BASTA PROPAGANDA MOBILITIAMOCI Armi sempre più letali e capaci di colpire in profondità la Russia, ossia di accendere la miccia della Terza Guerra Mondiale. Minacce degli USA alla Cina, chiamando allo scontro entro il 2024/25. Israele conduce la sua guerra parallela: prima scatena l’inferno dentro il campo profughi di Jenin e poi attacca importanti istallazioni sul territorio iraniano. Provocazioni alla Serbia per costringerla ad aderire all’asse del “bene”. Nel frattempo l’Italia regala altre 5 motovedette al governo fantoccio di Tripoli responsabile dei traffici di petrolio e di esseri umani. La Francia in rivolta contro la riforma delle pensioni che le porterebbero alla bella cifra di 64 anni (da noi sono 67). Da noi il carovita ha già tagliato il 7,6% dei salari senza che nessun recupero sia alle viste. Già i salari italiani sono gli unici in tutta Europa che non crescono da vent’anni. Gli infortuni sul lavoro ritornano ai livelli precovid (1.100 l’anno scorso secondo l’INAIL, addirittura 1.499 secondo altre fonti), ossia nulla si è fatto veramente a proposito questo gravissimo fenomeno. Il Governo Meloni fa la faccia feroce agli indigenti che non trovano lavoro, spacca l’Italia con l’“autonomia differenziata”, completando l’opera iniziata dal PD, con una riforma che garantirà solo le privatizzazioni al nord e al sud, mentre ai cittadini resteranno solo i Lep (Livelli essenziali di prestazione), dove “essenziali” è tutto da vedere cosa ci concederanno. Il popolo italiano vede nero il suo futuro, è contrario alla guerra, alle sanzioni, alla politica atlantista ed “europeista” che in realtà sta desertificando l’Europa. Di cosa si occupa il Parlamento italiano, per una volta a banchi quasi al completo? Di cose irrilevanti. Litigano animatamente su argomenti che coinvolgono solo loro per continuare a far credere che siano diversi, ma invece sono sempre le due facce della stessa medaglia. E l’informazione? E l’intrattenimento? Ormai è tutta propaganda. Anche il Festival di San Remo viene arruolato alla guerra. Non sanno più cosa inventare per tenere il popolo italiano narcotizzato. È il momento di svegliarsi, di dire no. Il popolo italiano come il popolo francese. L’Italia che lavora alzi la testa. L’11 febbraio scendiamo in piazza contro la guerra e contro questa becera propaganda di regime. Anche nella tua regione puoi andare davanti le sedi della RAI a protestare. Iniziamo da qui.


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BASTA PROPAGANDA
MOBILITIAMOCI

Armi sempre più letali e capaci di colpire in profondità la Russia, ossia di accendere la miccia della Terza Guerra Mondiale. Minacce degli USA alla Cina, chiamando allo scontro entro il 2024/25. Israele conduce la sua guerra parallela: prima scatena l’inferno dentro il campo profughi di Jenin e poi attacca importanti istallazioni sul territorio iraniano. Provocazioni alla Serbia per costringerla ad aderire all’asse del “bene”. Nel frattempo l’Italia regala altre 5 motovedette al governo fantoccio di Tripoli responsabile dei traffici di petrolio e di esseri umani.
La Francia in rivolta contro la riforma delle pensioni che le porterebbero alla bella cifra di 64 anni (da noi sono 67). Da noi il carovita ha già tagliato il 7,6% dei salari senza che nessun recupero sia alle viste. Già i salari italiani sono gli unici in tutta Europa che non crescono da vent’anni. Gli infortuni sul lavoro ritornano ai livelli precovid (1.100 l’anno scorso secondo l’INAIL, addirittura 1.499 secondo altre fonti), ossia nulla si è fatto veramente a proposito questo gravissimo fenomeno.
Il Governo Meloni fa la faccia feroce agli indigenti che non trovano lavoro, spacca l’Italia con l’“autonomia differenziata”, completando l’opera iniziata dal PD, con una riforma che garantirà solo le privatizzazioni al nord e al sud, mentre ai cittadini resteranno solo i Lep (Livelli essenziali di prestazione), dove “essenziali” è tutto da vedere cosa ci concederanno.
Il popolo italiano vede nero il suo futuro, è contrario alla guerra, alle sanzioni, alla politica atlantista ed “europeista” che in realtà sta desertificando l’Europa.
Di cosa si occupa il Parlamento italiano, per una volta a banchi quasi al completo? Di cose irrilevanti. Litigano animatamente su argomenti che coinvolgono solo loro per continuare a far credere che siano diversi, ma invece sono sempre le due facce della stessa medaglia.
E l’informazione? E l’intrattenimento? Ormai è tutta propaganda. Anche il Festival di San Remo viene arruolato alla guerra. Non sanno più cosa inventare per tenere il popolo italiano narcotizzato.
È il momento di svegliarsi, di dire no. Il popolo italiano come il popolo francese. L’Italia che lavora alzi la testa.
L’11 febbraio scendiamo in piazza contro la guerra e contro questa becera propaganda di regime. Anche nella tua regione puoi andare davanti le sedi della RAI a protestare. Iniziamo da qui.

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