Il 14 Aprile di 93 anni fa ci lasciava Vladimir Majakovskij, vogliamo ricordarlo così. “Il Partito è un uragano denso di voci flebili e sottili e alle sue raffiche crollano i fortilizi del nemico. La sciagura è sull’uomo solitario, la sciagura è nell’uomo quando è solo. L’uomo solo non è un invincibile guerriero. Di lui ha ragione il più forte anche da solo, hanno ragione i deboli se si mettono in due. Ma quando dentro il Partito si uniscono i deboli di tutta la terra arrenditi, nemico, muori e giaci. Il Partito è una mano che ha milioni di dita strette in un unico pugno. L’uomo ch’è solo è una facile preda, anche se vale non alzerà una semplice trave, ne tanto meno una casa a cinque piani. Ma il Partito è milioni di spalle, spalle vicine le une alle altre e queste portano al cielo le costruzioni del socialismo. IL Partito è la spina dorsale della classe operaia. Il Partito è l’immortalità del nostro lavoro. Il Partito è l’unica cosa che non tradisce”


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Il 14 Aprile di 93 anni fa ci lasciava Vladimir Majakovskij, vogliamo ricordarlo così.

“Il Partito è un uragano denso
di voci flebili e sottili
e alle sue raffiche
crollano i fortilizi del nemico.
La sciagura è sull’uomo solitario,
la sciagura è nell’uomo quando è solo.

L’uomo solo
non è un invincibile guerriero.
Di lui ha ragione il più forte
anche da solo,
hanno ragione i deboli
se si mettono in due. Ma quando
dentro il Partito si uniscono i deboli
di tutta la terra
arrenditi, nemico, muori e giaci.

Il Partito è una mano che ha milioni di dita
strette in un unico pugno.
L’uomo ch’è solo
è una facile preda,
anche se vale
non alzerà una semplice trave,
ne tanto meno una casa a cinque piani.

Ma il Partito è milioni di spalle,
spalle vicine le une alle altre
e queste portano al cielo
le costruzioni del socialismo.
IL Partito è la spina dorsale
della classe operaia.

Il Partito è l’immortalità
del nostro lavoro.
Il Partito è l’unica cosa che non tradisce”

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