Gli USA vogliono la terza guerra mondiale

Gli USA vogliono la terza guerra mondiale

Gli USA e la NATO non fermano la loro arroganza imperialista ai danni di tutti quei Paesi che non vogliono piegarsi al loro volere, facendo scoppiare un’altra crisi internazionale con la Russia con il rischio di una terza guerra mondiale.
Il Pentagono ha messo 8.500 soldati in stato di massima allerta per poterli schierare in Europa nel giro di poche ore “per scoraggiare un’ulteriore aggressione russa“.
Sabato Biden ha tenuto un “consiglio di guerra” a Camp David, parlando col segretario alla Difesa Austin e il capo degli Stati Maggiori Riuniti Milley, per discutere le opzioni militari preparate dal Comandante Nato Wolters. Secondo il New York Times l’ipotesi era inviare tra 1.000 e 5.000 soldati nei Paesi dell’Alleanza vicini all’Ucraina, ma “questo numero potrebbe facilmente essere moltiplicato per dieci”, arrivando a 50mila uomini.
L’ordine di partire non è ancora stato dato, così come l’obiettivo, ma il portavoce Kirby ha detto che si tratta di “reparti pronti a fornire capacità in vari settori, dal combattimento e la logistica, al supporto aereo e l’intelligence.
“Scoraggiare un’ulteriore aggressione russa“: Queste sono le parole che rimbalzano su tutti i giornali asserviti alla propaganda atlantista che cercano di spacciare agli occhi dei lettori che lo spostamento di truppe da parte degli USA e NATO, che stanno circondando tutto il confine con la Russia, sia solo di difesa e non di aggressione. La verità però è tutta l’opposto a quella che cercando di farci credere, si tratta dell’ennesimo atto volto a sottomettere un Paese che rifiuta di sottostare al modello americano.
Nelle ultime ore sembra ridimensionarsi l’aggressività USA, staremo a vedere.

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La pandemia si combatte con la sanità pubblica

La pandemia si combatte con la sanità pubblica

Nessuna risposta continua ad esserci dal governo sulla gestione della Sanità Pubblica nel nostro Paese, tutti troppo impegnati a parlare solo di chi salirà al colle, nel mentre le terapie intensive sono sempre al collasso.
Gli Ospedali ormai sono al collasso , il tasso di occupazione dei posti letto e nei reparti ordinari è sopra la soglia massima di sicurezza, il personale ospedaliero continua da ormai due anni a lavorare senza sosta, tutti i turni di riposo e ferie sono completamente allo sbando a causa della mancanza di personale ospedaliero.
L’esiguo “tesoretto” di assunzioni, tutte precarie, è completamente vanificato dall’assenza di oltre 20 mila sanitari contagiati e almeno altrettanti assenti perché sospesi senza stipendio per non aver assolto all’obbligo vaccinale. Con l’evidente paradosso che a lavorare va un numero crescente di personale positivo, complice l’autosorveglianza al posto della quarantena, mentre a casa senza stipendio rimangono Sanitari negativi e/o guariti e quindi, spesso, in possesso del super GP. Una follia, determinata da norme confuse e sbagliate.
Inoltre alle milioni di prestazioni ordinarie saltate nella prima ondata di COVID, e mai recuperate nonostante le pesanti elargizioni ai privati, si somma la completa inaccessibilità odierna delle strutture ospedaliere e ambulatoriali che vede ridotta dal 50 all’80% la chirurgia (anche oncologica) e tutte le prestazioni ordinarie.
In tutto questo il governo continua a non pensare ad un rafforzamento serio del Servizio Sanitario Nazionale, servono immediatamente massicci finanziamenti agli ospedali e per la medicina di prossimità, assunzioni e stabilizzazioni del personale sanitario e reinternalizzazione dei servizi in mano ai privati. Tutti questo è stato dimenticato di essere inserito nel PNRR che viene spacciato ogni giorno come “salvezza per il nostro Paese”.
La Sanità Pubblica deve essere gratuita e di qualità per tutti.
Dopo trent’anni di continui tagli deve essere rafforzata per poter uscire da questa crisi pandemica, non può essere relegata all’ultimo punto (per finanziamenti) del PNRR, favorendo quindi la sanità privata.

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Assegno unico: Il solito pacco

Assegno unico: Il solito pacco

L’introduzione dell’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE (chiamato così perché integra tutte le forme di sostegno riguardano le famiglie con figli a carico) è, di fatto, l’ennesima misura che penalizzerà, ancora una volta, le famiglie delle fasce di reddito più basse.
Il motivo è semplice: ne potranno usufruire tutti, ma proprio tutti! Anche coloro che non presentano ISEE e con redditi superiori ai 50.000 euro (questa l’unica differenza di fascia di reddito introdotta). In definitiva (anche se con importi diversi) si fa accedere allo stesso contributo sia il disoccupato sia il multimilionario che sicuramente non ha bisogno di tale “aiuto” per poter “campare’. L’aspetto economico no non è l’unica ingiustizia che provoca questa nuova “figura”. Infatti, dal punto di vista pratico scompariranno dalle “buste paga” le voci degli assegni familiari e similari perché sarà a carico del singolo soggetto la presentazione della domanda all’INPS (ente che gestirà i pagamenti). Il rischio (non tanto remoto), visto l’attuale momento di emergenza, è che si assista ad un enorme mole di pratiche che, probabilmente, l’ENTE non sarà in grado di gestire in tempi brevi, o che i soggetti non siano informati a doveri e non richiedano il sostegno.
Il ricco informato chiederà il sostegno, l’operaio si vedrà ridotta la busta paga senza sapere perché.
Di conseguenza potrebbero essere molti i soggetti che non si vedranno corrisposto le “cifre” che sono di vitale importanza per la propria sussistenza.
Quindi il giudizio sull'”assegno unico universale” non può essere che negativo perché distribuisce in modo antipopolare risorse e rende più difficile l’accesso e meno sicura la ricezione dell’aiuto economico.
BASTA GOVERNO DRAGHI!

