Si chiude oggi, con una pagina vergognosa, la storia gloriosa della FIOM. Con un atto dispotico, arrogante ed inaccettabile da ogni punto di vista la Segreteria nazionale della FIOM ha licenziato il compagno Sergio Bellavita, autorevole dirigente del movimento operaio italiano che sta conducendo una forte e coerente battaglia di opposizione alla FIOM e alla CGIL. Evidentemente gli viene imputato (da parte di un gruppo screditato di sindacalisti che non servono piu’ ai lavoratori ma solo a se stessi) l’essere stato e continuare ad essere a fianco delle lotte più significative e dei conflitti ai più alti livelli espressi in questi anni dagli operai metalmeccanici.
Diventa oggi assolutamente incompatibile per i comunisti la militanza in un’organizzazione che fa accordi con Marchionne e con gli altri sindacati concertativi e caccia i dirigenti operai. Ogni altro atto di semplice e ipocrita solidarietà appare oggi non solo insufficiente, ma assolutamente deletereo. Si tratta infatti di avviare da subito e finalmente la costruzione del Sindacato di Classe in Italia, ribadendo il no assoluto all’accordo del 10 Gennaio ed alle piattaforme subalterne e catastrofiche portate avanti dai sindacati concertativi e filo-padronali.