LA FRANCIA SI RIBELLA Il popolo francese continua incessantemente a protestare contro l’innalzamento dell’età pensionabile voluto dal presidente Macron, ormai sono mesi che in tutte le piazze di tutta la Francia nascono manifestazioni spontanee o indette dai sindacati (che in Francia fanno il loro lavoro a differenza di quelli italiani). Durante il discorso di Macron trasmesso in televisione, come risposta sono stati organizzati in diverse città “Concerti di pentole”, il capo dello Stato aveva dato appuntamento ai francesi all’ora di cena per un solenne messaggio, poche ore dopo aver promulgato la controversa riforma delle pensioni., ma i sindacati l’hanno preceduto invitando ad accompagnare l’apparizione tv con raduni nelle piazze per fare “rumore” nelle strade, che si sono trasformati poi in cortei non autorizzati, ed infine sono sfociati in vere e proprie azioni di guerriglia urbana proseguite fino a notte inoltrata. La repressione poliziesca ha dato sfogo alle peggiori brutalità, dietro gli ordini dati dall’Eliseo, migliaia di manifestanti sono stati vittime di aggressioni da parte delle forze dell’ordine. Il popolo francese nonostante tutto non ferma le proprie proteste continuando a lottare per difendere i propri diritti. In Italia i nostri sindacati invece girano la testa dall’altra parte, così come i nostri politicanti che a parole dicono di stare dalla parte dei lavoratori e che si indignano a comando per ogni presunta repressione nelle “autocrazie”, oggi fanno finta di non vedere la repressione che avviene nella “democratica” Francia.


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LA FRANCIA SI RIBELLA

Il popolo francese continua incessantemente a protestare contro l’innalzamento dell’età pensionabile voluto dal presidente Macron, ormai sono mesi che in tutte le piazze di tutta la Francia nascono manifestazioni spontanee o indette dai sindacati (che in Francia fanno il loro lavoro a differenza di quelli italiani).
Durante il discorso di Macron trasmesso in televisione, come risposta sono stati organizzati in diverse città “Concerti di pentole”, il capo dello Stato aveva dato appuntamento ai francesi all’ora di cena per un solenne messaggio, poche ore dopo aver promulgato la controversa riforma delle pensioni., ma i sindacati l’hanno preceduto invitando ad accompagnare l’apparizione tv con raduni nelle piazze per fare “rumore” nelle strade, che si sono trasformati poi in cortei non autorizzati, ed infine sono sfociati in vere e proprie azioni di guerriglia urbana proseguite fino a notte inoltrata.

La repressione poliziesca ha dato sfogo alle peggiori brutalità, dietro gli ordini dati dall’Eliseo, migliaia di manifestanti sono stati vittime di aggressioni da parte delle forze dell’ordine.
Il popolo francese nonostante tutto non ferma le proprie proteste continuando a lottare per difendere i propri diritti.

In Italia i nostri sindacati invece girano la testa dall’altra parte, così come i nostri politicanti che a parole dicono di stare dalla parte dei lavoratori e che si indignano a comando per ogni presunta repressione nelle “autocrazie”, oggi fanno finta di non vedere la repressione che avviene nella “democratica” Francia.

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