Lettera del Partito Comunista della Federazione Russa

Lettera del Partito Comunista della Federazione Russa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
PARTITO COMUNISTA DELLA FEDERAZIONE RUSSA
Mosca, 18 gennaio 2022
Al Comitato Centrale
del Partito Comunista (Italia)
Cari Compagni!
A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa inviamo le nostre più sincere congratulazioni in occasione del 101esimo anniversario di fondazione del Partito Comunista Italiano, uno dei più antichi partiti comunisti del mondo.
Dalla sua fondazione nel 1921, il PCI ha fatto molta strada nella lotta per i diritti umani e la democrazia, la giustizia e il socialismo.
Incoraggiati dalla prima rivoluzione proletaria di successo nella storia, in Russia nel 1917, i rivoluzionari italiani di mentalità progressista hanno avuto il coraggio si sfidare il sistema di sfruttamento di classe e hanno dato inizio alla lotta per il rinnovamento sociale e per l’Italia socialista.
Dopo aver superato numerose prove, il PCI ha conquistato la meritata autorità e il rispetto non solo in patria, ma anche nel resto del mondo. Per molti anni il Partito è stato vietato ed è stato costretto ad operare in clandestinità. E anche in tale situazione, i membri del Partito ha continuato una lotta attiva per la causa dei lavoratori, per il socialismo. Così, molti comunisti italiani hanno preso parte alla guerra civile del 1936-1939 in Spagna. Il PCI è stato uno degli organizzatori del Movimento della Resistenza italiana, e le sue formazioni partigiane (Brigate Garibaldi) ebbero un ruolo chiave nel lotta armata contro i fascisti, compresa l’insurrezione dell’aprile 1945. Nel 1944, nei territori liberati, il Partito è uscito dalla clandestinità e per molti anni si è assicurato lo status di più grande forza politica del Paese e d’Europa.
Oggi come in passato, i comunisti italiani sono all’avanguardia nella lotta per i diritti dei lavoratori, per il miglioramento della vita del popolo lavoratore d’Italia.
I nostri partiti sono tradizionalmente legati da solidi legami di amicizia, idee e aspirazioni comuni. Vi auguriamo una tenacia rivoluzionaria, determinazione e ottimismo nella vostra lotta!
G. A. Zjuganov
Presidente del Comitato Centrale
del Partito Comunista
della Federazione Russa

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Lavoro: Povero in Italia 1 lavoratore su 4

Lavoro: Povero in Italia 1 lavoratore su 4

Il Ministero del Lavoro è costretto ad ammetterlo: é il peggior boom di “contrattini” degli ultimi decenni.
In Italia (attualmente quarta in Europa per “lavoro povero”) questo ricatto occupazionale, riguarda 1 lavoratore su 4.
Dai trasporti alla logistica, dalla manifattura al tessile, dalla metalmeccanica alla ristorazione cresce esponenzialmente la curva di contratti a prestazione, a chiamata e di collaborazione.
L’Europa in più di 20 anni, ha rovinato una delle potenze produttive e di esportazione più all’avanguardia nel mondo.
L’Italia è stritolata dalla gabbia europea, che con i propri diktat impone la supremazia del mercato a scapito di tutti i cittadini delle fasce medio basse.
Dall’operaio al piccolo commerciante.
L’Italia è in vendita, e Draghi ne è il liquidatore!
-Fuori dall’EURO.
-Abolizione del Jobs Act.
-Reintroduzione dell’Art 18.
-Assorbimento di tutti i lavoratori precari della PA, a cominciare dal settore sanitario e scolastico.
-Piani straordinari per la piena occupazione, con 32 ore settimanali ad incremento salariale.
-Introduzione del salario minimo per mansione e categoria professionale.
-Diminuzione di orario per i lavori usuranti
-incremento degli ispettori e dei controlli a campione sui luoghi di lavoro, non preavvisati.

