🔴 L’ABISSO E LA BACCHETTA MAGICA Il punto di Alberto Lombardo, Segretario Generale del Partito Comunista. Il magico PNRR viene invocato come la soluzione per tutti i mali che affliggono l’Italia, l’Europa, a momenti il mondo intero. Cominciamo dalla cifra. 235,12 miliardi in cinque anni. Neanche 50 miliardi l’anno su un bilancio statale di oltre 800. Poi le “condizionalità”. Lo abbiamo sempre detto: i prestiti andranno restituiti a tassi al momento non noti, ma comunque l’era dei “tassi zero” è finita per sempre, mentre la quota, minoritaria per l’Italia, a “fondo perduto” dovrà gravare sui bilanci nazionali per quote. Non ci regala niente nessuno. Ma il dramma viene quando ci si chiede come spenderli. Il Sole24Ore di oggi 25 gennaio (Ma nel Sud, cuore del Pnrr, quasi mille municipi in deficit) dimostra che i Comuni che più ne hanno bisogno meno avranno la possibilità di accedervi, perché poi le strutture eventualmente costruite andranno poi mantenute e i costi correnti aggiuntivi spesso metterebbero fuori gioco proprio le amministrazioni più deboli coi bilanci in dissesto. «… per esempio l’asilo dopo essere stato creato ha bisogno di educatori, collaboratori, riscaldamento, mensa e così via» e non ci sono i soldi. Mi regali un’auto, ma poi io non ho i soldi neanche per l’assicurazione. Il 72,3% di questi municipi in crisi è al Sud, dove i bilanci sono mangiati da una regola penalizzante per cui si prevedono accantonamenti a copertura delle mancate riscossioni: in una media complessiva che per ogni residente raggiunge anche i 70 euro. Oltre 3.400 Comuni privi del tutto o quasi di asili nido (tasso di copertura tra 0 e 11%) non hanno partecipato ai bandi, anche se almeno il 50% di loro avrebbe un’utenza potenziale sufficiente. Continuiamo a credere alle favole!


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🔴 L’ABISSO E LA BACCHETTA MAGICA
Il punto di Alberto Lombardo, Segretario Generale del Partito Comunista.

Il magico PNRR viene invocato come la soluzione per tutti i mali che affliggono l’Italia, l’Europa, a momenti il mondo intero.
Cominciamo dalla cifra. 235,12 miliardi in cinque anni. Neanche 50 miliardi l’anno su un bilancio statale di oltre 800.
Poi le “condizionalità”. Lo abbiamo sempre detto: i prestiti andranno restituiti a tassi al momento non noti, ma comunque l’era dei “tassi zero” è finita per sempre, mentre la quota, minoritaria per l’Italia, a “fondo perduto” dovrà gravare sui bilanci nazionali per quote. Non ci regala niente nessuno.
Ma il dramma viene quando ci si chiede come spenderli. Il Sole24Ore di oggi 25 gennaio (Ma nel Sud, cuore del Pnrr, quasi mille municipi in deficit) dimostra che i Comuni che più ne hanno bisogno meno avranno la possibilità di accedervi, perché poi le strutture eventualmente costruite andranno poi mantenute e i costi correnti aggiuntivi spesso metterebbero fuori gioco proprio le amministrazioni più deboli coi bilanci in dissesto.
«… per esempio l’asilo dopo essere stato creato ha bisogno di educatori, collaboratori, riscaldamento, mensa e così via» e non ci sono i soldi. Mi regali un’auto, ma poi io non ho i soldi neanche per l’assicurazione.
Il 72,3% di questi municipi in crisi è al Sud, dove i bilanci sono mangiati da una regola penalizzante per cui si prevedono accantonamenti a copertura delle mancate riscossioni: in una media complessiva che per ogni residente raggiunge anche i 70 euro.
Oltre 3.400 Comuni privi del tutto o quasi di asili nido (tasso di copertura tra 0 e 11%) non hanno partecipato ai bandi, anche se almeno il 50% di loro avrebbe un’utenza potenziale sufficiente.
Continuiamo a credere alle favole!

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