Si è costituito a Verona il comitato “Giuristi Democratici per la difesa della Costituzione”.
Se non ora…dopo lo strappo operato ieri con il varo della nuova legge elettorale votata a colpi di fiducia violando il dettato costituzionale, che segue l’altrettanto incostituzionale riforma del lavoro e sotto la minaccia di una riforma altrettanto devastante della scuola non si può annichilire lo spirito e la voce della nostra Carta Costituzionale nel nome di una improrogabile necessità di aggiornamento dei valori che hanno ispirato i costituenti.
La Costituzione, prima che di essere aggiornata chiede di essere rispettata e applicata.
Non è stravolgendola che si aggiorna un Paese nel pieno di una crisi di valori prima che finanziaria.
La riforma elettorale è incostituzionale nel metodo e nel merito. Con essa si muta la forma di governo facendone una Repubblica presidenziale ostaggio del partito di maggioranza e del suo leader, generando così una dittatura della maggioranza che elimina l’opposizione e la rappresentanza del pluralismo delle idee e degli interessi del popolo che da sovrano diventa suddito.
Su questa piattaforma di partenza si innesta, poi, con altrettanta virulenza incostituzionale, la riforma del titolo V della Suprema Carta che trasformerà il Parlamento in un soggetto di semplice adesione alle emanazioni legislative del governo presidenziale mentre il Presidente della Repubblica, ultimo garante della Carta in un semplice notaio delle decisioni del leader o dell’esecutivo.
Il Parlamento sarà formato da una Camera di nominati e il senato da un organo di secondo livello anch’esso nominato dalle maggioranze dei consigli regionali.
La revisione costituzionale proposta dall’attuale maggioranza incidendo su ambiti essenziali della II parte della Costituzione quali forma di governo e ripartizione della competenze fra Camere non può non sortire effetti lesivi anche sulla Ia parte. I diritti e i principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale sono, infatti, organicamente connessi agli istituti della democrazia parlamentare, istituti che rappresentano i congegni formali incaricati di dare effettività a tutto quel nucleo di valori costituzionali intangibili. Si tratta delle garanzie di una democrazia sociale partecipata. Toccare in quel modo la forma di governo significa aggredire la stessa forma di Stato introdotta dalla Carta Costituzionale e contenuta nei primi undici articoli. Denunciamo, quindi, un’operazione che, mediante il rafforzamento spropositato dell’esecutivo, posto come dominus dell’organo espressivo della sovranità popolare (il Parlamento), è diretta a demolire i capisaldi dello Stato Costituzionale democratico-sociale di diritto, Stato che intende, nel disegno dei veri Padri costituenti, coniugare diritti individuali di libertà , diritti sociali, partecipazione democratica e uguaglianza sostanziale.
Sarà tutto questo scempio a dare al Paese la “grande ripresa economica” che lo farà uscire dalla crisi attuale? Noi crediamo che la risposta non possa che essere negativa sia sul piano dei valori che su quello economico. L’unico risultato sarà un ulteriore abbassamento del livello di democrazia, della legalità e dei diritti del lavoro, della cultura, dello stato sociale e, in ultima analisi un ulteriore impoverimento del Paese.
Tutto questo ci chiama alla difesa della nostra Carta e al rilancio di un nuovo spirito di Resistenza che mai come ora ci chiede testimonianza e impegno.
La Resistenza che ha fondato sui valori della democrazia la Costituzione non è ricordo passato, ma movimento vivo di cui ci onoriamo di prendere il “testimone”, contro chi, nei fatti la vorrebbe relegare nel calendario commemorativo della storia.
Il comitato è aperto ai contributi e alle adesioni di associazioni, gruppi, forze politiche e singoli cittadini che vogliano condividere con noi l’impegno che ci siamo assunti.
Il comitato si riunisce tutti i Venerdì dalle ore 18.30 alle ore 19.30, presso la sede di Via G. Dai Libri 4 – (B. go Venezia).
Comitato “Giuristi Democratici per la difesa della Costituzione”.
Riferimenti: Daniele Butturini, cell. 347-7239529
                     Giliola Corradi,    cell. 338-8717731
Stampato in Proprio, Via G. dai Libri, 4 – Verona 7/5/2015.