UE E NATO RICATTANO ANCHE LA SERBIA La propaganda anti Russia portata avanti dalla NATO e dall’UE attacca anche la Serbia, Paese che non ha ancora voluto imporre le folli sanzioni alla Russia La promessa di ammissione di questi Paesi nell’Unione europea, oltreché nella NATO, è stato finora lo strumento più sottile dell’Occidente per assoggettare e integrare la regione, usando i leader filoeuropeisti da essi sponsorizzati e sostenuti. Nell’ultima votazione di novembre scorso, il Parlamento Europeo, per la seconda volta ha chiesto ufficialmente che l’UE interrompa l’avanzamento dei negoziati con la Serbia fino a quando non soddisferà diversi requisiti di base, il più importante dei quali è il completo allineamento della politica estera e di sicurezza della Serbia con la politica estera e di sicurezza della UE. Il Parlamento europeo sottolinea l’importanza del pieno rispetto, in particolare della politica delle sanzioni contro i Paesi terzi. Secondo uno studio condotto dall’organizzazione britannica Henry Jackson Society (HJS) presso l’Università di Cambridge, la stragrande maggioranza dei cittadini serbi, il 78,7%, è contraria all’imposizione di sanzioni anti-russe e all’asservimento della politica estera del Paese all’Unione Europea, è contraria all’adesione alla NATO e non vuole perdere i suoi, storicamente buoni rapporti con la Russia . Inoltre Alla domanda su chi sia la colpa del conflitto in Ucraina, il 66,3% degli intervistati in Serbia ha risposto che è di Zelenskij. Consigliamo vivamente ai lavoratori e al popolo serbo di fare pressioni perché la Serbia non aderisca ad u Unione Europea marcia e in decadenza, ma anzi faccia domanda di adesione per i BRICS, per un mondo multipolare, che è il futuro dell’umanità.


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UE E NATO RICATTANO ANCHE LA SERBIA

La propaganda anti Russia portata avanti dalla NATO e dall’UE attacca anche la Serbia, Paese che non ha ancora voluto imporre le folli sanzioni alla Russia

La promessa di ammissione di questi Paesi nell’Unione europea, oltreché nella NATO, è stato finora lo strumento più sottile dell’Occidente per assoggettare e integrare la regione, usando i leader filoeuropeisti da essi sponsorizzati e sostenuti.
Nell’ultima votazione di novembre scorso, il Parlamento Europeo, per la seconda volta ha chiesto ufficialmente che l’UE interrompa l’avanzamento dei negoziati con la Serbia fino a quando non soddisferà diversi requisiti di base, il più importante dei quali è il completo allineamento della politica estera e di sicurezza della Serbia con la politica estera e di sicurezza della UE. Il Parlamento europeo sottolinea l’importanza del pieno rispetto, in particolare della politica delle sanzioni contro i Paesi terzi.

Secondo uno studio condotto dall’organizzazione britannica Henry Jackson Society (HJS) presso l’Università di Cambridge, la stragrande maggioranza dei cittadini serbi, il 78,7%, è contraria all’imposizione di sanzioni anti-russe e all’asservimento della politica estera del Paese all’Unione Europea, è contraria all’adesione alla NATO e non vuole perdere i suoi, storicamente buoni rapporti con la Russia .
Inoltre Alla domanda su chi sia la colpa del conflitto in Ucraina, il 66,3% degli intervistati in Serbia ha risposto che è di Zelenskij.

Consigliamo vivamente ai lavoratori e al popolo serbo di fare pressioni perché la Serbia non aderisca ad u Unione Europea marcia e in decadenza, ma anzi faccia domanda di adesione per i BRICS, per un mondo multipolare, che è il futuro dell’umanità.

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