No della Segretaria del KKE, Aleka Papariga al Primo Ministro greco Giorgios Papandreou.

No della Segretaria del KKE, Aleka Papariga al Primo Ministro greco Giorgios Papandreou.

La Segretaria del Comitato Centrale del Partito Comunista di Grecia, Aleka Papariga, ha declinato l’invito a un incontro col Primo Ministro Giorgios Papandreou, ritenendo che non vi siano argomenti di conversazione in quanto è noto che le posizioni del KKE e del governo sono diametralmente opposte.

Il KKE rifiuta il cosiddetto programma di medio termine che il governo e i suoi alleati hanno elaborato, così come la loro linea politica generale. Oltretutto Papandreou ha dichiarato che non farà un passo indietro rispetto agli obiettivi stabiliti con la Troika. 

Il KKE, come sempre, non darà alcun contributo alla linea politica che massacra la classe operaia e calpesta i diritti popolari. Esorta i lavoratori a non cadere nella trappola del consenso, attraverso la quale il governo e l’Unione europea vogliono il fallimento del popolo per consentire ai capitalisti di uscire da una crisi da loro stessi creata insieme ai loro rappresentanti politici. Oggi, l’alleanza del popolo per respingere e rovesciare questa linea politica antipopolare è più necessaria che mai. 


Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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One Reply to “No della Segretaria del KKE, Aleka Papariga al Primo Ministro greco Giorgios Papandreou.”

  • Cominform

    By Cominform

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    Il KKE deve oramai aver acquisito un peso non trascurabile, al di la del suo 10% elettorale, se Papandreou addirittura chiede di incontrarli..
    Il bello è che prima ha dichiarato che non farà mai un passo indietro sul suo programma..
    Assomiglia ai ‘sei punti’ di Prodi, quando si incazzò per lo scollamento della maggioranza sul voto per l’Afganistan..
    e costrinse tutti a firmare la lettera coi famosi sei punti, cosa che PdCI e RC fecero …
    Quello che guadagnarono PdCI e RC fu giusto il fatto di non poter essere più accusati di aver fatto cadere Prodi, e di aver giocato a favore di Berlusconi..
    Si è visto poi quanto è valso guadagnarsi questa patente di ‘lealtà’…..(zero).

    Sono passati tre anni ma a me sembra un secolo..Che differenza con l’oggi! Oggi che c’è CSP…

    E che impressione mi fa vedere un partico comunista VERO, come il KKE, al quale i partiti di governo chiedono una trattativa..
    Io, a parte i libri di storia, personalmente non l’ho mai visto..
    Quello che ho visto è il PCI berlingueriano che, in una situazione del tutto simile a quella odierna del KKE e di Papandreou, agli appelli al dialogo di Moro e Andreotti, rispose in modo diametralmente opposto: si fece carico
    ‘con senso di responsabilità’ dell’offerta democristiana…

    Qualcosa stà cambiando.

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