Tregua in Palestina: Il 4° Podcast del Partito Comunista

Tregua in Palestina: Il 4° Podcast del Partito Comunista

Presentiamo il nuovo episodio del Podcast del Partito Comunista, questa è una puntata speciale dedicata all’accordo per Tregua in Palestina.

Al podcast partecipano il Responsabile dell’Organizzazione Nazionale Matteo Di Cocco ed il Segretario Generale Alberto Lombardo.

Ascolta il podcast su Youtube cliccando qui
https://youtu.be/yQSmYnMwCOo

🎧 Per tutte le altre piattaforme ascoltate il podcast qui:
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Roma 19 Gennaio ore 15,30 – Evento sulla Resistenza

Roma 19 Gennaio ore 15,30 – Evento sulla Resistenza

🎉 80 Anni di Resistenza!
Dalla Fondazione del Partito Comunista alla Resistenza di ieri e di oggi
📅 Evento speciale: 19 gennaio, dalle ore 15:30
📍 Scout Center, Largo dello Scautismo 1, Roma
Un omaggio alla Resistenza in tutte le sue forme:
🇮🇹 La lotta dei Partigiani Italiani
✊ L’eroismo dell’Armata Rossa contro il nazifascismo
🇵🇸 La Resistenza del Popolo Palestinese, che continua ancora oggi
🔴 I lavoratori italiani che ogni giorno lottano per difendere i loro diritti
🕊️ 80 anni di impegno per la Pace e la Libertà di tutti i popoli
Programma dell’evento:
🎙️ Introduzione:
Matteo Di Cocco, Responsabile Organizzazione del Partito Comunista
📚 Interventi:
– Davide Conti
Storico e autore di “Roma in armi. La Resistenza nella capitale 1943-1944”
– Roman Froz
Ballerino e autore di “Il Partigiano della Breakdance”
🔴 Conclusioni:
Alberto Lombardo, Segretario Generale del Partito Comunista
Scopri gli ospiti:
🔍 Davide Conti
Storico e curatore dell’Archivio storico del Senato, esperto di Resistenza romana. Le sue ricerche hanno contribuito al riconoscimento della Medaglia d’Oro alla città di Roma nel 2018.
📘 Roman Froz
Pioniere della breakdance in Italia. Nel suo libro “Il Partigiano della Breakdance”, intreccia la sua passione per la danza con le memorie del nonno, soldato dell’Armata Rossa, ispirandolo a combattere per la libertà.
Per un futuro di Pace e Libertà!

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A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista (Italia) esprimo …

A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista (Italia) esprimo …


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A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista (Italia) esprimo i sensi della solidarietà del nostro partito al popolo cinese per il recente disastro avvenuto nello Xizang.

Sappiamo che il Partito Comunista di Cina e il Governo sono strenuamente e con successo impegnati per alleviare i disagi e le sofferenze delle popolazioni colpite.

Anche in queste dolorose circostanze si misura l’enorme distanza tra un paese socialista e paesi a guida capitalistica come il nostro o gli Stati Uniti.

Il Segretario Generale
Alberto Lombardo

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80 Anni di Resistenza! Dalla Fondazione del Partito Comunista alla Resistenza di ieri e di oggi

80 Anni di Resistenza! Dalla Fondazione del Partito Comunista alla Resistenza di ieri e di oggi

📅 Evento Speciale

Data: 19 gennaio, a partire dalle 15:30

Luogo: Scout Center, Largo dello Scautismo 1, Roma

Celebriamo la Resistenza

  • 🇮🇹 Quella dei Partigiani Italiani
  • ✊ Quella dell’Armata Rossa contro il nazifascismo
  • 🇵🇸 Quella del Popolo Palestinese, che continua ancora oggi

🕊️ 80 anni di Resistenza per la Pace e la Libertà di tutti i popoli.

