Appello del popolo della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk alla comunità mondiale.

Appello del popolo della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk alla comunità mondiale.

Noi, il popolo della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk, in questo momento critico ci rivolgiamo alla comunità mondiale con la richiesta di aiuto immediato e di una risposta immediata a ciò che sta accadendo nella nostra terra, in relazione alla minaccia che incombe su di noi dell’annientamento da parte delle forze nazi-fasciste, che vengono usate dal regime dell’Ucraina.

Dichiariamo che il nostro unico desiderio è rappresentato dall’aspirazione a vivere in conformità con le nostre tradizioni e costumi storici, con la nostra cultura e le nostre abitudini, in pace e in rapporti di buon vicinato con tutte le nazioni, i popoli e gli stati che non mostrano ostilità nei nostri confronti.

Il nostro è un popolo lavoratore e creativo, ma è stato costretto a imbracciare le armi per proteggere la vita e il proprio futuro, poiché non gli è rimasta altra scelta. Noi non abbiamo mai mostrato aggressività nei confronti di alcuno stato o popolo, non abbiamo mai perseguito obiettivi di espansione e di annessione di altri territori. Noi resistiamo per la nostra terra e per le nostre famiglie, e resisteremo fino alla fine. Non è la prima volta che succede nella storia.


E’ stato così negli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando le orde degli occupanti fascisti calarono sulla nostra terra pacifica. Al prezzo di colossali perdite umane e di uno sforzo immane, l’Unione Sovietica insieme agli altri stati che sostenevano la pace nel mondo sconfisse il fascismo hitleriano, che aveva portato anche nella nostra terra un immenso dolore e fiumi di sangue. Ed ecco ora, dopo più di 70 anni, la peste bruna ha di nuovo alzato la testa. Non c’è bisogno di elencare le incalcolabili azioni fasciste che si svolgono nell’Ucraina di oggi. Kiev, Odessa, Khmelnitsky, Slovyansk, Kramatorsk, Donetsk e molti altri luoghi sono bagnati oggi dal sangue di pacifici cittadini, colpevoli solo di opporsi alla politica contraria ai valori umani delle autoproclamatesi autorità ucraine, che si sono impossessate con la forza della guida del paese.

 Oggi, quando non ci è rimasta altra scelta che quella di morire senza sottometterci a fascisti privi di umanità o di sollevarci in difesa della nostra vita e di quella delle nostre donne, dei vecchi e dei bambini, abbiamo scelto la via della lotta. Ma siamo ben consapevoli che la nostra lotta, nonostante la nostra determinazione, senza l’aiuto della comunità mondiale, schierata a difesa della pace nel mondo, sarà più dura.
Secondo quanto apprendiamo da fonti attendibili, le autorità ucraine che agiscono di concerto con gli Stati Uniti si stanno preparando a una resa dei conti che ricoprirà completamente di sangue la nostra terra. In questa operazione di pulizia non verrebbero risparmiati nemmeno le donne e i bambini. Questo scenario fascista dovrebbe essere portato a compimento in tempi brevissimi. Noi, il popolo della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk, siamo pronti a far fronte al nemico, che porta la morte a noi e ai nostri figli. Ma ci auguriamo sinceramente che la comunità mondiale non stia a guardare e risponda alla nostra richiesta di aiuto, poiché è assolutamente evidente che l’idra fascista salita al potere ci sta attaccando e domani, nutrita e guidata dagli Stati Uniti, avanzerà ancora, e allora il mondo si troverà sulla soglia di una nuova guerra mondiale. Tuttavia, è evidente che noi naturalmente non identifichiamo i governi degli Stati Uniti e di alcuni loro alleati europei con il popolo americano e i popoli d’Europa.
Esprimiamo anche la speranza che le forze e le personalità responsabili dell’incitamento all’odio nazionale tra gli slavi, attraverso la manipolazione, la provocazione e l’istigazione, e responsabili anche del sostegno finanziario a organizzazioni nazionaliste estremiste il cui scopo è quello di sferrare attacchi militari, economici, informativi e di altro tipo al nostro popolo, siano consapevoli che dovranno inevitabilmente subire la giusta punizione, corrispondente alla scala delle atrocità e dei crimini di guerra che hanno commesso.

28 maggio 2014

 

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“A Venezia Le Larghe Intese Vanno in Galera”

“A Venezia Le Larghe Intese Vanno in Galera”

I recenti fatti che hanno coinvolto il Comune di Venezia, con il Sindaco Giorgio Orsoni(15 incarichi pubblici), la Regione del Veneto, con l’assessore Renato Chisso, con un’ex presidente della Giunta Regionale e oggi senatore, Giancarlo Galan, una parlamentare europea Lia Sartori. Uomini e donne, delle istituzioni, Patrizio Cuccioletta ex presidente del Magistrato alle Acque, Maria Piva Ex Magistrato alle Acque, Generali della Guardia di Finanza ecc. Imprenditori corruttori, uomini politici, Giampiero Marchese, Lucio Tiozzo ecc …accomunati tutti nella corruzione, rende chiara la fotografia  del sottobosco del potere e di denaro, realizzando un serpente che si morde la coda: denaro=potere, e con il denaro  comprare i voti per avere/mantenere il potere.

La vicenda di Venezia, non è un caso isolato, ma una tendenza nazionale con la gravità politica ed ideologica che accantonando la”diversità comunista” e, buttata alle ortiche la “questione morale” tanto cara a Enrico Berlinguer, che sicuramente si rivolterà nella tomba, vedendo cosa combinano quelli che hanno trasformato il PCI in PDS-DS-PD, e che proprio in questi giorni celebrano i 30 anni della sua scomparsa.