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Ma quale governo dei “migliori”???

Ma quale governo dei “migliori”???

I nodi vengono al pettine e le persone si stanno accorgendo che il governo dei “migliori” in realtà è stato tra i peggiori governi della storia italiana.

Con il PD e Draghi i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono aumentati a dismisura.

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Paolo Maddalena: Buona la prima!

Paolo Maddalena: Buona la prima!

Quirinale. Un ottimo risultato di quello che abbiamo definito il “candidato della Costituzione” e per cui ci siamo spesi unitariamente:
PAOLO MADDALENA. Primo nella votazione odierna con 36 voti. In un momento in cui può scoppiare la guerra mondiale, in cui la finanza governa il nostro Paese, serve evitare in ogni modo che Draghi diventi Presidente della Repubblica. Con lui l’Italia diventerebbe definitivamente una provincia dell’impero.

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Un Banchiere Presidente della Repubblica?

Un Banchiere Presidente della Repubblica?

Mai, a 10 giorni dal voto del Presidente Della Repubblica, è successo che non venissero presentati nomi (oltre al nostro candidato Maddalena).
Se arriva Draghi alla presidenza della Repubblica, l’Italia verrà completamente commissariata.
Noi ci troveremmo in una Repubblica (di fatto) Presidenziale, senza averla mai votata.
Consigli di Magistratura, Forze Armate, Servizi, in mano al liquidatore del nostro Paese.
Mai nessuno prima d’ora, avrà esercitato un così forte potere sugli eventuali governi che verranno.
In un mondo in cui ormai, i Partiti praticamente NON ESISTONO, essendosi trasformati in semplici “comitati elettorali” l’unica alternativa è la costruzione di un grande e forte Partito Comunista.
L’unica vera arma in mano alle classi lavoratrici per organizzarsi e contrattaccare.
Ribadiamo la nostra indicazione per il voto del candidato MADDALENA.
L’unica reale alternativa a Draghi.

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Ora l’Unità per il Partito Comunista in Italia

Ora l’Unità per il Partito Comunista in Italia

Le parole del Segretario Generale del Partito Comunista Marco Rizzo al teatro Flavio in occasione dell’evento:
Ora l’Unità per il Partito Comunista in Italia.
Quasi 300 comunisti da tutta Italia di varie realtà comuniste e senza partito erano presenti al teatro e quasi 4000 persone hanno seguito la diretta dell’assemblea e hanno messo un mattoncino per iniziare un percorso che porti ad una VERA unità tra omogenei.
La strada è lunga, non è semplice ma noi ci siamo.

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Studenti caricati per aver ricordato Lorenzo

Studenti caricati per aver ricordato Lorenzo

Condividiamo questo post dalla pagina della Federazione Gioventù Comunista
“ROMA – STUDENTI CARICATI PER AVER RICORDATO LORENZO
Ieri sera a #Roma, mentre gli studenti di vari gruppi manifestavano per la morte di Lorenzo, giovane studente 18enne ucciso dallo sfruttamento in Alternanza Scuola lavoro, sono partite le cariche della polizia.
Ancora botte, ancora repressione, ancora sangue di noi studenti nelle strade.
Perché mantenere intatto il sistema di sfruttamento sulle nostre spalle, è la prerogativa di questo potere.
La nostra no.
La nostra é abbatterlo.
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO VA ABOLITA!”

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Udine – 18enne ucciso in alternanza scuola lavoro

Udine – 18enne ucciso in alternanza scuola lavoro

18 anni.
Ecco quanti ne aveva Lorenzo, ucciso da una trave in una ditta di costruzioni meccaniche: era al suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro.
L’alternanza scuola-lavoro è una pratica che puntualmente il nostro partito e la nostra giovanile hanno condannato.
Nella forma, nelle modalità, nello svolgimento, nel fine.
Si mettono i nostri figli nelle mani di aziende, ditte e multinazionali senza puntare realmente ad una formazione professionale efficiente capace di plasmare la mente e l’approccio verso il mondo del lavoro, ma il tutto si tramuta in una gara alla manodopera a basso costo.
Ragazzi e ragazzini che vengono di fatto fatti lavorare gratis, utilizzati per sostituire manodopera salariata costituendo un risparmio per le aziende e uno schiaffo in faccia a migliaia di giovani volenterosi che pensano che l’alternanza scuola lavoro, sia davvero l’occasione di approcciarsi al mondo del lavoro in maniera seria e formante.
Lorenzo non è l’unico.
Ce ne sono stati altri.
Altri ce ne saranno.
È questo il lascito di una società improntata sul risparmiare il più possibile sulla pelle degli altri, per guadagnare il più possibile con la propria.
È un mondo, che i nostri giovani non si meritano. È un mondo che i nostri figli non si meritano. È un sistema che noi insieme ai nostri figli DOBBIAMO ABBATTERE ed estirpare come una malattia.
Ci stringiamo al dolore della famiglia, dei compagni e degli amici di Lorenzo.
Ci stringiamo al dolore che morde il cuore di 4 generazioni diverse.

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