sanità Pubblica è persino peggiorata dal periodo pre-covid con il governo che si è prodigato ancora una volta a privilegiare la sanità privata a discapito di quella pubblica All’interno del Portale statistico dell’Agenzia AGEANS è possibile effettuare la lettura dei risultati dei tempi di attesa dei ricoveri per interventi chirurgici. L’analisi dell’area dedicata ai tumori maligni, per il periodo 2019-2021, indica come la pandemia da COVID abbia ancora degli effetti sui volumi sebbene si riscontrino dei miglioramenti nella garanzia di ricevere gli interventi nella classe di maggiore urgenza – Classe A – da effettuarsi entro 30 giorni. Il primo dato che emerge è che tra il 2019 e il 2021 ben 10 regioni su 21 abbiano peggiorato le loro performance sui tempi di attesa per quanto riguarda i tumori maligni. Per quanto riguarda la mobilità sanitaria interregionale invece cala il giro d’affari ma non si ferma l’esodo da Sud a Nord per curarsi con ben 14 regioni che presentano saldi negativi e il 30% delle prestazioni per cui non era necessario recarsi fuori regione. Peggiorano le liste d’attesa in mezza Italia e anche sul numero di prestazioni di specialistica ambulatoriale si fa fatica a tornare ai livelli pre Covid. Questo è il risultato di anni e anni di tagli al Sistema Sanitario Nazionale in un Paese dove ormai le cure sono disponibili solamente per i più ricchi e sempre più a pagamento


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SANITÀ SEMPRE PIÙ DISTRUTTA

Le promesse fatte dall’allora ministro Speranza durante la prima ondata di Covid-19 sul rafforzamento della sanità pubblica e sull’assunzione di nuovi medici sono state completamente disattese. Oltre ad essere state disattese, la Sanità Pubblica è persino peggiorata dal periodo pre-covid con il governo che si è prodigato ancora una volta a privilegiare la sanità privata a discapito di quella pubblica

All’interno del Portale statistico dell’Agenzia AGEANS è possibile effettuare la lettura dei risultati dei tempi di attesa dei ricoveri per interventi chirurgici. L’analisi dell’area dedicata ai tumori maligni, per il periodo 2019-2021, indica come la pandemia da COVID abbia ancora degli effetti sui volumi sebbene si riscontrino dei miglioramenti nella garanzia di ricevere gli interventi nella classe di maggiore urgenza – Classe A – da effettuarsi entro 30 giorni.
Il primo dato che emerge è che tra il 2019 e il 2021 ben 10 regioni su 21 abbiano peggiorato le loro performance sui tempi di attesa per quanto riguarda i tumori maligni.
Per quanto riguarda la mobilità sanitaria interregionale invece cala il giro d’affari ma non si ferma l’esodo da Sud a Nord per curarsi con ben 14 regioni che presentano saldi negativi e il 30% delle prestazioni per cui non era necessario recarsi fuori regione. Peggiorano le liste d’attesa in mezza Italia e anche sul numero di prestazioni di specialistica ambulatoriale si fa fatica a tornare ai livelli pre Covid.
Questo è il risultato di anni e anni di tagli al Sistema Sanitario Nazionale in un Paese dove ormai le cure sono disponibili solamente per i più ricchi e sempre più a pagamento

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PACE E LAVORO! Evento con Marco RIZZO e Fulvio GRIMALDI. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare. A seguire cena popolare (prenotazione obbligatoria: +39 346 680 3753) presso l’Agriturismo Casal Damiano.


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PACE E LAVORO!
Evento con Marco RIZZO e Fulvio GRIMALDI.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
A seguire cena popolare (prenotazione obbligatoria: +39 346 680 3753) presso l’Agriturismo Casal Damiano.

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QUESTA SERA a BERGAMO – Circolino della Malpensata, Via Luzzatti 6b Lunedì 7 NOVEMBRE ore 21.00 Nel giorno della Rivoluzione di Ottobre, Incontro pubblico: Per rafforzare il Partito, per l’Unità Comunista all’interno di un Fronte Ampio. I Comunisti sono il motore del cambiamento. Con Alessandro PASCALE


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QUESTA SERA a BERGAMO – Circolino della Malpensata, Via Luzzatti 6b
Lunedì 7 NOVEMBRE ore 21.00
Nel giorno della Rivoluzione di Ottobre, Incontro pubblico:
Per rafforzare il Partito, per l’Unità Comunista all’interno di un Fronte Ampio.
I Comunisti sono il motore del cambiamento.

