Un Banchiere Presidente della Repubblica?

Un Banchiere Presidente della Repubblica?

Mai, a 10 giorni dal voto del Presidente Della Repubblica, è successo che non venissero presentati nomi (oltre al nostro candidato Maddalena).
Se arriva Draghi alla presidenza della Repubblica, l’Italia verrà completamente commissariata.
Noi ci troveremmo in una Repubblica (di fatto) Presidenziale, senza averla mai votata.
Consigli di Magistratura, Forze Armate, Servizi, in mano al liquidatore del nostro Paese.
Mai nessuno prima d’ora, avrà esercitato un così forte potere sugli eventuali governi che verranno.
In un mondo in cui ormai, i Partiti praticamente NON ESISTONO, essendosi trasformati in semplici “comitati elettorali” l’unica alternativa è la costruzione di un grande e forte Partito Comunista.
L’unica vera arma in mano alle classi lavoratrici per organizzarsi e contrattaccare.
Ribadiamo la nostra indicazione per il voto del candidato MADDALENA.
L’unica reale alternativa a Draghi.

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Ora l’Unità per il Partito Comunista in Italia

Ora l’Unità per il Partito Comunista in Italia

Le parole del Segretario Generale del Partito Comunista Marco Rizzo al teatro Flavio in occasione dell’evento:
Ora l’Unità per il Partito Comunista in Italia.
Quasi 300 comunisti da tutta Italia di varie realtà comuniste e senza partito erano presenti al teatro e quasi 4000 persone hanno seguito la diretta dell’assemblea e hanno messo un mattoncino per iniziare un percorso che porti ad una VERA unità tra omogenei.
La strada è lunga, non è semplice ma noi ci siamo.

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Studenti caricati per aver ricordato Lorenzo

Studenti caricati per aver ricordato Lorenzo

Condividiamo questo post dalla pagina della Federazione Gioventù Comunista
“ROMA – STUDENTI CARICATI PER AVER RICORDATO LORENZO
Ieri sera a #Roma, mentre gli studenti di vari gruppi manifestavano per la morte di Lorenzo, giovane studente 18enne ucciso dallo sfruttamento in Alternanza Scuola lavoro, sono partite le cariche della polizia.
Ancora botte, ancora repressione, ancora sangue di noi studenti nelle strade.
Perché mantenere intatto il sistema di sfruttamento sulle nostre spalle, è la prerogativa di questo potere.
La nostra no.
La nostra é abbatterlo.
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO VA ABOLITA!”

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Udine – 18enne ucciso in alternanza scuola lavoro

Udine – 18enne ucciso in alternanza scuola lavoro

18 anni.
Ecco quanti ne aveva Lorenzo, ucciso da una trave in una ditta di costruzioni meccaniche: era al suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro.
L’alternanza scuola-lavoro è una pratica che puntualmente il nostro partito e la nostra giovanile hanno condannato.
Nella forma, nelle modalità, nello svolgimento, nel fine.
Si mettono i nostri figli nelle mani di aziende, ditte e multinazionali senza puntare realmente ad una formazione professionale efficiente capace di plasmare la mente e l’approccio verso il mondo del lavoro, ma il tutto si tramuta in una gara alla manodopera a basso costo.
Ragazzi e ragazzini che vengono di fatto fatti lavorare gratis, utilizzati per sostituire manodopera salariata costituendo un risparmio per le aziende e uno schiaffo in faccia a migliaia di giovani volenterosi che pensano che l’alternanza scuola lavoro, sia davvero l’occasione di approcciarsi al mondo del lavoro in maniera seria e formante.
Lorenzo non è l’unico.
Ce ne sono stati altri.
Altri ce ne saranno.
È questo il lascito di una società improntata sul risparmiare il più possibile sulla pelle degli altri, per guadagnare il più possibile con la propria.
È un mondo, che i nostri giovani non si meritano. È un mondo che i nostri figli non si meritano. È un sistema che noi insieme ai nostri figli DOBBIAMO ABBATTERE ed estirpare come una malattia.
Ci stringiamo al dolore della famiglia, dei compagni e degli amici di Lorenzo.
Ci stringiamo al dolore che morde il cuore di 4 generazioni diverse.

