4 1974 – STRAGE TRENO 50 4 1974, 5 12…


da Partito Comunista https://ift.tt/fm8lSRN

4 Agosto 1974 – STRAGE TRENO ITALICUS

Noi non dimentichiamo
Sono passati 50 anni, ma i comunisti non dimenticano i fascisti che mettevano le bombe con la connivenza di p2 e servizi segreti.

La notte del 4 agosto 1974, una bomba alla termite ad alto potenziale esplode nell’auto 5 dell’espresso Roma-Brennero; 12 persone sono morte nell’esplosione e altre 44 sono rimaste gravemente ferite.

Il neofascismo italiano, sostenuto sottotraccia da uno Stato marcio, mirava soprattutto a fermare l’avanzata del movimento operaio e del PARTITO COMUNISTA.

Condividi !

Shares

4 Agosto 1974 – STRAGE TRENO ITALICUS


da Partito Comunista https://ift.tt/n58Z24H

4 Agosto 1974 – STRAGE TRENO ITALICUS

Noi non dimentichiamo
Sono passati 48 anni, ma i comunisti non dimenticano i fascisti che mettevano le bombe con la connivenza di p2 e servizi segreti.

La notte del 4 agosto 1974, una bomba alla termite ad alto potenziale esplode nell’auto 5 dell’espresso Roma-Brennero; 12 persone sono morte nell’esplosione e altre 44 sono rimaste gravemente ferite.

Il neofascismo italiano, sostenuto sottotraccia da uno Stato marcio, mirava soprattutto a fermare l’avanzata del movimento operaio e del PARTITO COMUNISTA.

Condividi !

Shares

SANITÀ ALLO SBANDO, IN ITALIA NON ABBIAMO NEMMENO LE STECCHE…


da Partito Comunista https://ift.tt/iTI7lVr

SANITÀ ALLO SBANDO, IN ITALIA NON ABBIAMO NEMMENO LE STECCHE PER INGESSARE!

Una fotografia vera e propria dello stato della sanità in Italia, un paese che corre sempre più velocemente verso il baratro e che, oltre a svendersi pezzo dopo pezzo, continua a distruggere quel poco di buono che era rimasto.

Da ieri circola una foto proveniente da un ospedale della provincia di Messina, dove, come se fossimo in un paese in guerra o nelle parti più povere del mondo, un giovane di 30 anni si è visto “ingessare” la propria gamba con dei pezzi di cartone. La rappresentazione plastica di un paese ormai ridotto ai minimi termini.

Siamo passati in poco tempo dall’avere il miglior Sistema Sanitario Nazionale e Universale per tutti a qualcosa di molto vicino a un ospedale da campo, alternando grandi eccellenze, ormai soprattutto private, che sostituiscono il pubblico foraggiate dallo Stato, a situazioni come quella che vi raccontiamo oggi.

SOCIALISMO O BARBARIE!

#Sanità #Italia #SistemaSanitario #Messina #CrisisSanitaria #Ospedali #SanitàPubblica

Condividi !

Shares

ELON MUSK SI UNISCE AGLI ATTACCHI A MADURO!


da Partito Comunista https://ift.tt/IUNRLp8

ELON MUSK SI UNISCE AGLI ATTACCHI A MADURO!

Elon Musk attacca il neo eletto presidente Nicolas Maduro e il risultato delle elezioni venezuelane, accusandolo di brogli e interferendo quindi con il processo democratico e sovrano del Venezuela. Musk sostiene che ci sia una palese violazione del diritto internazionale che richiederebbe indagini approfondite.

Un copione già collaudato: quando non vincono le opposizioni supportate dagli USA, allora si grida ai brogli e si tenta il golpe, si manipolano le immagini e si lasciano passare i buoni per i cattivi e viceversa.

È già successo proprio in Venezuela, tra l’11 e il 14 aprile del 2002, quando furono proprio le rivolte popolari e il sostegno di quella parte di esercito che non si era venduta alle sirene statunitensi a far fallire il golpe e a riportare Chavez alla guida del paese. Il popolo venezuelano aveva vinto ancora una volta.