Con Alessandro PASCALE

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7 Novembre 1917 – 7 Novembre 2022 INIZIA LA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE. Con l’assalto al Palazzo d’Inverno sede del parlamento. La mente va a chi seppe sfidare il cielo: è già successo, succederà ancora. Viva la #RivoluzioneDiOttobre! “Colui che attende una rivoluzione sociale pura non la vedrà mai; egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera RIVOLUZIONE” V. Ilič Lenin


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7 Novembre 1917 – 7 Novembre 2022
INIZIA LA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE.
Con l’assalto al Palazzo d’Inverno sede del parlamento.
La mente va a chi seppe sfidare il cielo: è già successo, succederà ancora.
Viva la #RivoluzioneDiOttobre!

“Colui che attende una rivoluzione sociale pura non la vedrà mai; egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera RIVOLUZIONE”

V. Ilič Lenin

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VERGOGNA ITALIA! NELLA VOTAZIONE ALL’ONU VOTA CONTRO LA CONDANNA AL NAZISMO 52 Paesi, tra cui Italia, Germania e Austria, hanno espresso un voto contrario alle Nazioni Unite sulla risoluzione che ogni anno la Russia presenta contro la glorificazione del nazismo. Un anno fa gli stati contrari erano solo due: Usa e Ucraina.


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VERGOGNA ITALIA!
NELLA VOTAZIONE ALL’ONU VOTA CONTRO LA CONDANNA AL NAZISMO

52 Paesi, tra cui Italia, Germania e Austria, hanno espresso un voto contrario alle Nazioni Unite sulla risoluzione che ogni anno la Russia presenta contro la glorificazione del nazismo.

Un anno fa gli stati contrari erano solo due: Usa e Ucraina.

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STOP AL BLOQUEO Da oltre 60 anni gli Stati Uniti impongo un violento embargo politico, commerciale, economico e finanziario contro Cuba socialista e ancora adesso vogliono continuare a impedire lo sviluppo e la prosperità della piccola isola caraibica. Per la trentesima volta da quanto è stato imposto il blocco, quasi tutti i paesi del mondo hanno nuovamente votato, chiedendo agli USA di mettere definitivamente fine a questo embargo che impedisce a Cuba di poter sviluppare la propria economia. Solamente gli USA e Israele continuano a votare per il mantenimento del blocco, insieme a loro si sono aggiunti tramite un’astensione servile anche l’Ucraina di Zelenskij e il Brasile (ancora con Bolsonaro a capo). Il Partito Comunista esprime piena solidarietà al popolo cubano guidato dal Presidente Diaz-Canel VIVA CUBA SOCIALISTA Stop al BLOQUEO


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STOP AL BLOQUEO

Da oltre 60 anni gli Stati Uniti impongo un violento embargo politico, commerciale, economico e finanziario contro Cuba socialista e ancora adesso vogliono continuare a impedire lo sviluppo e la prosperità della piccola isola caraibica.

Per la trentesima volta da quanto è stato imposto il blocco, quasi tutti i paesi del mondo hanno nuovamente votato, chiedendo agli USA di mettere definitivamente fine a questo embargo che impedisce a Cuba di poter sviluppare la propria economia.
Solamente gli USA e Israele continuano a votare per il mantenimento del blocco, insieme a loro si sono aggiunti tramite un’astensione servile anche l’Ucraina di Zelenskij e il Brasile (ancora con Bolsonaro a capo).

