«Da comunisti abbiamo sempre denunciato le politiche imperialiste e neocolonialiste dei paesi europei, Francia in testa, additandole come prime responsabili del terribile esodo migratorio. Solo il PD può pensare ancora una volta di difendere l’indifendibile, facendo blocco con la Commissione europea» Così Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista. «Quanto detto da Di Maio è innegabile, però le sue dichiarazioni sono colpevolmente parziali, e omettono di andare alla radice della questione. La critica alla Francia è giusta e sacrosanta, ma lo stesso deve essere fatto della politica imperialista statunitense, e anche di quella italiana. Anche il nostro paese è colpevole, quando difende gli interessi dell’Eni e delle grandi società italiane che spesso si sono macchiate delle peggiori nefandezze in Africa. Se non si fa questo, il rischio è di fare semplice nazionalismo, finendo per farsi portabandiera degli interessi di una parte dei monopoli nella spartizione africana. Le cause dell’immigrazione – conclude Rizzo – sono da ricercarsi nel sistema capitalistico, che ogni giorno impone la rapina delle risorse dei popoli e della ricchezza prodotta dai lavoratori per consegnarla nelle mani di un pugno di persone ricchissime. L’imperialismo è il vero responsabile della crisi dell’immigrazione. Bisogna rovesciare un sistema dove pochi supermiliardari hanno la stessa ricchezza di 3,8 miliardi di persone ridotte alla fame, non è sufficiente criticare un solo Paese. E questo i cinque stelle hanno dimostrato definitivamente con i fatti di non volerlo fare».
Messaggio per il 60° anniversario della Rivoluzione Cubana
All’attenzione dei compagni:
Raúl Castro Ruz
Primo Segretario
del Partito Comunista di Cuba
Miguel Díaz-Canel Bermúdez
Presidente del Consiglio di Stato
e del Consiglio dei Ministri
della Repubblica di Cuba
José Carlos Rodríguez Ruiz
Ambasciatore della Repubblica di Cuba
presso la Repubblica Italiana
Mauricio Martínez Duque,
Primo Segretario Politico
dell’Ambasciata di Cuba in Italia
Cari compagni,
a nome del Comitato Centrale e di tutti i militanti del Partito Comunista vi porgo i miei più sinceri e rivoluzionari auguri per il sessantesimo anniversario della vittoria della vostra Rivoluzione, riaffermando la piena solidarietà alla causa di Cuba Socialista.
In questi anni la resistenza cubana è stata per i comunisti di tutto il mondo fonte di orgoglio e elemento insostituibile di rafforzamento delle lotte. È stata la dimostrazione materiale della possibilità del socialismo, anche nelle condizioni più dure e difficili, di costruire un sistema sociale che assicura i diritti fondamentali dei lavoratori e delle classi popolari. La resistenza cubana agli eventi controrivoluzionari avvenuti in URSS e nei paesi del blocco socialista dell’Europa orientale ha contribuito a mantenere aperta la via per il socialismo e costituito un baluardo insostituibile nella lotta antimperialista, nel continente lationamericano e in tutto il mondo.
Compagni, la situazione dei paesi dell’Unione Europea e dell’Italia in modo particolare, sembra volgere verso una forte involuzione reazionaria, che si respira anche nel vostro continente. La crisi del sistema capitalistico ha acuito le disuguaglianze, concentrando le ricchezze nelle mani di pochi grandi gruppi monopolistici, e cancellando sistematicamente le conquiste del movimento operaio e delle lotte sociali del secolo scorso. Oggi che il capitalismo mostra la sua faccia più criminale, la forza delle organizzazioni comuniste è ancora troppo debole. Siamo convinti che la prima forma di solidarietà con Cuba sia il rafforzamento della lotta nel nostro Paese e nel continente europeo, per la comune causa del socialismo e della lotta all’imperialismo.
L’ondata reazionaria si volge anche contro Cuba e le esperienze progressiste dell’America Latina, come dimostra la vittoria di Trump negli USA e di Bolsonaro in Brasile. Il Partito Comunista, in questo momento complesso, riafferma la propria volontà di lottare al fianco di Cuba per la fine del criminale bloqueo imposto dagli USA, e per contrastare ogni forma di ingerenza, anche pacifica e sotto altre forme, che l’imperialismo può utilizzare per perseguire l’obiettivo del rovesciamento del sistema socialista a Cuba.
