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Lev Ivanovič Jašin
22 ottobre 1929 – 20 marzo 1990
“Giocate a pallone, ma non per diventare professionisti, non per diventare ricchi, ma per fare dello sport.“
Soprannominato il “Ragno Nero”.
Un orgoglio dello sport sovietico e mondiale.
Il Partito Comunista ricorda questo campione, l’unico nel proprio ruolo a vincere il PALLONE D’ORO.
Considerato da molti come il portiere più forte della sua epoca e uno dei più forti della storia.
Troppo facilmente dimenticato per via della sua “provenienza”.
Figlio di operai, da ragazzo lavorò in fabbrica perché gli adulti erano tutti impegnati in guerra.
Medaglia d’oro ai giochi olimpici del 1956, 5 campionati sovietici, 3 coppe dell’URSS.
Percepì per tutta la carriera uno stipendio da lavoratore con la Dinamo, squadra con la quale giocò tutta la vita, mentre gli altri già cambiavano casacca.