Il Partito Comunista esprime piena solidarietà al popolo cubano guidato dal Presidente Diaz-Canel

VIVA CUBA SOCIALISTA
Stop al BLOQUEO

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OGGI, 5 Novembre ore 15.30 LAMEZIA TERME (CZ) Al Civico Trame in Via degli Oleandri 5 Incontro pubblico con: Salvatore CATELLO Ufficio Politico PC Marco RIZZO Segretario Generale PC Per rafforzare il Partito, per l’Unità Comunista all’interno di un Fronte Ampio. – Contro la Guerra – Contro NATO – Contro le Sanzioni alla Russia – Contro l’invio di Armi – Contro il carovita


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OGGI, 5 Novembre ore 15.30
LAMEZIA TERME (CZ)
Al Civico Trame in Via degli Oleandri 5
Incontro pubblico con:
Salvatore CATELLO Ufficio Politico PC
Marco RIZZO Segretario Generale PC
Per rafforzare il Partito, per l’Unità Comunista all’interno di un Fronte Ampio.
– Contro la Guerra
– Contro NATO
– Contro le Sanzioni alla Russia
– Contro l’invio di Armi
– Contro il carovita

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ANCORA MORTI SUL LAVORO. UN DANNO COLLATERALE SIA PER DESTRA CHE SINISTRA Gli incidenti sul lavoro continuano a mietere vittime in Italia e da gennaio a settembre si contano quasi 700 morti, pari a circa tre vittime al giorno. Siamo di fronte a una vera strage che si consuma in silenzio e troppe volte nel disinteresse generale, soprattutto quello della classe politica che dovrebbe tutelare la sicurezza di chi vive del proprio lavoro. A Guidonia, un operaio è morto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone dove erano in corso dei lavori di manutenzione. Secondo una prima ricostruzione, l’operaio, un 41enne romano dipendente di una ditta edile, è caduto da un’altezza di circa 7 metri. Il tetto del capannone avrebbe infatti ceduto. Nel nostro Paese il tema delle cosiddette morti bianche è ancora un tabù che né i media mainstream né i vari governi hanno mai voluto affrontare, infatti ogni anno aumentano gli incidenti e i morti sul luogo di lavoro soprattutto a causa della mancanza di misure di sicurezza. Chiudere gli occhi di fronte a questa strage non è il modo di risolverla, TUTTI i governi che si sono succeduti in questi ultimi 30 anni ne sono consapevoli.


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ANCORA MORTI SUL LAVORO.
UN DANNO COLLATERALE SIA PER DESTRA CHE SINISTRA

Gli incidenti sul lavoro continuano a mietere vittime in Italia e da gennaio a settembre si contano quasi 700 morti, pari a circa tre vittime al giorno. Siamo di fronte a una vera strage che si consuma in silenzio e troppe volte nel disinteresse generale, soprattutto quello della classe politica che dovrebbe tutelare la sicurezza di chi vive del proprio lavoro.

A Guidonia, un operaio è morto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone dove erano in corso dei lavori di manutenzione. Secondo una prima ricostruzione, l’operaio, un 41enne romano dipendente di una ditta edile, è caduto da un’altezza di circa 7 metri. Il tetto del capannone avrebbe infatti ceduto.

Nel nostro Paese il tema delle cosiddette morti bianche è ancora un tabù che né i media mainstream né i vari governi hanno mai voluto affrontare, infatti ogni anno aumentano gli incidenti e i morti sul luogo di lavoro soprattutto a causa della mancanza di misure di sicurezza.
Chiudere gli occhi di fronte a questa strage non è il modo di risolverla, TUTTI i governi che si sono succeduti in questi ultimi 30 anni ne sono consapevoli.

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QUESTA SERA, Giovedì 3/11 PAVIA – Via Torino 40 PER RAFFORZARE IL PARTITO PER L’UNITÀ COMUNISTA PER UN FRONTE AMPIO Sabato 5/11 LAMEZIA TERME – Via degli Oleandri 5 Lunedì 7/11 BERGAMO -Via Luzzatti 6b Sabato 12/11 CAGLIARI – Via dei Navigatori 1


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QUESTA SERA, Giovedì 3/11 PAVIA – Via Torino 40

PER RAFFORZARE IL PARTITO
PER L’UNITÀ COMUNISTA
PER UN FRONTE AMPIO

Sabato 5/11 LAMEZIA TERME – Via degli Oleandri 5
Lunedì 7/11 BERGAMO -Via Luzzatti 6b
Sabato 12/11 CAGLIARI – Via dei Navigatori 1

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