Crediamo che il rafforzamento delle relazioni tra i comunisti di tutto il mondo sia elemento necessario in questa fase e per questo ci impegniamo a rafforzare la nostra cooperazione con il Vs. Partito e con l’Ambasciata cubana in Italia.
Siamo e saremo sempre al fianco di Cuba socialista, convinti che il socialismo sia il futuro dell’umanità, che solo il socialismo possa mettere fine alla barbarie a cui assistiamo quotidianamente, all’ineguale sviluppo delle nazioni del mondo, alla diseguaglianza e all’oppressione delle classi popolari. Le recenti dichiarazioni sul carattere irreversibile del socialismo a Cuba hanno chiarito ancora una volta la fermezza, la solidità e continuità tra le generazioni degli ideali della Rivoluzione Cubana.
Sappiate che in Italia potrete sempre contare su sinceri compagni di lotta, che non vi lasceranno soli e che sosterranno sempre gli ideali rivoluzionari del socialismo, fino alla vittoria definitiva.
Roma, 14 gennaio 2019
f.to Marco Rizzo
Segretario generale del Partito Comunista
Appello del 20° Incontro internazionale dei partiti comunisti e operai
Il 20° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai (IMCWP) si è svolto dal 23 al 25 novembre 2018 ad Atene, ospitato dal KKE, che celebra i suoi 100 anni di storia.
All’incontro, dal titolo “La classe lavoratrice contemporanea e le sue alleanze. I compiti dell’avanguardia politica – i partiti comunisti e operai – nella lotta contro lo sfruttamento e le guerre imperialiste, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per la pace, per il socialismo“, hanno partecipato 90 partiti comunisti e operai di 73 paesi, rappresentativi di tutti i continenti.
I delegati dei partiti hanno esaminato gli sviluppi a livello internazionale, regionale e nazionale, hanno scambiato opinioni sull’esperienza acquisita dalla lotta dei partiti comunisti e operai nei rispettivi paesi, le azioni comuni e convergenti sviluppate nel periodo precedente, le lotte di classe nei loro paesi per promuovere l’alleanza della classe operaia con altri strati popolari e antimonopolistici. Hanno discusso sui compiti per il rafforzamento della lotta dei comunisti, lo sviluppo delle lotte della classe operaia e degli altri strati popolari per i diritti dei lavoratori, dei popoli, della gioventù, in conflitto con i monopoli, il potere del capitale, lo sfruttamento e l’oppressione capitalista.
I contributi dei partiti comunisti e operai hanno messo in evidenza la natura sfruttatrice, predatoria e disumana del capitalismo. È stato osservato che sul terreno della crisi e dello sviluppo capitalistico si acuiscono in tutti gli aspetti le contraddizioni e la competizione di stati e alleanze capitaliste; che avanza il processo di riordinamento di forze a livello internazionale. Gli interventi imperialisti, i blocchi e le ingerenze continuano. Ci sono ancora guerre in corso, come in Siria, Yemen, Libia e Azerbaijan. La guerra fratricida in Ucraina continua sotto la responsabilità del regime antipopolare di Kiev. Gli armamenti militari e i preparativi di guerra stanno aumentando.
I partiti comunisti e operai salutano le lotte degli operai e dei popoli di tutto il mondo contro l’offensiva imperialista, contro l’occupazione, contro ogni minaccia ai diritti sovrani e all’indipendenza nazionale, per la pace, la difesa e l’espansione dei diritti sociali e democratici. L’esperienza acquisita in molti paesi nelle lotte contro i piani imperialisti e la linea politica degli USA, della NATO, dell’UE e dei loro alleati è preziosa.
L’acuirsi delle contraddizioni comporta il pericolo di nuove guerre imperialiste, per il controllo delle fonti di ricchezza, dei mercati e dei gasdotti energetici; questo rischio pone compiti importanti per il movimento operaio e i comunisti per il rafforzamento di un’ampia lotta antimperialista per la pace e il disarmo, l’intensificazione della lotta contro la linea politica dei governi borghesi al servizio della redditività del grande capitale, l’aggressione imperialista e la guerra.