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Gli aumenti del 2021

Gli aumenti del 2021

Questi sono gli aumenti che ci sono stati nel 2021, sono percentuali al ribasso come voi tutti sapete, gli aumenti sono stati ben oltre queste cifre e stanno continuando ad aumentare.
ORA BASTA! Così non si può andare avanti.
Tutto questo grazie al Governo Draghi e all’Unione Europea.
I grandi successi del capitalismo.
Questa è la RIPRESA di cui parlano?

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Così non va!

Così non va!

Questo sistema non funziona!
Parlano parlano, ma non fanno pagare una lira di tasse ai super ricchi delle multinazionali e a noi ci triplica la bolletta.

Devono andare a casa tutti!

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Dichiarazione dell’Ufficio Politico del Partito Comunista

Dichiarazione dell’Ufficio Politico del Partito Comunista

Una forza politica ha ritirato il sostegno alla candidatura di Maddalena a presidente della Repubblica. Sotto accusa un post passato su fb in cui esprime posizioni antiabortiste.
È evidente che il PC non condivide questa posizione, così come ci sono altri temi, come il green Pass su cui c’è divergenza di vedute .
Maddalena non è un marxista, né tanto meno un comunista. È quindi normale che ci sia questa eterogeneità che comprende posizioni politiche diverse. Il punto fondamentale su cui ragionare è però che non stiamo proponendo un nuovo capo politico, né il leader di una coalizione o un programma di governo, bensì una figura di compromesso che sia rappresentativa di una serie di forze sociali e politiche (anch’esse non comuniste) che non si riconoscono nelle figure proposte dai partiti del pensiero unico. Se avessimo voluto una figura coerente al 100% con le nostre idee, avremmo candidato il nostro segretario generale Marco Rizzo.
Il valore della candidatura del professor Maddalena risiede quindi nella sua possibilità di interferire sulla contraddizione principale riguardante oggi il rischio dell’istituzionalizzazione del regime del capitalismo finanziario internazionale (Draghi), proponendo in alternativa non un rappresentante del capitalismo nazionale (come potrebbe essere Berlusconi) ma una personalità autonoma dai poteri forti dislocati a Washington e Bruxelles e capace quindi di garantire una reale neutralità nel ricoprire il ruolo di presidente della Repubblica.
Questa oggi è la contraddizione principale e in tal senso è giusto agire, anche con compromessi, per fare passi politici in avanti, per fare avere visibilità alle nostre idee. Questa è la politica.

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E QUANDO LA NAVE AFFONDA…

E QUANDO LA NAVE AFFONDA…

Tra “dati falsati” e “rivalutazione dei metodi di cura e prevenzione”, in queste ultime due settimane stiamo assistendo alla “fuga” di molteplici intellettuali, opinionisti e virologi dal piccolo schermo, sia per quando riguarda la presenza sotto i riflettori, sia per quanto riguarda le singole prese di posizione che li hanno accompagnati durante tutto il periodo pandemico.
Passo dopo passo il castello di carte, mediatico e non solo, che il governo del Banchiere Draghi ha messo in piedi per giustificare una gestione pandemica PENOSA, sta crollando.
La maschera cade.
E dietro di essa si intravede benissimo il fallimento di aver puntato tutto esclusivamente sul mezzo dei vaccini, quando la sanità pubblica nazionale è ridotta all’osso da anni.
Si intravede benissimo il tonfo della più grande bufala gestionale degli ultimi anni, ossia il GREEN-PASS che non solo ha fallito su tutti i fronti, ma che addirittura è riuscito ad incasinare ulteriormente la situazione, lasciandoci un’Italia piena di licenziamenti, sospensioni e ricatto occupazionale…ma allo stesso tempo SATURA DI CONTAGI.
Mentre la nave affonda, i topi sono i primi a scappare. Chi fin dall’inizio ha avuto una posizione decisa e concreta contro questa pagliacciata, sa che la storia gli darà ragione.
Noi Comunisti ne siamo sicuri.
Oggi, domani esattamente come ieri, COMBATTIAMO CONTRO CHI FA GLI INTERESSI DELLE MULTINAZIONALI SULLA PELLE DEI LAVORATORI.
Per una sanità veramente pubblica, efficiente, garantita e di prossimità.
Contro i brevetti e il profitto privato delle lobby e delle grandi case farmaceutiche occidentali!