Programma dell’Evento

🎙️ Introduce:

Matteo Di Cocco, Responsabile Organizzazione del Partito Comunista

📚 Interventi:

  • Davide Conti: Storico e autore del libro “Roma in armi. La Resistenza nella capitale 1943-1944”
  • Roman Froz: Ballerino e autore del libro “Il Partigiano della Breakdance”

🔴 Conclude:

Alberto Lombardo, Segretario Generale del Partito Comunista

Scopri gli Ospiti

🔍 Davide Conti

Storico e curatore per l’Archivio storico del Senato dei fondi documentali di partigiani come Rosario Bentivegna e Carla Capponi. Le sue ricerche sulla Resistenza romana hanno portato al conferimento della Medaglia d’Oro a Roma nel 2018.

📘 Roman Froz

Ballerino professionista di breakdance, pioniere di questa disciplina in Italia. Nel libro “Il Partigiano della Breakdance”, racconta la sua storia e quella del nonno, soldato nell’Armata Rossa, che lo ha ispirato nella lotta per la libertà.

 

 

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NASCE IL PODCAST DEL PARTITO COMUNISTA!

NASCE IL PODCAST DEL PARTITO COMUNISTA!


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NASCE IL PODCAST DEL PARTITO COMUNISTA!

Con la puntata numero 0, in diretta dalla Festa do Avante a Lisbona, organizzata dal Partito Comunista Portoghese, diamo il via alla nuova iniziativa del Partiti Comunista che da oggi, da vita al proprio podcast. Un nuovo strumento che permetterà in maniera agile di permettere, non solo a tutti i militanti e sostenitori del Partito Comunista di seguire in maniera ancora più approfondita le nostre idee ed iniziative, ma anche per tutti i curiosi che vogliono conoscere ed avvicinarsi alla nostra politica.

In questa prima puntata, che abbiamo deciso di battezzare come “ Puntata 0 “ il responsabile dell’Organizzazione Matteo Di Cocco ed il Segretario Generale, Alberto Lombardo, raccontano le sensazioni e gli avvenimenti della prima giornata della Festa do Avante , poco prima della partenza del Segretario Generale per il ciclo di conferenze a cui è stato invitato in Cina.

Qui i link per l’ascolto: Podcast Partito Comunista

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CONTINUA LA SCENEGGIATA FRANCESE

CONTINUA LA SCENEGGIATA FRANCESE


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CONTINUA LA SCENEGGIATA FRANCESE
Il Punto del Segretario Generale Alberto Lombardo

Oggi assistiamo a un’ulteriore sceneggiata andata in onda a reti unificate planetarie. Terreno dell’epico ed epocale scontro di civiltà, la parata inaugurale delle Olimpiadi.

Scandalo! Gli atleti russi gareggiavano anonimamente, mentre gli atleti israeliani sventolavano la loro bandiera sotto la quale si sta massacrando il popolo palestinese? La Ville Lumière svuotata dai suoi cittadini e piegata all’autocelebrazione di un Roi Soleil da operetta? I marchi delle peggiori multinazionali sponsor in bellavista? Ma no! Tutti concentrati a guardare il dito anziché la luna. Quale migliore occasione per parlare del nulla, per polemizzare su futilità che ai cittadini di tutto il mondo non portano alcun beneficio. Ottima occasione per rinverdire il teatrino destra/sinistra, che impone di schierarsi.
“Sei a favore dei drag queen? Allora sei contro le radici dell’Europa che sono, come tutti sanno, cristiane!” Peccato che le radici dell’Europa – se questa enorme impostura storica possa significare qualcosa – siano la filosofia greca (che poi transitò nel pensiero cristiano, grazie agli Arabi che ci fecero reimportare i grandi classici dopo che i primi cristiani avevano distrutto le biblioteche) e il diritto romano, fondamento dell’equilibrio moderno tra cittadino e Stato.

“Sei contro i drag queen? «Ah, l’estrema destra, sempre più in sintonia con il Medioevo!», (Ersilia Soudais, deputata della sinistra radicale). «… la migliore risposta all’ascesa dei fascismi» (l’ecologista Sandrine Rousseau, partito che ha votato la von der Leyen), «l’orgoglio della Francia quando sa parlare al mondo» (Manuel Bompard, coordinatore del gruppo operativo nazionale di La France Insoumise). La cosiddetta sinistra in Francia non si smentisce dopo l’indegna figura che ha fatto, colpevole di aver rimesso in sella il guerrafondaio, filo NATO, sionista Macron.