Questi sviluppi evidenziano che la lotta per la pace, il disarmo, il rispetto della sovranità popolare, la soluzione dei problemi del popolo e la soddisfazione dei bisogni popolari, è indissolubilmente vincolata alla lotta per il rovesciamento della barbarie capitalista, per il socialismo.
I partiti comunisti e operai hanno apprezzato positivamente le iniziative prese nel 2017, in occasione del 100° anniversario della Rivoluzione Socialista d’Ottobre e nel 2018 per il 200° anniversario della nascita di Karl Marx, contribuendo alla difesa del contributo dell’Unione Sovietica, del socialismo, che è l’unica strada per abbattere lo sfruttamento capitalistico.
Hanno riaffermato la loro solidarietà internazionalista con i popoli siriano, palestinese cipriota; con i popoli del Libano, del Sudan, di Cuba socialista, del Venezuela, del Brasile, dell’Iran, con tutti i popoli che affrontano le minacce e gli attacchi imperialisti. Hanno condannato l’anticomunismo e l’attacco ai diritti e libertà democratiche e hanno espresso il totale appoggio ai comunisti perseguitati in Polonia, Ucraina, Sudan, Kazakistan, Pakistan e ai comunisti che affrontano persecuzioni legali e politiche in Russia, Transnistria e altrove.
È stato osservato che nel 2019 ci sono diversi anniversari importanti come il centenario della fondazione dell’Internazionale Comunista, i 70 anni della Rivoluzione Cinese e i 60 anni della Rivoluzione Cubana. È importante utilizzare questi anniversari per rafforzare l’internazionalismo proletario; difendere la storia e il contributo del movimento comunista, per le conquiste popolari, nella lotta per il progresso, l’emancipazione sociale dei lavoratori e dei popoli, contro la falsificazione e la distorsione della verità storica e l’identificazione del comunismo con le atrocità fasciste.
I partiti comunisti e operai hanno espresso solidarietà ai rifugiati e immigrati. Hanno condannato il razzismo, le pericolose forze fasciste, di estrema destra che nascono dal sistema di sfruttamento e sono dirette contro i popoli.
Durante il 20° IMCWP, sono state emesse una serie di dichiarazioni di solidarietà con la lotta dei popoli in molte parti del mondo.
I partiti comunisti e operai chiedono lo sviluppo di azioni comuni e convergenti nel prossimo periodo sui seguenti assi principali:
Contro la guerra imperialista, gli interventi e la militarizzazione.
Azioni contro la NATO – che compie il suo 70° anniversario il 4 aprile 2019 – e l’Unione europea, che si militarizzata ulteriormente con la PESCO [Cooperazione strutturata permanente europea in materia di difesa, NdT] e altri meccanismi. Contro le armi nucleari e le basi militari straniere, in occasione dell’anniversario dell’olocausto nucleare a Hiroshima – Nagasaki (6 e 9 agosto) e degli 80 anni dall’inizio della seconda guerra mondiale (1° settembre).
Per la difesa della storia del movimento comunista e dei valori dell’internazionalismo proletario.
Vari eventi per il 100° anniversario dell’Internazionale Comunista (il 2 marzo), azioni contro l’anticomunismo, le persecuzioni e i divieti per i partiti comunisti e operai. Utilizzare il 102° anniversario della Rivoluzione Socialista d’Ottobre per evidenziare le conquiste del socialismo e approfondire il dibattito teorico e l’azione pratica contro il capitalismo e la sua natura sfruttatrice, oppressiva, aggressiva, predatoria e disumana.
Per rafforzare la solidarietà internazionalista coi popoli in lotta, che affrontano l’occupazione, le minacce e gli interventi imperialisti.
Rafforzare la solidarietà e lotta internazionalista chiedendo la fine del blocco degli USA contro Cuba e gli interventi e le minacce contro il Venezuela bolivariano. Sostenere il diritto del popolo palestinese alla fine dell’occupazione e all’autodeterminazione stabilendo uno stato nazionale e indipendente palestinese, con la sua capitale a Gerusalemme Est, in applicazione delle relative risoluzioni delle Nazioni Unite, appoggiando la resistenza del popolo palestinese e condannando la criminale politica di Israele. Denunciare gli interventi imperialisti nella Penisola Coreana e solidarietà con il popolo coreano per una riunificazione indipendente e pacifica. Solidarietà con i rifugiati e con tutti i popoli che affrontano l’occupazione, l’intervento e i blocchi dell’imperialismo.
