GUERRA, STRAGI, CARESTIA, PESTILENZA È difficile vedere una contesa in cui hanno tutti torto. Il 19 maggio 2020 il governo Conte II – 5 Stelle + PD – approva un decreto che è stato definito criminogeno. La quantità di truffe che si potevano infilare con una girandola di crediti era stata subito sottolineata. Ha fatto risalire il PIL, già depresso dalla pandemia, grazie a un assalto alla diligenza di chi è riuscito a saltar su. Sopravvalutazione dei costi e sperperi enormi. Molti però sono rimasti in mezzo al guado: impegni presi e lavori bloccati a causa di ditte inadempienti in parte per l’esplosione dei costi e in parte per un sovraffollamento di impegni. Ora siamo davanti a un’esplosione dell’impegno pubblico (110 miliardi!) e una ridda di redditi incagliati. Il governo Meloni non trova di meglio che gettare benzina sul fuoco. Blocco di tutte le cessioni e gli sconti in fattura per tutte le tipologie di bonus edilizi: superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, facciate, sismabonus, barriere architettoniche, prime cessioni di tutti i bonus energia, dei crediti per la ristorazione, di quelli legati alla super Ace, dei bonus per le imprese turistiche e per le agenzie di viaggio. Salta anche la cessione dei crediti nelle norme sull’efficientamento energetico degli immobili e divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare crediti di imposta scaturiti dalle opzioni di cessione. Alla faccia della transizione ecologica. Restano solo le detrazioni, a cui potranno accedere solo coloro che hanno un reddito elevato. Come avevamo detto fin dalla sua costituzione, questo Governo è stato chiamato ad eseguire la sepoltura del cadavere dell’economia italiana avviata dai governi Conte e Draghi.


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GUERRA, STRAGI, CARESTIA, PESTILENZA

È difficile vedere una contesa in cui hanno tutti torto.
Il 19 maggio 2020 il governo Conte II – 5 Stelle + PD – approva un decreto che è stato definito criminogeno. La quantità di truffe che si potevano infilare con una girandola di crediti era stata subito sottolineata. Ha fatto risalire il PIL, già depresso dalla pandemia, grazie a un assalto alla diligenza di chi è riuscito a saltar su. Sopravvalutazione dei costi e sperperi enormi. Molti però sono rimasti in mezzo al guado: impegni presi e lavori bloccati a causa di ditte inadempienti in parte per l’esplosione dei costi e in parte per un sovraffollamento di impegni.
Ora siamo davanti a un’esplosione dell’impegno pubblico (110 miliardi!) e una ridda di redditi incagliati.

Il governo Meloni non trova di meglio che gettare benzina sul fuoco.
Blocco di tutte le cessioni e gli sconti in fattura per tutte le tipologie di bonus edilizi: superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, facciate, sismabonus, barriere architettoniche, prime cessioni di tutti i bonus energia, dei crediti per la ristorazione, di quelli legati alla super Ace, dei bonus per le imprese turistiche e per le agenzie di viaggio. Salta anche la cessione dei crediti nelle norme sull’efficientamento energetico degli immobili e divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare crediti di imposta scaturiti dalle opzioni di cessione. Alla faccia della transizione ecologica.
Restano solo le detrazioni, a cui potranno accedere solo coloro che hanno un reddito elevato.
Come avevamo detto fin dalla sua costituzione, questo Governo è stato chiamato ad eseguire la sepoltura del cadavere dell’economia italiana avviata dai governi Conte e Draghi.

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