Sul buon gusto della rappresentazione non ci soffermiamo. De gustibus non est disputandum. La Parigi del Moulin Rouge, dell’Orfeo all’Inferno di Offenbach, ci ha dato esempi nel passato di ben altri esempi di trasgressione ed inclusività universale, che non una dozzina di brutture sul tavolo.
Parodie, ispirazioni, caricature del dipinto murale leonardiano ne abbiamo viste tante. La più riuscita è quella in prima pagina del manifesto del 28 luglio, che cita “l’affresco leopardiano”, un refuso evidente per “leopardato”, data l’atmosfera sulla Senna.

Diremmo che ci sono ben altri scandali che si dovrebbero stigmatizzare.
Da nipoti della Rivoluzione Francese, le più insopportabile sono la riduzione a scena di cinema splatter di una delle pagine più importanti della storia, non solo francese, e la riduzione a mascotte disneyana del berretto frigio, il copricapo simbolo distintivo degli insorti del 1789 e adottato poi dai sostenitori della Repubblica, indossato da la Marianne, nel dipinto di Eugène Delacroix “La libertà che guida il popolo”.

Ecco, se avessimo voglia di lasciarci trascinare in questa indegna gazzarra sul nulla, se la borghesia francese avesse ancora un barlume di dignità e di attaccamento alle proprie “radici”, forse ci sarebbe stato qualcos’altro su cui polemizzare.

Ma oggi il dibattito in Francia e in Occidente è: stai con Macron o con Le Pen?
Valse triste, sulla tolda di un transatlantico alla deriva: l’Unione Europea.

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Le condoglianze del Partito Comunista per la scomparasa del Compagno Nguyen Phu Trong, Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam

Le condoglianze del Partito Comunista per la scomparasa del Compagno Nguyen Phu Trong, Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam

Il Segretario Generale, Alberto Lombardo, interpretando il sincero sentimento del Comitato Centrale e di tutto il Partito Comunista, esprime le più sentite condoglianze ai compagni del Partito Comunista del Vietnam per la scomparsa del Segretario Generale Nguyen Phu Trong, che ha dedicato tutta la sua vita alla costruzione di un mondo di Pace, Giustizia e Socialismo.

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Il Comitato Centrale esprime la propria solidarietà con la resistenza del popolo palestinese

Il Comitato Centrale esprime la propria solidarietà con la resistenza del popolo palestinese

Il CC riunito a Roma il 6 luglio esprime la propria solidarietà con la resistenza del popolo palestinese che soffre per un’occupazione coloniale fin dal 1948, occupazione che si aggrava di giorno in giorno a causa della politica sionista sostenuta dell’imperialismo a guida USA.
Condanna il genocidio programmato in corso a Gaza. Condanna la velenosa propaganda sionista che imperversa nel nostro Paese e il doppiopesismo dei governi che si sono succeduti negli anni. Condanna la falsa opposizione di quei gruppi politici grandi e piccoli che non si smarcano da una posizione “mediana” tra carnefici e vittime.
Il Partito Comunista starà sempre a fianco dei popoli oppressi.


El CC reunido en Roma el 6 de julio expresa su solidaridad con la resistencia del pueblo palestino que sufre una ocupación colonial desde 1948, ocupación que se agrava día a día debido a la política sionista apoyada por el imperialismo dirigido por Estados Unidos.
Condena el genocidio planificado en Gaza. Condena la venenosa propaganda sionista que hace estragos en nuestro país y el doble rasero de los sucesivos gobiernos a lo largo de los años. Condena la falsa oposición de aquellos grupos políticos grandes y pequeños que no se distancian de una posición “intermedia” entre verdugos y víctimas.
El Partido Comunista siempre estará al lado de los pueblos oprimidos.


