SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI DELLE TELECOMUNICAZIONI, PARTECIPA ALLO SCIOPERO! Martedì 6 giugno, in piazza Santi Apostoli a Roma ci sarà la manifestazione dei lavoratori delle telecomunicazioni i quali hanno indetto uno sciopero contro i continui tagli al personale da parte delle aziende, per la difesa di oltre 20 mila posti di lavoro, e per rimettere le telecomunicazioni al centro della transizione digitale del Paese. Queste sono le rivendicazioni dei lavoratori e dei sindacati che hanno indetto lo sciopero, esponendo tutta la loro contrarietà ai piani di scorporo dell’intera industria e servizi delle principali aziende di telecomunicazioni con le conseguenti drammatiche ricadute occupazionali che ne conseguirebbero. Le ragioni dello sciopero delle telecomunicazioni sono state riassunte all’interno di un documento che è stato inviato al ministero del Lavoro e alla Commissione di garanzia per gli scioperi in cui le Organizzazioni Sindacali dichiarano di aver esperito con Asso telecomunicazioni Asstel la procedura di raffreddamento con esito negativo il giorno 12 aprile 2023 e con il Ministero del Lavoro il tentativo di conciliazione in data 19 aprile 2023, anche questa con esito negativo. L’intero settore delle telecomunicazioni è in subbuglio dai call center che hanno altissimi livelli di dumping salariale e contrattuale, fino ad arrivare alla vertenza ormai storica sul futuro e sul destino di Tim. Negli altri paesi questo settore strategico è stato spesso difeso anche dai governi, in Italia la classe politica continua invece a fare finta di non vedere le difficoltà che si vivono all’interno delle telecomunicazioni. Sono più di 30 anni che nel nostro paese manca la volontà politica di difendere i lavoratori e gli interessi nazionali. Il continuo indebolimento del settore delle telecomunicazioni, non significa infatti solo peggioramento delle condizioni di lavoro, precarietà e licenziamenti, ma pure esporre un settore strategico alle acquisizioni di multinazionali straniere. Anche in questo ambito quindi la lotta per i diritti dei lavoratori e la battaglia per la sovranità nazionale sono strettamente collegate. Per queste ragioni il Partito Comunista invita ad aderire e a partecipare allo sciopero.


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SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI DELLE TELECOMUNICAZIONI,
PARTECIPA ALLO SCIOPERO!

Martedì 6 giugno, in piazza Santi Apostoli a Roma ci sarà la manifestazione dei lavoratori delle telecomunicazioni i quali hanno indetto uno sciopero contro i continui tagli al personale da parte delle aziende, per la difesa di oltre 20 mila posti di lavoro, e per rimettere le telecomunicazioni al centro della transizione digitale del Paese.
Queste sono le rivendicazioni dei lavoratori e dei sindacati che hanno indetto lo sciopero, esponendo tutta la loro contrarietà ai piani di scorporo dell’intera industria e servizi delle principali aziende di telecomunicazioni con le conseguenti drammatiche ricadute occupazionali che ne conseguirebbero.

Le ragioni dello sciopero delle telecomunicazioni sono state riassunte all’interno di un documento che è stato inviato al ministero del Lavoro e alla Commissione di garanzia per gli scioperi in cui le Organizzazioni Sindacali dichiarano di aver esperito con Asso telecomunicazioni Asstel la procedura di raffreddamento con esito negativo il giorno 12 aprile 2023 e con il Ministero del Lavoro il tentativo di conciliazione in data 19 aprile 2023, anche questa con esito negativo.
L’intero settore delle telecomunicazioni è in subbuglio dai call center che hanno altissimi livelli di dumping salariale e contrattuale, fino ad arrivare alla vertenza ormai storica sul futuro e sul destino di Tim.

Negli altri paesi questo settore strategico è stato spesso difeso anche dai governi, in Italia la classe politica continua invece a fare finta di non vedere le difficoltà che si vivono all’interno delle telecomunicazioni.
Sono più di 30 anni che nel nostro paese manca la volontà politica di difendere i lavoratori e gli interessi nazionali. Il continuo indebolimento del settore delle telecomunicazioni, non significa infatti solo peggioramento delle condizioni di lavoro, precarietà e licenziamenti, ma pure esporre un settore strategico alle acquisizioni di multinazionali straniere. Anche in questo ambito quindi la lotta per i diritti dei lavoratori e la battaglia per la sovranità nazionale sono strettamente collegate.

Per queste ragioni il Partito Comunista invita ad aderire e a partecipare allo sciopero.

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