Solidarietà di classe a tutto tondo con le lotte dei lavoratori per i diritti lavorativi, sociali e sindacali, contro l’offensiva capitalista.
Sviluppare azioni militanti nei luoghi di lavoro, in particolare nella Giornata internazionale dei lavoratori del 1° maggio, evidenziando il ruolo di avanguardia dei comunisti.
Per i diritti e l’emancipazione delle donne.
Sviluppare azioni di lotta l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, per difendere i diritti delle donne e la loro piena eguaglianza nel lavoro e nella vita.
Lotta per le libertà politiche e sindacali, per i diritti democratici contro le forze fasciste, i regimi reazionari, il razzismo e la xenofobia, il fanatismo religioso e l’oppressione sociale.
Sviluppo di azioni militanti nel Giorno della Vittoria dei Popoli sul nazifascismo.
Sviluppo di azioni per la protezione dell’ambiente.
I partecipanti hanno ringraziato il Partito Comunista di Grecia (KKE) per aver ospitato con successo questo incontro.
Il PC al XX Incontro internazionale dei Partiti Comunisti
Una delegazione del Partito Comunista parteciperà in questi giorni al XX Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai organizzato nell’ambito della rete Solidnet. L’incontro si terrà ad Atene, in contemporanea con le manifestazioni per il centenario dalla nascita del KKE. Tema dell’incontro è: «La classe lavoratrice contemporanea e le sue alleanze. I compiti dell’avanguardia politica – i partiti comunisti e operai – nella lotta contro lo sfruttamento e le guerre imperialiste, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per la pace, per il socialismo “. All’icontro parteciperanno 91 partiti comunisti provenienti da 73 paesi di tutto il mondo.
Il rafforzamento di momenti di confronto e discussione dei partiti comunisti a livello internazionale rappresenta un passo in avanti nella direzione di un maggior coordinamento e unità della lotta politica nei rispettivi paesi. Il Partito Comunista è convinto sostenitore di questa necessità, insieme al necessario rafforzamento delle posizioni marxiste-leniniste a livello internazionale.
L’ONU CONDANNA IL “BLOQUEO” CONTRO CUBA.
Per la ventisettesima volta consecutiva l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha condannato il blocco economico imposto unilateralmente dagli Stati Uniti nei confronti di Cuba. Con 189 paesi a favore, due contrati (USA e Israele) e un non partecipante alla votazione (Ucraina), la stragrande maggioranza dei rappresentanti degli Stati ha respinto le proposte di modifica della risoluzione depositate dagli USA e condannato fermamente il blocco economico contro l’isola socialista.
Il Partito Comunista saluta questo risultato, che evidenzia ancora una volta l’ingiustizia del blocco economico a cui è sottoposto da oltre cinquant’anni il popolo cubano, ingiustizia riconosciuta a livello globale. L’Assemblea delle Nazioni Unite, sebbene con posizioni differenti tra i diversi paesi, ha condannato l’utilizzo di questa misura unilaterale, chiedendone l’immediata cessazione.
Sappiamo bene che l’imperialismo riconosce la legittimità degli organismi internazionali e del diritto internazionale solo quando rispecchiano e forniscono valida copertura agli interessi effettivi dei grandi monopoli e ai propri piani. Non ci facciamo nessuna illusione, circa l’impatto effettivo di questo voto, sapendo bene che in tutti questi ventisette anni gli Stati Uniti hanno continuato a ignorare ogni risoluzione delle Nazioni Unite e che nulla cambierà. Sappiamo anche che il bloqueo è solo una delle forme con cui l’imperialismo ha tentato e tenta di rovesciare il sistema socialista a Cuba, e che anche qualora questa misura ingiusta e criminale venisse tolta, gli Stati Uniti e i paesi imperialisti non rinunceranno al proprio obiettivo, utilizzando solamente nuove e più sofisticate armi per giungere al risultato del rovesciamento del socialismo a Cuba.