Tornando ai nostri giorni, le elezioni in Venezuela hanno lasciato l’amaro in bocca all’imperialismo yankee. Elon Musk ha pubblicato ripetuti attacchi al presidente eletto Nicolas Maduro direttamente dal suo profilo X, incitando al golpe in Venezuela e minacciando addirittura di bombardare Maduro e di buttarlo in un carcere di massima sicurezza a Guantanamo.

Elon Musk, oltre ad essere tra gli uomini più ricchi al mondo, supporta attraverso “Starlink” il complesso militare USA, di cui è ormai parte integrante, e utilizza la sua piattaforma X (l’ex Twitter) per manipolare la realtà e l’opinione pubblica all’interno del Venezuela, dove la sua piattaforma è aperta e disponibile a tutti i cittadini… ma il Venezuela non era una dittatura?

#ElonMusk #Maduro #Venezuela #Imperialismo #ElezioniVenezuelane #Golpe #Starlink #PoliticaInternazionale #Interferenza #Sovranità #DirittiUmani #PopoloVenezuelano #Chavez

Condividi !

Shares

STRAGE DI BOLOGNAI COMUNISTI NON DIMENTICANO


da Partito Comunista https://ift.tt/IVFEabZ

#2agosto1980 – STRAGE DI BOLOGNA
I COMUNISTI NON DIMENTICANO

L’orologio della stazione Centrale di Bologna segna eternamente le 10.25, l’ora della strage che uccise 85 persone e ne ferì altre 200.
Mano fascista e regia di Stato per la strategia della tensione contro i comunisti.

Condividi !

Shares

ASSASSINIO MIRATO ALLA PACE

Negli ultimi giorni si sono verificati alcuni eventi politici di grandissimo spessore, riguardanti la Palestina.
Il primo, la Knesset, il Parlamento israeliano, ha votato a stragrande maggioranza una risoluzione che respinge la nascita di uno Stato palestinese.
Il secondo, Netanyahu è stato ascoltato al Paramento statunitense e poi ha incontrato entrambi i candidati, Trump e Harris.
Il terzo, in Cina si è svolto un importantissimo incontro tra le delegazioni di 14 organizzazioni palestinesi, che ha sancito la fine delle ostilità tra di esse e un patto d’azione.
In questo quadro si situano i due attentati ad altissimi dirigenti di Hezbollah e di Hamas. Entrambi provocatoriamente avvenuti in Paesi esteri e in violazione patente di qualunque diritto internazionale. Essi non sono altro che il seguito di un’interminabile scia di sangue di cui i governi israeliani si macchiano costantemente.
Lo “stupore” statunitense, le “prese di posizione” dei nani europei sono del tutto fuori luogo. La comunità internazionale – quella vera e non quella occidentale farlocca autodichiarata – fa sentire alta la propria condanna.
Le ragioni sono sempre le stesse e sono racchiuse nella risoluzione della Knesset: “Uno Stato palestinese nel cuore di Israele costituirebbe una minaccia esistenziale per Israele e i suoi cittadini, perpetuerebbe il conflitto israelo-palestinese e destabilizzerebbe la regione”.
Infatti chiunque in Israele, di destra o di “sinistra”, si rende conto che, in caso si creasse un vero Stato sovrano palestinese, la destabilizzazione di Israele si creerebbe, ma non già per cause esterne, ma perché dovrebbero rientrare nel territorio assegnato allo stato ebraico 800mila coloni armati fino ai denti, che oggi si trovano su territori che svariate risoluzioni ONU riconoscono come occupate illegalmente da essi.
È chiaro a tutti che questi assassinî non potranno mai indebolire l’avversario, ma solo radicalizzare il conflitto.
Israele non può volere la pace, la deve sabotare a tutti i costi. È l’unica soluzione che ha contro il proprio dissolvimento. L’assassinio mirato ai capi degli schieramenti coi quali si dovrebbe trattare non è casuale o folle, ma ben premeditato.

Condividi !