Questa sequela di fatti, che accomunano forze politiche/oblique, di diversa estrazione politica de-ideologizzate, sono il risultato della”pacciocosa compagnia delle Larghe Intese”, per salvare l’Italia, voluta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e, dalla BCE di Mario Draghi, mette in risalto le responsabilità politiche di chi ha messo a capo delle istituzioni, personaggi che provengono dal mondo”cato-cattolico.curiale”, e dei “Greganti” di periferia del partito, che hanno interpretato la nuova linea politica che oggi fa tendenza.

Tutto questo accadeva ed accade, in presenza dei finanziamenti pubblici ai partiti! Figurarsi se non ci fossero, cosa accadrebbe!

La sofferenza, e la rabbia di tanti amministratori onesti, e di tante persone per bene, che hanno votato per 40 anni il centro sinistra, di Venezia, dei suoi militanti così ingannati; i tanti compagni che provenivano dalle fila del fu PCI, già orfani della loro storia politica fatta di onestà e militanza, di moralità e di esempi, vedere che tutto questo “bagaglio” di sofferenza e stato sostituito con il denaro proveniente dagli affari illeciti…sono basiti ed impotenti.

In questo paese, con queste forze politiche, con questo sistema radicato e consolidato, di corruzione generalizzata e finalizzata al potere, non si può rinnovare con Matteo Renzi Mr 80 euro, uno messo lì per spaventare i passeri corrotti, con il solo suono della voce.

Serve un’opposizione politica vera e strutturata non raccogliticcia, ideologizzata, un partito radicato , che esprima valori di moralità di eguaglianza e di giustizia sociale. Serve un Partito Comunista, non di “sedicenti” partiti si sinistra, che stanno sul mercato dello strapuntino.

Serve un’analisi della società radicalmente diversa, che prospetta il Partito Comunista, e le sue teorie economiche, come uno strumento con cui fare la lotta politica per il cambiamento, non l’aggiustamento dell’esistente..

Fanno sorridere, tutta quella sinistra che si divide sul”preambolo ideologico”, che si indigna dopo che da decenni convivono fianco a fianco con quei partiti di governo, che dell’inciucio, ne hanno fatto una”Teoria economica e politica”.

Non sono i “grandi appalti” che attirano i corrotti, anche se il “miele degli affari” e tanto e molto ghiotto, ma, ormai il metodo mafioso è una “moneta sonante” che si trova nel mercato, anche nel dettaglio rionale e su, su fino all’Expo, al Mose, alla TAV, al Ponte sullo Stretto, le Grandi Navi in Bacino San Marco e… ricordate cosa disse anni fa il Ministro dei Lavori Pubblici, Lunardi…bisogna scendere  a patti con la mafia per lavorare in tranquillità!…

Dire no al Mose, 20’anni fa aveva un senso politico e noi lo abbiamo sostenuto, ma oggi dire no al Mose, una opera realizzata al’85% diventa una patetica giustificazione;… se non ci fossero gli appalti non ci sarebbero i corrotti…balle!

 

E’ il sistema Capitalistico in cui viviamo che contempla la corruzione come “costo del sistema”, che è un sistema di rapina che non indietreggia davanti a niente massacrando anche persone ed amministratori onesti i quali sono i primi a sentirsi mortificati e delusi per quello che accade attorno a loro. Anche a Venezia c’è ne sono ma sono talmente impauriti, che per loro è meglio seguire l’onda che prenderne le distanze.

Però c’è da domandarsi: davvero non sapevano niente?  Nessuno si domandava da dove venivano le risorse per l’alto tenore di vita che conducevano? Forse era più comodo far finta di non sapere come le”tre scimmiette”?

La storia passata e quella recente dimostra, che senza un forte Partito comunista Marxista-Leninista, non c’è speranza per il popolo ed il Capitalismo imperante si avvia all’imperialismo mondiale, altro che…globalizzazione!

Per noi del Partito Comunista/Sinistra Popolare, vogliamo che la magistratura vada fino in fondo, scovi e riporti alla luce tutto il marcio che la corruzione produce, che consegni alle patrie”Galere” i colpevoli e, che la si smetta con il refren…io sono un garantista…il popolo onesto, non ne può più, anche se il DP di M. Renzi, imbrogliando gli italiani, ha preso il 41%.

Noi del Partito Comunista, vigileremo e denunceremo, all’oppinione pubblica, tutto quello che succederà, aspettiamoci nuovi ed incredibili sviluppi di questa turpe vicenda.

Venezia, non è un caso isolato ma un’emblema di un sistema consolidato; sarebbe interessante sapere perché dopo anni e anni, Porto Marghera è stata abbandonata e dopo aver distrutto oltre 30 mila posti di lavoro, centinaia e centinaia di ettari aspettano la loro bonifica e riutilizzo industriale, nell’indifferenza generale dei partiti ed istituzioni, a tutti i livelli.

Le stesse vicende della Portualità, vanno riviste sotto la luce della…corruzione…forse le aree sono ferme  li, abbandonate, solo perché non si sono messi d’accordo sulla percentuale di “mazzetta” da distribuirsi? Il dubbio è più che lecito…doveroso!

  1.   Gli italiani onesti, invece, conoscono bene le percentuali della disoccupazione giovanile del 46%, tra i 14 e i 25 anni e del 13,6% quella generale!

  2.                            Con il disavanzo del Bilancio dello Stato al 131%

 

                                       Una cosa per noi è certa:

       Solo una società Socialista può mettere fine a questa:

                       Società Capitalistica Corrotta!

 

                                              W IL PARTITO COMUNISTA!

 

                                                                                                         Sezione di Venezia

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