The CC meeting in Rome on 6 July expresses its solidarity with the resistance of the Palestinian people who have been suffering under a colonial occupation since 1948, an occupation that is worsening day by day due to the Zionist policy supported by US-led imperialism.
It condemns the ongoing planned genocide in Gaza. It condemns the poisonous Zionist propaganda raging in our country and the double standards of successive governments over the years. It condemns the false opposition of those political groups large and small that do not distance themselves from a ‘middle’ position between executioners and victims.
The Communist Party will always stand by the oppressed peoples.

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Dispositivo approvato dal Comitato Centrale il 6 luglio 2024

Dispositivo approvato dal Comitato Centrale il 6 luglio 2024


da Partito Comunista https://ift.tt/lC04WEi

Dispositivo approvato dal Comitato Centrale il 6 luglio 2024

In seguito alla Relazione del SG, alla discussione degli aventi diritto in presenza e in remoto dei membri del CC, il CC

preso atto degli articoli dello Statuto,

– della delibera dell’ultima sessione del Comitato Centrale del 21 gennaio:
“ … l’adesione [a DSP] aggiuntiva è autorizzata per il 2024 e non necessita di alcuna modifica statutaria. Come per altre organizzazioni, quali sindacati e movimenti di massa, statutariamente per aderire basta il deliberato del CC.”

•⁠ ⁠che l’evoluzione di DSP va ora in direzione di una organizzazione politica strutturata,

delibera che

1.⁠ ⁠Gli iscritti militanti al Partito Comunista non possono essere iscritti contemporaneamente a DSP e assumere ruoli pubblici preminenti in DSP.

2.⁠ ⁠Si istituisce un periodo transitorio fino a fine anno, mantenendo quanto deliberato il 21 gennaio, per garantire ai compagni che avessero impegni rilevanti in DSP, di poter mantenere fede ad essi.
3.⁠ ⁠Si auspica che: La collaborazione politica con DSP continui e si invitano i compagni sul territorio a mantenere i migliori rapporti con quella organizzazione – che però ora è da considerare distinta rispetto al nostro Partito – promuovendo sul territorio iniziative unitarie in modo da assicurare la più fruttuosa e fraterna collaborazione tra i due partiti.

Si prende atto delle dimissioni da presidente onorario del compagno Marco Rizzo.

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Viene convocata l’Assemblea Generale degli iscritti del Partito Comunista

Viene convocata l’Assemblea Generale degli iscritti del Partito Comunista


da Partito Comunista https://ift.tt/8wVzrCt

Viene convocata l’Assemblea Generale degli iscritti del Partito Comunista per il giorno 14 Luglio alle ore 9.30 in modalità online. Il Segretario Generale Alberto Lombardo presenterà la propria relazione sullo stato della politica internazionale e nazionale oltre che sui rapporti tra il Partito Comunista e Democrazia Sovrana Popolare. La relazione del Segretario Generale sarà trasmessa sui canali online del Partito Comunista.

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LA SITUAZIONE POLITICA NAZIONALE DOPO LE ELEZIONI EUROPEE

LA SITUAZIONE POLITICA NAZIONALE DOPO LE ELEZIONI EUROPEE

Il risultato delle elezioni politiche europee nel Continente ci impone di fare delle riflessioni.

In Germania e in Francia, ma anche in Belgio, si è avuto un terremoto politico. I partiti, ma più ancora i singoli personaggi, che hanno incarnato le politiche più belliciste sono stati sconfessati dai propri elettori. In Francia Macron è stato costretto a indire nuove elezioni e si profila la vittoria della formazione della Le Pen. In Germania il partito di Scholtz esce terzo, dietro il partito di estrema destra AfD. Buone notizie dalla Repubblica Ceca, dove la coalizione guidata dai comunisti ha conquistato due seggi, dal Belgio, dove il Partito del Lavoro raddoppia i seggi, e dalla Slovacchia, che conferma i 6 seggi di Smer del premier Fico, pur se superato in percentuale dal partito filoeuropeista. Battuta d’arresto invece anche per il sovranista conservatore ungherese Orban. Vittoria degli europeisti in Polonia.