Shares

CAROLA RACKETE DIFENDE LE POSIZIONI FILO STATUNITENSI E IMPERIALISTE DEGLI…


da Partito Comunista https://ift.tt/CDyLtog

CAROLA RACKETE DIFENDE LE POSIZIONI FILO STATUNITENSI E IMPERIALISTE DEGLI OPPOSITORI A MADURO

Proprio così, Carola Rackete, da poco eletta in Europa, si pone sulla stessa linea degli Stati Uniti, difendendo le posizioni della destra venezuelana che sta attaccando i risultati elettorali conseguiti da Maduro. Una dichiarazione che si inserisce strettamente nel solco della difesa degli interessi dell’imperialismo e mette un ulteriore chiodo sulla bara di quella che dovrebbe essere “la sinistra” in Europa. Un altro capolavoro della Rackete che è riuscita a far sprofondare il suo partito, Die Linke, al 2,7%.

O si è contro la NATO, contro l’Unione Europea e contro l’imperialismo, e quindi si è dalla parte del Venezuela, oppure si è contro la vittoria di Maduro e quindi si è filo-imperialisti, pro NATO e per l’Unione Europea.

SOCIALISMO O BARBARIE!

#CarolaRackete #Maduro #Venezuela #Imperialismo #DieLinke #NATO #UnioneEuropea #Elecciones2023 #PoliticaInternazionale #DestraVenezuelana #Resistenza #AntiImperialismo #Solidarietà #PopoloVenezuelano #Socialismo #Barbarie

Condividi !

Shares

Condividiamo dal sito di informazione del Partito Comunista (Svizzera) KAMALA HARRIS:…


da Partito Comunista https://ift.tt/wM80KQt

Condividiamo dal sito di informazione del Partito Comunista (Svizzera)

KAMALA HARRIS: DA BOIA DELLA CALIFORNIA A ICONA PROGRESSISTA

Mentre il teatro delle elezioni statunitensi non cessa di offrire i bis al pubblico mondiale, che segue attentamente lo spettacolo più per timore delle sue conseguenze infauste che per amore delle vicissitudini politiche dell’Impero, la stampa occidentale sceglie e sprona i propri campioni. Il ritiro dalla corsa alle elezioni di Biden non solo ha posto i giornalisti di fronte all’oggettività dei deficit cognitivi del presidente, che pure erano stati negati a spada tratta per anni e declassati ad accuse decontestualizzate di semplici detrattori, ma ne ha sollecitato una nuova presa di posizione. Zoppicato via dal palco l’eroe dell’estrema destra paramilitare ucraina e del colonialismo genocida israeliano, ecco che a montare su di esso è, benedetta proprio dal senile uscente, la vicepresidente Kamala Harris. Figura piuttosto anonima dell’amministrazione Biden, messa da parte il più possibile nelle grandi apparizioni pubbliche per via delle sue atroci capacità retoriche, è riuscita in fretta a raccogliere il sostegno del proprio partito e dei suoi donatori (tra cui l’immancabile AIPAC, una delle più potenti lobby sioniste negli Stati Uniti). A correrle dietro strombazzandone la venuta sono diversi giornali occidentali, che ne tessono le lodi più varie e, sopra ad ogni cosa, ne decantano il pedigree di donna afroamericana e di origini asiatiche. E a leggere certe arringhe, pare proprio che basti quest’ultimo, una specie di patentino di legittimità liberale, a sancire il presunto ethos “progressista” della candidata alla presidenza. I giornalisti ignorano (e sarebbe negligenza) o dissimulano (e sarebbe tradimento) il fatto che la Harris gli riderebbe in faccia a leggere simili associazioni con la sua persona

Link nel primo commento

Condividi !

Shares

Approfittiamo dei diversi commenti nati nella discussione sulla vittoria elettorale…


da Partito Comunista https://ift.tt/gPjhLtZ

Approfittiamo dei diversi commenti nati nella discussione sulla vittoria elettorale di Nicolàs Maduro per fare un piccolo approfondimento sulla questione Venezuelana.
Una corretta lettura ed analisi dei fatti che hanno coinvolto l’azione politica del governo di Caracas dalla prima elezione di Chávez in poi.

Domanda:
La mia domanda non è polemica. A quanto leggo, da tempo, Maduro ha instaurato un regime autoritario sotto la maschera di un governo ‘sociale’ e il suo sarebbe un regime personale e fondamentalmente corrotto. Mi pare di capire che – secondo voi – non sarebbe così (ed è possibilissimo). Mi aiutereste a capire perché il ‘vero Maduro’ sarebbe diverso? (Magari dandomi consigli di lettura.) Ripeto: non intendo polemizzare ma conoscere. Grazie.