La verità è che l’imperialismo non può tollerare la presenza di Cuba socialista. Nessuno avrebbe scommesso che a oltre vent’anni dalla controrivoluzione in URSS e alla fine del blocco socialista nei paesi orientali, un’isola sotto blocco economico, a poche centinaia di chilometri dalla costa USA mantenesse il proprio modello socialista. Cuba è un esempio di libertà per tutti i popoli del mondo. I lavoratori e le classi popolari, i rivoluzionari di tutto il mondo non saranno mai abbastanza grati a quest’isola, al suo popolo e ai suoi dirigenti per aver saputo mantenere in questi anni un esempio di modello alternativo di società. Nonostante difficoltà, mancanze, di cui il bloqueo è spesso causa, a Cuba ogni persona ha assicurati i diritti fondamentali che nei paesi a capitalismo avanzato non sono alla portata dei lavoratori e delle classi popolari.
Per questo, il voto alle Nazioni Unite, anche se avrà uno scarso valore pratico per spingere gli USA a cancellare il bloqueo, è istruttivo per il resto del mondo e per tutti i lavoratori. È la dimostrazione che l’imperialismo non conosce regole, morale, principi, e che ogni volta che fa appello alla giustizia internazionale, la utilizza come mera copertura per i propri piani. Quante volte i paesi della Nato, Stati Uniti e paesi europei in testa, si sono arrogati il diritto di “far rispettare”risoluzioni delle Nazioni Unite con la forza, invadendo paesi e sovvertendone i governi? Questa doppia morale dell’imperialismo deve essere sempre ricordata, per non cadere in inganno.
Il Partito Comunista riafferma il proprio compromesso con gli ideali della rivoluzione socialista cubana, il supporto al PCC e alla resistenza del popolo cubano all’imperialismo; riafferma il proprio impegno concreto nella solidarietà internazionale con Cuba mediante azioni e informazione ad ogni livello del partito e della gioventù. Continueremo a lottare e esercitare la nostra pressione, contro il bloqueo e ogni misura imperialista che miri al sovvertimento del socialismo a Cuba, attaccando l’autodeterminazione del popolo cubano e il suo diritto al pieno sviluppo.
SOLIDARIETÀ CON IL PCV PER L’ASSASSINIO DEL COMPAGNO LUIS FAJARDO.
Il Partito Comunista invia dall’Italia la propria solidarietà ai compagni del Partito Comunista del Venezuela (PCV) per il barbaro assassinio del compagno Luis Fajardo avvenuto lo scorso 31 ottobre. Luis Fajardo, membro del comitato centrale del PCV e dirigente contadino del Paese, è stato assassinato mentre rientrava in moto nella sua abitazione con una raffica di mitra proveniente da un veicolo in marcia. Insieme con lui è stato assassinato Javier Aldana, anche lui esponente dei movimenti condadini. Il PCV, nelle settimane precedenti, aveva più volte denunciato i rischi per il compagno Fajardo, chiedendo al governo venezuelano di assicurare adeguate misure di protezione, senza tuttavia che questa accortezza fosse messa in atto.
Il Partito Comunista si stringe attorno ai militanti comunisti venezuelani, alla famiglia del compagno assassinato, associandosi alla richiesta di giustizia e verità su questo assassinio politico. Il PC riafferma, anche in questa occasione, il proprio sostegno al PCV per la difesa e l’approfondimento del processo boliviano, nella direzione della costruzione di un Venezuela socialista, contro ogni tentativo di ingerenza imperialista nel cammino del popolo venezuelano.
Solidarietà al PC di Donetsk
Il Partito Comunista esprime la massima solidarietà e vicinanza ai militanti del Partito Comunista della repubblica popolare di Donetsk per il vile attentato esplosivo che ha avuto luogo durante il loro congresso, ferendo tre compagni, tra cui Igor Khakimzyanov candidato alla guida della Repubblica dopo la uccisione di Zakharchenko alla fine di agosto.