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Anniversario della nascita di Antonio Gramsci

Anniversario della nascita di Antonio Gramsci

22 gennaio anniversario della nascita di Antonio Gramsci. La sinistra italiana ha cercato di trasformarlo in un innocuo pensatore buono per tutte le stagioni. GRAMSCI era comunista, voleva la rivoluzione. Le sue idee, vivono nella lotta e nell’azione quotidiana del nostro partito.
W GRAMSCI
W IL PARTITO COMUNISTA

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101esimo dalla fondazione del Partito Comunista

101esimo dalla fondazione del Partito Comunista

A Roma presso la tomba di Gramsci, non a celebrare ma a ricordare gli insegnamenti del dirigente comunista che ancora dà la rotta per il cambiamento della società. Poi all’Idroscalo di Ostia per ricordare i 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, uomo con la connessione sentimentale col popolo.

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98mo Anniversario della morte di Lenin

98mo Anniversario della morte di Lenin

Il 21 Gennaio di 98 anni fa moriva LENIN, uno degli uomini più geniali del secolo scorso.
Guidò il popolo russo alla presa del potere aprendo una stagione di grandi conquiste per i lavoratori di tutto il mondo.
Nel solco tracciato dall’ottobre noi proseguiamo il nostro cammino.
“Colui che si accontenta di riconoscere la lotta delle classi non è ancora un marxista, e può darsi benissimo che egli non esca dai limiti del pensiero borghese e dalla politica borghese. Ridurre il marxismo alla dottrina della lotta delle classi, vuol dire mutilare il marxismo, deformarlo, ridurlo a ciò che la borghesia può accettare. Marxista è soltanto colui che estende il riconoscimento della lotta delle classi sino al riconoscimento della dittatura del proletariato.”
(Locandina realizzata da Bruno Pollacci ad acrilico acquerellato e pastello)

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Lettera del Partito Comunista della Federazione Russa

Lettera del Partito Comunista della Federazione Russa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
PARTITO COMUNISTA DELLA FEDERAZIONE RUSSA
Mosca, 18 gennaio 2022
Al Comitato Centrale
del Partito Comunista (Italia)
Cari Compagni!
A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa inviamo le nostre più sincere congratulazioni in occasione del 101esimo anniversario di fondazione del Partito Comunista Italiano, uno dei più antichi partiti comunisti del mondo.
Dalla sua fondazione nel 1921, il PCI ha fatto molta strada nella lotta per i diritti umani e la democrazia, la giustizia e il socialismo.
Incoraggiati dalla prima rivoluzione proletaria di successo nella storia, in Russia nel 1917, i rivoluzionari italiani di mentalità progressista hanno avuto il coraggio si sfidare il sistema di sfruttamento di classe e hanno dato inizio alla lotta per il rinnovamento sociale e per l’Italia socialista.
Dopo aver superato numerose prove, il PCI ha conquistato la meritata autorità e il rispetto non solo in patria, ma anche nel resto del mondo. Per molti anni il Partito è stato vietato ed è stato costretto ad operare in clandestinità. E anche in tale situazione, i membri del Partito ha continuato una lotta attiva per la causa dei lavoratori, per il socialismo. Così, molti comunisti italiani hanno preso parte alla guerra civile del 1936-1939 in Spagna. Il PCI è stato uno degli organizzatori del Movimento della Resistenza italiana, e le sue formazioni partigiane (Brigate Garibaldi) ebbero un ruolo chiave nel lotta armata contro i fascisti, compresa l’insurrezione dell’aprile 1945. Nel 1944, nei territori liberati, il Partito è uscito dalla clandestinità e per molti anni si è assicurato lo status di più grande forza politica del Paese e d’Europa.
Oggi come in passato, i comunisti italiani sono all’avanguardia nella lotta per i diritti dei lavoratori, per il miglioramento della vita del popolo lavoratore d’Italia.
I nostri partiti sono tradizionalmente legati da solidi legami di amicizia, idee e aspirazioni comuni. Vi auguriamo una tenacia rivoluzionaria, determinazione e ottimismo nella vostra lotta!
G. A. Zjuganov
Presidente del Comitato Centrale
del Partito Comunista
della Federazione Russa

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