In assoluto possiamo dire che la situazione è complessa.
È senz’altro vero che oggi il tema prevalente dev’essere l’opposizione alla guerra e il fatto che avanzino partiti cosiddetti “antisistema” può ostacolare la progressione bellicista. Tuttavia, farsi delle illusioni su alcuni di questi partiti può esser pericoloso. Abbiamo visto in Italia partiti che, fino a quando erano all’opposizione, manifestavano contrarietà all’invio delle armi, ma appena andati al governo hanno cambiato improvvisamente casacca. Nessuno può garantire che questi partiti dell’ultradestra europea non facciano la stessa cosa. La posizione per esempio del partito di destra francese non è così chiara: si dichiara per l’uscita dalla NATO e dall’UE, ma poi si distingue per anti-islamismo e filo-sionismo (nonostante alcune venature antisioniste) che la colloca nuovamente dentro l’alveo atlantista. Ancora peggio l’AfD tedesca, dichiaratamente filo NATO e filosionista. Insomma, possiamo dire che queste formazioni rappresentano frange insoddisfatte e addirittura allarmate per le vicende europee interne all’Unione e relative alla guerra in Ucraina, non hanno voglia di fare ulteriormente pagare i costi alla propria classe di riferimento, che è la media borghesia nazionale, ma non costituiscono alcuna sponda possibile per una qualunque intesa sul piano politico. Per esempio, in Ungheria il Partito del Lavoro, col quale abbiamo rapporti fraterni, sebbene sul piano internazionale saluti con soddisfazione alcune – e non certo tutte – le posizioni prese da Orban in merito all’opposizione non tanto alla guerra, quanto al coinvolgimento del suo Paese, così come le aperture ai commerci con la Cina, d’altro lato nessuna alleanza viene prefigurata. È evidente che sono gli interessi materiali ondivaghi della borghesia ungherese che guidano la politica di Orban, probabilmente come di tutte le formazioni della destra europea, e non una stabile posizione di opposizione alla politica bellicista.

Venendo all’Italia, ci sembra il peggior risultato europeo.
L’astensione è ai massimi e non è un buon segnale, in quanto testimonia che l’oppostone alle politiche antipopolari e guerrafondaie non trova alcuna sponda in cui credere. A parte le diatribe interne alle due destre italiane, il M5S paga il fatto che è venuto meno l’effetto elettorale dei sussidi che aveva dato nel sud la spinta ancora alle ultime nazionali, mentre nel resto del paese la politica ondivaga non trova sostegno. Gli altri partiti al centro fanno il loro dovere di disperdere i voti senza interferire con le decisioni centrali. Quanto a Verdi+Sinistra, il risultato testimonia che uno dei partiti più eterogenei in cui gli eletti non si saprà dove andranno a collocarsi, che vede al proprio interno bellicisti di prima categoria come i Verdi e pacifinti filo NATO, svolge la sua funzione di “respingenti a sinistra” del PD, che continueranno a essere utili a dirottare i sentimenti antiguerra. La parabola di Santoro si è chiusa come prevedibile, avendo svolto la sua funzione divisiva che ora potrà essere assunta a pieno titolo da Verdi & Co.

La vicenda di DSP va commentata con attenzione. A questa formazione il nostro Partito ha dato tutto l’appoggio incondizionato, non risparmiandosi nella raccolta delle firme, della disponibilità delle candidature e della campagna elettorale nell’unica circoscrizione dove ha potuto presentare la lista. Ribadiamo che era l’unica formazione avente un programma coerentemente contro la NATO, la UE e la dittatura imperialista a guida USA. Non è il tempo qui di recriminare per il risultato elettorale .
L’oscuramento mediatico l’avevamo messo nel conto, anche l’effetto del “voto utile” (in quanto la lista si presentava solo in una Circoscrizione) ha avuto il suo prevedibile peso.
È ora necessario capire come ripartire, su quali basi, prospettive, alleanze – se del caso – e tempi di maturazione.
A breve verrà convocato il Comitato Centrale del Partito Comunista

Il Segretario Generale

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