Come Partito Comunista condanniamo l’opera di destabilizzazione terroristica che il governo nazista ucraino sostenuto da Unione Europea e NATO opera contro le repubbliche del Donbass e contro i comunisti Ucraini. Il silenzi assordante dei media italiani ed europei su quanto accaduto e su quanto accade quotidianamente dimostra la totale complicità del sistema mediatico con i piani imparialisti del grande capitale europeo nella regione.
Continueremo a fare luce augli avvenimenti in quella regione, e a condannare non solo i nazisti e le loro bombe ma anche chi, travestito da democratico o addirittura da progressista, strizza l’occhio o ospita questi assassini per poi ipocritamente e impropriamente utilizzare l’antifascismo come tema di lotta politica nel nostro Paese.
Il Partito Comunista riafferma al PC di Donetsk la propria solidarietà antimperialista e internazionalista, nella comune lotta per il socialismo e contro l’imperialismo.
Messaggio al PC e al popolo del Vietnam
Il Partito Comunista invia le proprie condoglianze al Partito Comunista e a tutto il popolo vietnamita per la prematura scomparsa del compagno Tran Dai Quang, presidente della Repubblica Socialista del Vietnam. Il PC esprime la propria vicinanza al popolo vietnamita in questo momento di lutto, riaffermando la propria solidarietà antimperialista e la ferma volontà del rafforzamento delle relazioni tra i nostri partiti, nella comune lotta per il socialismo e contro l’imperialismo.
Intensifichiamo la lotta contro la Nato e la guerra.
Dichiarazione dell’Iniziativa Comunista Europea
“Intensificare la lotta contro le guerre e gli interventi imperialisti, contro la NATO e l’UE, per l’immediata rimozione di tutte le basi militari straniere dai nostri paesi, contro la partecipazione delle Forze armate dei nostri paesi alle missioni all’estero”.
L’imperialismo ha una lunga storia di aggressioni, ingerenze, occupazioni e guerre.
L’imperialismo ha rovinato la vita di milioni di persone nell’interesse dei monopoli. La crescente aggressività dell’imperialismo nelle attuali condizioni rappresenta una minaccia reale e imminente per gli interessi di tutta l’umanità. La militarizzazione della società capitalista, la presenza di massicci eserciti e un crescente complesso militare-industriale – che assicura che le conquiste scientifiche e tecnologiche vengano utilizzate su scala senza precedenti per lo sviluppo e la creazione di terrificanti armi di distruzione di massa – ha prodotto l’aumento delle aggressioni da parte degli stati capitalisti per l’attuazione dei loro pericolosi piani e interessi e profitti senza precedenti per il capitale anche attraverso la produzione militare e la guerra.
La NATO è un’alleanza militare aggressiva che agisce negli interessi dell’imperialismo, le classi borghesi dei suoi stati membri. La storia della NATO non può esser separata dallo sfruttamento, dall’oppressione, dall’ingerenza e dalla guerra.
Sia con il pretesto dell’esistenza degli stati socialisti in Europa, sia dopo il loro rovesciamento controrivoluzionario, la NATO ha sempre costituito uno strumento militare dell’imperialismo. La NATO con le decisioni anche del suo più recente vertice a Bruxelles promuove la militarizzazione e la continuazione della corsa agli armamenti. Opera e mantiene una vasta rete di basi militari in territori stranieri in tutto il mondo.
La ratifica del Trattato di Lisbona da parte dell’Unione Europea nel 2009 nel mezzo di tante contrapposizioni ha segnato un ulteriore sviluppo nel processo di integrazione Europea degli stati membri dell’UE in una alleanza imperialista attraverso la cosiddetta Politica di Sicurezza e di Difesa Comune (PSDC). L’Unione Europea ha partecipato alle guerre imperialiste in Jugoslavia, Afghanistan, Iraq e Libia insieme agli Stati Uniti e alla NATO, e ha svolto un ruolo di primo piano negli interventi, bombardamenti e minacce contro la Siria e l’Iran. La cooperazione tra la NATO e l’UE, unitamente alle richieste di un Esercito Europeo, è concepita per aumentare la capacità di intervento militare.