Di seguito la risposta a cura del Segretario Generale Alberto Lombardo

Ti ringraziamo innanzitutto per averci indirizzato questa importante domanda con una cortesia ormai sconosciuta. Essa ci dà l’occasione per precisare alcune cose, con sincerità.

Primo. Come in tutte le cose, non c’è mai la certezza assoluta di quello che succede, soprattutto a distanza di tanti chilometri da casa nostra.
Possiamo andare per induzione.

Tutti i governi guerrafondai, Stati Uniti in testa, si scagliano violentemente contro Maduro.
Tutti i giornali di regime italiani seguono a ruota.
Tutti i governi del mondo multipolare sostengono Maduro, Cuba in testa.
Tutti i partiti comunisti del mondo (ad eccezione di una sparuta minoranza) e i governi antimperialisti appoggiano senza remore il governo bolivariano. Ciò non prova nulla, ma un forte indizio sulla realtà ce lo dà. Del resto, i protagonisti dell’opposizione ai governi bolivariani sono sempre state figure di cartone, presenti solo grazie a sponsorizzazioni statunitensi e mai reali espressioni popolari. La vicenda dell’ultimo pagliaccio, Guaidò, è emblematica.

Secondo. I nostri compagni che sono stati lì ci testimoniano di una realtà difficile e contraddittoria. La difficoltà di vita per la gente comune sicuramente è legata alle durissime sanzioni che il governo degli Stati Uniti ha posto sul Venezuela, fin dal 2014. In realtà il Venezuela è una delle nazioni coi maggiori giacimenti di petrolio.

Chavez dal 2002 ha imposto che la compagnia petrolifera (PDSVA) dirigesse almeno il 10% degli investimenti su programmi di sviluppo sociale, nel 2007 ha “nazionalizzato” gli asset petroliferi delle aziende straniere. Le sanzioni hanno colpito duramente questo Paese e fatto diminuire le entrate della risorsa petrolifera, mettendo in crisi il sistema economico, in un duro circolo vizioso.

Alle richieste di chiarimento del perché il governo bolivariano non sia stato in grado di spezzare la reazione interna, essi hanno sempre risposto che hanno la necessità di garantire una legittimità costituzionale e quindi misure rivoluzionarie non possono essere perseguite.

Per esempio, le televisioni antigovernative proliferano indisturbate. Non possiamo insegnare noi come fare la rivoluzione agli altri.
Si parla spesso nella stampa di regime della corruzione di funzionari statali, con quale faccia però possano venire lezioni da costoro …

Terzo. Quando confrontiamo la situazione di qualunque Paese, dobbiamo prendere a riferimento situazioni comparabili. Confrontare Cuba, che ha subito per secoli il colonialismo prima spagnolo e poi statunitense, con l’Olanda, che col colonialismo si è arricchita per secoli, è ridicolo. Confrontiamo Cuba, il Venezuela, il Nicaragua con Haiti, la Colombia ed altre realtà simili.

Di fronte a un’iperinflazione che colpisce il popolo, il governo ha sempre cercato di alleviare queste sofferenze con programmi di sovvenzioni, per quanto questi possano essere misure tampone.
Al lettore il compito di fare la somma di tutto questo.

#NicolasMaduro #Venezuela #RepubblicaBolivariana #Elecciones2023 #ChavezVive

Condividi !

Shares
CONTINUA LA SCENEGGIATA FRANCESE

CONTINUA LA SCENEGGIATA FRANCESE


da Partito Comunista https://ift.tt/7zmei3L

CONTINUA LA SCENEGGIATA FRANCESE
Il Punto del Segretario Generale Alberto Lombardo

Oggi assistiamo a un’ulteriore sceneggiata andata in onda a reti unificate planetarie. Terreno dell’epico ed epocale scontro di civiltà, la parata inaugurale delle Olimpiadi.