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Marco Rizzo: “Maddalena è il nome giusto”

Marco Rizzo: “Maddalena è il nome giusto”

 

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Ricordando Renato Guttuso

Ricordando Renato Guttuso

Il 18 Gennaio di 35 anni fa moriva il grande pittore comunista, il siciliano Renato GUTTUSO.
Lo ricordiamo con una delle sue opere più iconiche, i funerali di Togliatti.

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COVID: I ricchi sono il doppio più ricchi…

COVID: I ricchi sono il doppio più ricchi…

…A noi nemmeno le briciole!

Come avevamo denunciato pochi giorni fa in un altro nostro post, adesso arriva la conferma anche dalla Oxfam. A causa del covid i 10 uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni a ritmi di 15.000€ al SECONDO!
Anche in Italia l’emergenza Covid ha portato con sé, insieme alla caduta in povertà assoluta di un ulteriore milione di persone, un allargamento del divario tra ricchi e poveri. Il 10% più ricco ha visto salire al 52,3%, la propria quota sulla ricchezza complessiva, mentre nelle mani della metà più povera della popolazione resta solo l’8,6%.
Anche prima dell’abbattersi della pandemia sul nostro Paese, però le disuguaglianze in Italia erano particolarmente radicate, contrassegnate da ampi squilibri nella distribuzione della ricchezza nazionale aumentati negli ultimi trent’anni grazie a governi compiacenti che hanno fatto di tutto per privilegiare multinazionali, grandi industriali, Confindustria e i grandi gruppi capitalistici internazionali.
Le disuguaglianze quindi si fanno sempre più marcate ogni giorno che passa e anche Oxfam adesso ne da conferma. I pochi ricchi al mondo diventano sempre più ricchi, mentre i poveri sono sempre di più e sono sempre più poveri, con l’ingresso di centinaia di migliaia di persone nella fascia dell’indigenza.
BISOGNA RIBALTARE TUTTO!

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Esplodono gli aumenti! Ma Stipendi e pensioni NO!

Esplodono gli aumenti! Ma Stipendi e pensioni NO!

Ancora altri rincari per le famiglie italiane che già sono martoriate a causa degli aumenti delle bollette di acqua luce e gas e a causa della mancanza di lavoro dovuta alle scelte contro i lavoratori del governo durante questa crisi pandemica ed economica.
Il prossimo salasso che gli italiani dovranno subire è l’aumento dell’inflazione che porterà nel 2022 ad un incremento della spesa annua per una famiglia di 1200€/1600€ (STIME AL RIBASSO) solamente per la spesa quotidiana.
Un aumento notevole rispetto al 2021 che graverà fortemente sulle tasche delle famiglie che già a stento riuscivano ad arrivare a fine mese.
Per far fronte agli aumenti, il 77% degli italiani è pronto ad una drastica riduzione dei consumi. Secondo l’Ufficio Studi Coop, tra promozioni, ricerca di punti vendita e canali più convenienti e abbattimento degli sprechi, molti italiani affronteranno il carovita tagliando sulla qualità e sulla quantità dei prodotti.
Gli italiani diventano sempre più poveri e sempre con maggiore difficoltà riescono ad arrivare a fine mese, la colpa è da attribuire a questo governo e a quelli che lo hanno preceduto negli ultimi 30 anni che si sono sempre disinteressati all’aumento degli stipendi in base al costo della vita. Infatti l’Italia è l’unico paese in Europa dove, dal 1990 ad oggi, gli stipendi invece di aumentare sono diminuiti del 3%.

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