Molte missioni PSDC e UE sono pianificate e condotte in una crescente collaborazione con la NATO. Vi è una massiccia espansione del finanziamento dell’UE per la ricerca militare e lo sviluppo dei piani imperialisti. Il Fondo Europeo per la Difesa, l’Organizzazione Europea per la Difesa, il meccanismo per la valutazione della promozione della militarizzazione negli stati membri CARD, il Servizio Europeo per l’Azione Esterna, i programmi di finanziamento come gli apparati “Athina”, “Orizzonte 2020” e altri apparati dell’Unione Europea si stanno sviluppando con miliardi di euro per promuovere gli interessi imperialisti a spese dei popoli, che nello stesso momento vengono colpiti da dure misure antioperaie, tagli, pesanti tasse.
L’UE è un grande sostenitore del commercio di armi e gli stati membri dell’UE esportano grandi quantità di armi per i loro pericolosi piani imperialisti. Questa pericolosa linea perseguita dall’UE è stata aggiornata attraverso il suo accordo formale per stabilire la Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO) nel 2017.
Contemporaneamente, la NATO si è ampliata rapidamente e in modo significativo, progettando un mandato globale per le sue operazioni. Si sforza costantemente di espandere la sua influenza sia in termini di ampiezza dei suoi programmi che della sua portata globale, concentrandosi sull’accerchiamento della Russia nel quadro degli intensi antagonismi internazionali. Il ruolo della NATO e dell’UE, attraverso il dispositivo della PSDC, pone sempre nuovi pericoli per l’Europa e oltre.
La crisi del capitalismo intensifica l’aggressione imperialista, la competizione sull’energia, sulle sue rotte di trasporto, le quote di mercato. Il capitalismo non ha la volontà né la capacità di risolvere i problemi che esso stesso crea. Aumento della disuguaglianza, povertà, privazioni, disoccupazione, mancanza di abitazioni, di protezione contro le inondazioni, incendi e terremoti, decadimento ambientale insieme a una miriade di problemi sociali, economici e politici che il capitalismo non è in grado di risolvere fanno parte della barbarie capitalista. Mentre gli stati capitalisti hanno un interesse strategico comune, cioè la riproduzione del sistema capitalista, la storia ha mostrato le feroci rivalità imperialiste tra i gruppi monopolistici e la loro volontà di imporre i loro interessi con la forza.
I partiti della Iniziativa Comunista Europea chiamano all’intensificazione della lotta contro l’imperialismo e gli interventi e guerre imperialiste. Ciò necessita un’intensificazione delle dimostrazioni attraverso mobilitazioni e iniziative in ogni paese contro la NATO e l’UE e il cosiddetto Partenariato per la Pace (PfP), per:
– Il diritto dei popoli di scegliere il percorso in base ai loro interessi, compreso il diritto di ritirarsi da queste unioni imperialiste;
– Il rifiuto della PESCO e ripudio di ogni partecipazione alle missioni imperialiste nell’ambito della PSDC;
– La chiusura di tutte le basi militari nei territori stranieri e lo smantellamento dei sistemi anti-missile USA e NATO; la fine delle spese militari per i piani di guerra della NATO; l’abolizione delle armi nucleari e altre armi di distruzione di massa; il ritiro immediato di tutte le forze NATO/UE coinvolte nell’aggressione e nell’occupazione militare; fine delle minacce, intimidazioni, destabilizzazione e interventi imperialisti e guerre contro i popoli.
https://www.initiative-cwpe.org/en/news/Statement-of-the-European-Communist-Initiative/
L’Europarlamento vota contro Orban. Ma l’Unione Europea ne è la causa.
«Il voto favorevole del gruppo europarlamentare del Partito Comunista di Grecia alla risoluzione del Parlamento Europeo sul Governo Orban è una presa di posizione contro la politica anticomunista del governo ungherese, la sua politica razzista contro rifugiati e immigrati e tutti i tipi di discriminazione razziale.
Il KKE combatte costantemente da molti anni l’Unione Europea e la sua politica antipopolare, ha votato contro l’Unione Europea, non la riconosce, ma ha sempre condannato il suo intervento negli affari interni dei paesi membri e dimostrato nei fatti che l’Unione Europea è un’associazione internazionale contro i popoli.
La risoluzione contro il Governo Orban e i riferimenti agli immigrati e ai rifugiati non possono rimuovere la politica anti-immigrati dell’Unione Europea, il suo coinvolgimento nelle guerre imperialiste che crea e alimenta immigrazione e flussi di rifugiati.