Scandalo! Gli atleti russi gareggiavano anonimamente, mentre gli atleti israeliani sventolavano la loro bandiera sotto la quale si sta massacrando il popolo palestinese? La Ville Lumière svuotata dai suoi cittadini e piegata all’autocelebrazione di un Roi Soleil da operetta? I marchi delle peggiori multinazionali sponsor in bellavista? Ma no! Tutti concentrati a guardare il dito anziché la luna. Quale migliore occasione per parlare del nulla, per polemizzare su futilità che ai cittadini di tutto il mondo non portano alcun beneficio. Ottima occasione per rinverdire il teatrino destra/sinistra, che impone di schierarsi.
“Sei a favore dei drag queen? Allora sei contro le radici dell’Europa che sono, come tutti sanno, cristiane!” Peccato che le radici dell’Europa – se questa enorme impostura storica possa significare qualcosa – siano la filosofia greca (che poi transitò nel pensiero cristiano, grazie agli Arabi che ci fecero reimportare i grandi classici dopo che i primi cristiani avevano distrutto le biblioteche) e il diritto romano, fondamento dell’equilibrio moderno tra cittadino e Stato.

“Sei contro i drag queen? «Ah, l’estrema destra, sempre più in sintonia con il Medioevo!», (Ersilia Soudais, deputata della sinistra radicale). «… la migliore risposta all’ascesa dei fascismi» (l’ecologista Sandrine Rousseau, partito che ha votato la von der Leyen), «l’orgoglio della Francia quando sa parlare al mondo» (Manuel Bompard, coordinatore del gruppo operativo nazionale di La France Insoumise). La cosiddetta sinistra in Francia non si smentisce dopo l’indegna figura che ha fatto, colpevole di aver rimesso in sella il guerrafondaio, filo NATO, sionista Macron.

Sul buon gusto della rappresentazione non ci soffermiamo. De gustibus non est disputandum. La Parigi del Moulin Rouge, dell’Orfeo all’Inferno di Offenbach, ci ha dato esempi nel passato di ben altri esempi di trasgressione ed inclusività universale, che non una dozzina di brutture sul tavolo.
Parodie, ispirazioni, caricature del dipinto murale leonardiano ne abbiamo viste tante. La più riuscita è quella in prima pagina del manifesto del 28 luglio, che cita “l’affresco leopardiano”, un refuso evidente per “leopardato”, data l’atmosfera sulla Senna.

Diremmo che ci sono ben altri scandali che si dovrebbero stigmatizzare.
Da nipoti della Rivoluzione Francese, le più insopportabile sono la riduzione a scena di cinema splatter di una delle pagine più importanti della storia, non solo francese, e la riduzione a mascotte disneyana del berretto frigio, il copricapo simbolo distintivo degli insorti del 1789 e adottato poi dai sostenitori della Repubblica, indossato da la Marianne, nel dipinto di Eugène Delacroix “La libertà che guida il popolo”.

Ecco, se avessimo voglia di lasciarci trascinare in questa indegna gazzarra sul nulla, se la borghesia francese avesse ancora un barlume di dignità e di attaccamento alle proprie “radici”, forse ci sarebbe stato qualcos’altro su cui polemizzare.

Ma oggi il dibattito in Francia e in Occidente è: stai con Macron o con Le Pen?
Valse triste, sulla tolda di un transatlantico alla deriva: l’Unione Europea.

Condividi !

Shares

VIVA MADURO! VIVA VENEZUELA! Nonostante l’incessante campagna mediatica costantemente contro di lui…


da Partito Comunista https://ift.tt/JSel2s4

VIVA MADURO!
VIVA VENEZUELA!

Nonostante l’incessante campagna mediatica costantemente contro di lui e ogni possibile tentativo di abbattere la sua guida, Nicolas Maduro è stato di nuovo eletto Presidente del Venezuela, proseguendo così la strada della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

Queste sono state le prime parole di Maduro appena confermato Presidente: “Non ci sono riusciti con le sanzioni, con l’aggressione, con la minaccia. Non ce l’hanno fatta ora e non ce la faranno mai con la dignità del popolo del Venezuela. Il fascismo in Venezuela, la terra di Bolivar e Chavez, non passerà. Chavez vive. Chavez, questo trionfo è tuo.”

#NicolasMaduro #Venezuela #RepubblicaBolivariana #Elecciones2023 #ChavezVive

Condividi !

Shares