GLI BASTANO 7 GIORNI PER GUADAGNARE QUANTO NOI IN UN ANNO!

GLI BASTANO 7 GIORNI PER GUADAGNARE QUANTO NOI IN UN ANNO!

Oggi 7 Gennaio, in Italia gli amministratori delegati delle grandi aziende quotate alla borsa di Milano hanno già guadagnato quanto un lavoratore che, nei casi migliori, riesce a portare a casa durante tutto l’anno, comprensivo di straordinari, tredicesime e quattordicesime (quando ci sono) circa 30.000 € (lordi). Per questi signori invece la media è più di 4.000 € al giorno!
In un mondo in cui l’1% della popolazione globale detiene la ricchezza di tutto il resto del mondo non serve andare troppo lontano con lo sguardo per rendersi conto di come il divario si fa sempre più ampio tra chi lavora, producendo la ricchezza e di chi né gode i benefici.

 

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EX ILVA: Incendio presso la portineria D

Proprio 2 giorni fa, dicevamo che non esistono stanziamenti o presunte bonifiche che tengano, finché il siderurgico #ILVA rimarrà in funzione.
Ieri, un enorme incendio é dilagato nei pressi della portineria D. a fronte della combustione di un nastro trasportatore PCA.
Una quotidianità, vissuta tra carbone e diossina. C’è ancora chi ha il coraggio di chiamarli incidenti?
O addirittura “transizione ecologica”?

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AMAZON DI DESE (VENEZIA): LASCIATI A CASA CON UN MESSAGGIO SU WHATSAPP!

AMAZON DI DESE (VENEZIA): LASCIATI A CASA CON UN MESSAGGIO SU WHATSAPP!

A Dese, gli stabilimenti Amazon ci sono solo da tre mesi, e i benefici di Amazon non tardano ad arrivare, infatti a 40 dei 60 lavoratori assunti a tempo determinato da due aziende di trasporto veronesi, gli è stato mandato un messaggio WhatsApp che gli dava il benservito con la speranza di richiamarli ad Aprile.
Questa è il capitalismo: alcuni la chiamano “flessibilità” ma in realtà è criminale sfruttamento dei lavoratori creato in trent’anni di progressiva e capillare distruzione di ogni diritto.
Come Partito Comunista siamo al fianco dei lavoratori licenziati e appoggeremo e sosterremo tutte le lotte, come sempre, per cambiare i rapporti di forza nella società e ribaltare tutto.

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EX ILVA: DECRETO MILLEPROROGHE

EX ILVA: DECRETO MILLEPROROGHE

Il 27 giugno 2012, all’ex Ilva di Taranto furono sequestrati gli impianti per “attività criminosa”.
Da quel giorno, i governi che nel tempo si sono succeduti hanno tirato fuori dal cappello ben 12 decreti salva-ILVA, con cui la produzione è andata avanti senza sosta.
Tra esuberi ed incidenti anche mortali, i lavoratori e cittadini hanno continuato ad ammalarsi e l’intero territorio Tarantino ha continuato ad essere messo sotto ricatto dal siderurgico più grande d’Europa.
Ora, parte dei soldi sequestrati alla famiglia #Riva, che dovevano servire esclusivamente per le bonifiche passano invece in mano ad #ACCIAIERIEITALIA.
Grazie al decreto #milleproroghe, l’ennesimo schiaffo di questo bel paese a tutta la popolazione Tarantina.
Non esistono stanziamenti o presunte bonifiche che tengano, finché il siderurgico dell’Ilva sarà in funzione.
Ben venga lo sciopero indetto per i lavoratori in AS, ma a Taranto vanno bloccate le portinerie una volta per tutte.
Socialismo o Barbarie.

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ASSANGE: 1000 GIORNI DI PRIGIONIA

ASSANGE: 1000 GIORNI DI PRIGIONIA

In questo Sistema se menti, ti arricchisci sulle spalle dei più deboli, dai il via alle guerre, decidi quali paesi possano prosperare e quali debbano soccombere ai potenti.
In queso il Sistema se dici la verità vieni incarcerato.
Ognuno di noi, deve a quest’uomo più di quanto possa immaginare.
Ora venissero a farci la morale quando si parla di “odio di classe”.

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QUARANTENA?   DAL 2022 NON È PIÙ CONSIDERATA MALATTIA PER I LAVORATORI

QUARANTENA? DAL 2022 NON È PIÙ CONSIDERATA MALATTIA PER I LAVORATORI

Attenzione: sebbene la quarantena verrà applicata meno frequentemente come è scritto nella circolare emanata il 30 dicembre, dal 2022 la quarantena e la permanenza domiciliare fiduciaria non sono più equiparabili alla malattia.
Il periodo di malattia è coperto dall’Inps e il governo non ha rifinanziato la misura.
In mancanza di rifinanziamento, la tutela è finita il primo gennaio e così sarà se non saranno impiegate altre risorse, come si può leggere dal «decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146».
La nuova norma stabilisce che l’equiparazione a malattia del periodo trascorso in quarantena in permanenza domiciliare o sorveglianza attiva, è riconosciuta fino al 31 dicembre 2021, solo a fronte di apposito stanziamento.
Lo diciamo dall’inizio. Dietro la scusa della tutela collettiva (largamente ignorata quando si trattava di garantire la SICUREZZA e i DPI nei luoghi di lavoro) si introducono meccanismi atti a disintegrare il già martoriato tessuto lavorativo italiano.
Com’era la storia che questo governo ci tiene a combattere per la tutela della nostra salute collettiva?
Approfittare della situazione pandemica per introdurre norme e ricatti coercitivi ai danni della classe lavoratrice, é un altro bel regalino voluto direttamente dall’UE.

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METASALUTE SULL’ORLO DEL FALLIMENTO

METASALUTE SULL’ORLO DEL FALLIMENTO

Una truffa durata 10 anni.

I Metalmeccanici rimangono senza sanità integrativa.
Il fondo sanitario dei metalmeccanici “Meta Salute” con cui vengono di fatto sottratti soldi ai lavoratori dagli aumenti salariali per destinarli a fondi privati gestiti dai consigli di amministrazione dei sindacati fim fiom uilm e associazioni industriali, è in fallimento.
Anche se l’assicurazione é obbligatoria e viene pagata dall’azienda, dal nuovo anno sono previsti tagli con annessi pagamenti per prestazioni.
UNA VERA E PROPRIA TASSA PER I LAVORATORI, nel tentativo di scongiurare la fine del famigerato fondo Metasalute.
Meno prestazioni, ma più quote da versare…
La sanità integrativa, complice anch’essa dello smantellamento nel tempo di una sanità pubblica efficiente, NON VA MAI PIÙ INSERITA IN UN QUALSIASI CCNL.
La sanità deve essere pubblica, efficiente e gratuita per TUTTI.

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