L’Unione Europea ha adottato l’anticomunismo come ideologia ufficiale trascurando la verità storica e avendo grandi responsabilità per l’ascesa dell’estrema destra».
*Dichiarazione di voto letta da Sotiris Zarianopoulos, europarlamentare del KKE e rappresentante dell’Iniziativa dei Partiti Comunisti e Operai d’Europa al Parlamento Europeo.
L’Iniziativa Comunista Europea contro il Vertice NATO a Bruxelles
L’11 e 12 luglio si terrà a Bruxelles, in Belgio, un vertice dei capi di Stato e di governo della NATO, con un pericoloso programma a danno dei popoli.
Vertici precedenti di questo tipo sono stati usati per introdurre nuove politiche reazionarie e ammettere nuovi membri nella NATO. Negli ultimi anni, la NATO ha avanzato decisioni per la creazione di formazioni militari multi-tentacolari intorno alla Russia, un nuovo corpo di intervento rapido imperialista, una più profonda cooperazione con l’UE nonostante le rivalità sempre più intense tra USA e UE, per l’assegnazione del 2% del PIL degli stati membri alle spese militari. L’incontro dello scorso anno è coinciso con la controversa integrazione del Montenegro nell’alleanza contro la volontà popolare dei montenegrini, mentre a margine dell’intenzione di espandere il controllo euro-atlantico dei Balcani occidentali e del Mar Nero sta adesso preparando l’integrazione della FYROM, così come dell’Ucraina e della Georgia. L’accordo tra i governi della Grecia e della FYROM viene utilizzato come lasciapassare ai fini dell’integrazione della FYROM, che promuove i pericolosi piani UE-NATO nei Balcani.
Dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, la NATO si è costantemente espansa in Europa e oltre, il che contrasta con le sue affermazioni sul rafforzamento la stabilità, ha ulteriormente aggravato le contraddizioni inter-imperialiste e incoraggiato i suoi Stati associati, membri a pieno titolo o meno, a promuovere e intensificare le misure anti-popolari. I governi allineati alla NATO sono stati in grado di perseguire politiche che alimentano conflitti etnici come nei Balcani, negli Stati baltici, in Georgia o in Ucraina, per servire gli interessi dei monopoli nel loro obiettivo di controllare le risorse energetiche, le loro vie di trasporto, i mercati.
I paesi della NATO si sono recentemente impegnati a erogare il 20% delle loro spese per la difesa nelle principali spese di equipaggiamento, fornendo una notevole fonte di reddito ai suoi monopoli. Il recente annuncio della Colombia come “partner globale” della NATO, implica non solo un rafforzamento degli Stati Uniti nel continente sudamericano, ma anche nuove ampie opportunità economiche per i monopoli nei mercati del Centro e Sud America.
Attualmente si evidenziano serie competizioni all’interno dell’alleanza imperialista, che si vedono in pratica nel sorgere di una guerra commerciale principalmente tra gli Stati Uniti e altri membri dell’organizzazione. In questo contesto, l’intensificazione della militarizzazione dell’UE con la sua politica di sicurezza e di difesa comune e la “Strategia internazionale” dell’UE che prevedono pericolosi piani come la Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO), l’Iniziativa Europea d’Intervento e la cosiddetta Mobilità Militare, nel quadro della cooperazione con la NATO, ma che vedrà a loro volta gli imperialisti dell’UE portar avanti i propri interessi in modo indipendente, con il continente Africano e il Medio Oriente come obiettivi specifici del coinvolgimento militare dell’UE e dei suoi stati membri.
Alla luce di questi sviluppi, è chiaro che le alleanze imperialiste stanno diventando sempre più instabili, che non possono esser permanenti e che il sistema capitalista alla loro base sta diventando sempre più reazionario e pericoloso. Il reiterato mito borghese dell’UE come progetto di pace si è rilevato in realtà l’esatto opposto.
Rafforziamo la lotta contro la guerra imperialista, l’UE, la NATO e tutte le alleanze imperialiste!
Mettiamo fine al sistema capitalista che genera guerre, crisi, rifugiati, sfruttamento!
Viva il socialismo!