LA NATO OCCUPA LA SARDEGNA A dimostrazione di quanto il nostro Stato sia succube e ormai una colonia di USA e NATO è la vera e propria invasione della Sardegna da parte della NATO. La NATO sta inviando in Sardegna 3000 militari e 700 mezzi per un’esercitazione, l’operazione militare congiunta di otto paesi della Nato, “Noble Jump 2023”, nobile salto, è iniziata con un obiettivo messo nero su bianco: il soccorso congiunto verso uno Stato alleato sotto attacco. E’ stata scelta l’Isola dei Nuraghi per simulare il Paese preso di mira da un ipotetico nemico. Il manuale della magnificenza della Nato prevede il rapido convergere di ogni genere di mezzi e uomini nel punto prescelto. In questo caso lo sbarco alleato è previsto da nord a sud, negli aeroporti di Cagliari-Elmas, Decimomannu e Alghero, nei porti di Cagliari, dal molo Ichnusa al Terminal container, sino a Olbia, passando per quello di Sant’Antioco. Uno sbarco concentrico di tremila uomini e ben settecento blindati e mezzi da guerra. Navi cariche di armi e munizioni che da giorni navigano dal nord Europa verso la Sardegna. Tutta l’operazione dovrebbe durare 20 giorni, in cui la popolazione della Sardegna sarà costretta ad essere sotto l’occupazione militare della NATO. Ancora più esplicito è stato il comune di Villamassargia che ha dichiarato: «Si ricorda che le colonne militari in marcia non possono essere interrotte ai sensi dell’art.163 del Codice della Strada». Il porto di Cagliari, è diventato uno scenario da guerra mondiale, con tutti i fronti occupati da navi da guerra di ogni genere. Infine il Porto Canale di Cagliari trasformato in un presidio bellico senza che sia stato autorizzato dal Comitato misto paritetico e dalla stessa Regione, senza l’adozione del disciplinare d’uso previsto dalla legge sulle servitù militari. BISOGNA DIRE BASTA ALL’ARROGANZA DELLA NATO E RIBELLARCI, PER QUESTO E’ NECESSARIO FIRMARE PER “IL REFERENDUM RIPUDIA LA GUERRA” PROMOSSO DAL PROFESSOR PENNETTA


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LA NATO OCCUPA LA SARDEGNA

A dimostrazione di quanto il nostro Stato sia succube e ormai una colonia di USA e NATO è la vera e propria invasione della Sardegna da parte della NATO.

La NATO sta inviando in Sardegna 3000 militari e 700 mezzi per un’esercitazione, l’operazione militare congiunta di otto paesi della Nato, “Noble Jump 2023”, nobile salto, è iniziata con un obiettivo messo nero su bianco: il soccorso congiunto verso uno Stato alleato sotto attacco. E’ stata scelta l’Isola dei Nuraghi per simulare il Paese preso di mira da un ipotetico nemico.
Il manuale della magnificenza della Nato prevede il rapido convergere di ogni genere di mezzi e uomini nel punto prescelto. In questo caso lo sbarco alleato è previsto da nord a sud, negli aeroporti di Cagliari-Elmas, Decimomannu e Alghero, nei porti di Cagliari, dal molo Ichnusa al Terminal container, sino a Olbia, passando per quello di Sant’Antioco. Uno sbarco concentrico di tremila uomini e ben settecento blindati e mezzi da guerra. Navi cariche di armi e munizioni che da giorni navigano dal nord Europa verso la Sardegna.
Tutta l’operazione dovrebbe durare 20 giorni, in cui la popolazione della Sardegna sarà costretta ad essere sotto l’occupazione militare della NATO.
Ancora più esplicito è stato il comune di Villamassargia che ha dichiarato: «Si ricorda che le colonne militari in marcia non possono essere interrotte ai sensi dell’art.163 del Codice della Strada». Il porto di Cagliari, è diventato uno scenario da guerra mondiale, con tutti i fronti occupati da navi da guerra di ogni genere. Infine il Porto Canale di Cagliari trasformato in un presidio bellico senza che sia stato autorizzato dal Comitato misto paritetico e dalla stessa Regione, senza l’adozione del disciplinare d’uso previsto dalla legge sulle servitù militari.

BISOGNA DIRE BASTA ALL’ARROGANZA DELLA NATO E RIBELLARCI, PER QUESTO E’ NECESSARIO FIRMARE PER “IL REFERENDUM RIPUDIA LA GUERRA” PROMOSSO DAL PROFESSOR PENNETTA

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