LIBERTÀ DI ESPRESSIONE? NO. LIBERTÀ DI INFORMAZIONE? NO. ZUCKERBERG LO AMMETTE!


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LIBERTÀ DI ESPRESSIONE? NO. LIBERTÀ DI INFORMAZIONE? NO. ZUCKERBERG LO AMMETTE!

Pochi giorni dopo quanto accaduto a Pavel Durov, il fondatore di Telegram, arrivano sempre più conferme su come la libertà di espressione e di informazione sia sempre più in pericolo e abbia già subito attacchi fortissimi.

È infatti di queste ore l’ammissione di Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook e attuale proprietario anche di Instagram e WhatsApp (praticamente la maggior parte del traffico web e social mondiale), di aver subito pressioni dal governo americano per la rimozione di diverse informazioni. Si va dai post sul COVID fino al caso del portatile di Hunter Biden, figlio dell’attuale presidente USA.

Oltre 20 milioni di post sono stati rimossi, bollando qualsiasi cosa non fosse “adeguata” come fake news.

Questa è la conferma di come la lunga mano degli interessi statunitensi arrivi, attraverso i social network, direttamente dentro casa nostra, cercando di manipolare la realtà e la verità.

#LibertàDiEspressione #LibertàDiInformazione #Zuckerberg #Facebook #Instagram #WhatsApp #Censura #SocialMedia #HunterBiden #COVID #FakeNews #Manipolazione #Verità #USA #Geopolitica

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GRAZIE ALL’UNIONE EUROPEA NELLA BATTAGLIA DEI DAZI ALLA CINA, CI RIMETTONO SOPRATTUTTO GLI ITALIANI


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GRAZIE ALL’UNIONE EUROPEA NELLA BATTAGLIA DEI DAZI ALLA CINA, CI RIMETTONO SOPRATTUTTO GLI ITALIANI

Dopo l’annuncio da parte dell’Unione Europea dei prossimi dazi sulle automobili realizzate in Cina, il governo di Pechino ha risposto annunciando un aumento dei dazi sui prodotti caseari europei. Questa manovra andrà a colpire in particolare l’Italia e la Francia, mettendo a rischio un settore che dà lavoro a migliaia di persone.

Sembra un caso, ma qualsiasi cosa faccia l’Unione Europea sembra fatta apposta per danneggiare il nostro paese e i nostri lavoratori.

Nel frattempo, il governo dei Sovranisti di Cartone continua a tenere la testa bassa e a essere subalterno a Bruxelles, confermando come l’Italia, all’interno dell’Unione Europea, non possa avere alcun futuro.

FUORI DALL’UNIONE EUROPEA SUBITO!

#Dazi #UnioneEuropea #Cina #Italia #ProdottiCaseari #Economia #Bruxelles #SovranitàNazionale #MadeInItaly #Lavoratori #CrisiEconomica #Geopolitica #SovranistiDiCartone

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LA DEMOCRATICA E LIBERA EUROPA ARRESTA IL CREATORE DI TELEGRAM


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LA DEMOCRATICA E LIBERA EUROPA ARRESTA IL CREATORE DI TELEGRAM

Ed è così che, poco dopo la liberazione di Assange, la libertà di informazione e chi la rappresenta è di nuovo sotto attacco. Questa volta accade nella “Democraticissima” Europa, dove la Francia, appoggiandosi al Digital Services Act dell’Unione Europea, ha arrestato Pavel Durov, il creatore di Telegram.

L’accusa è quella di favorire il terrorismo internazionale, ma l’obiettivo reale sembra essere quello di ottenere le chiavi di Telegram, uno degli ultimi veri approdi per chi cerca l’informazione davvero libera e indipendente.

Un nuovo attacco alla libertà di informazione lanciato direttamente dall’Unione Europea.

#Telegram #PavelDurov #LibertàDiInformazione #UnioneEuropea #DigitalServicesAct #Assange #Censura #Europa #Francia #InformazioneLibera #Terrorismo #DirittiDigitali #Geopolitica

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25 AGOSTO 1911 NASCEVA IL GENERALE Võ Nguyên GIÁP


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25 AGOSTO 1911 NASCEVA
IL GENERALE Võ Nguyên GIÁP
Võ Nguyên Giáp è stato un generale, politico, scrittore e rivoluzionario vietnamita. Fu il capo militare del Viet Minh di Ho Chi Minh nella guerra d’Indocina e dell’Esercito popolare vietnamita della Repubblica Democratica del Vietnam nella guerra del Vietnam.
Brillante tattico e stratega in campo militare, Giap comandò le forze COMUNISTE Viet Minh che liberarono il Vietnam dal dominio coloniale francese nella guerra d’Indocina, ottenendo una clamorosa vittoria campale nella battaglia di Dien Bien Phu.
Come comandante dell’Esercito popolare del Vietnam del Nord combatté con successo le forze statunitensi e sudvietnamite nella guerra del Vietnam. Dopo la riunificazione, prestò servizio come ministro della Difesa vietnamita e in seguito come vice primo ministro.
“Oggi ci sforziamo di lavorare per la felicità del popolo che vuol dire democrazia e libertà per tutti. I nostri obiettivi primari sono quelli di far sì che tutti mangino e si vestano, che i ragazzi vadano a scuola, che i malati siano curati e che le minoranze etniche siano salvaguardate e rispettate con il loro coinvolgimento nella società.“

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24 agosto 1929 nasce Yasser Arafat, massimo esponente della causa Palestinese.


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24 agosto 1929 nasce Yasser Arafat, massimo esponente della causa Palestinese.
Mandela dichiarò: “Ho tre amici nel mondo, e sono Yasser Arafat, Mu’ammar Gheddafi e Fidel Castro”.

Personaggio sicuramente controverso, massimo esponente della causa dell’autodeterminazione per lo Stato palestinese .
Era il 1974 quando si presento’ al Palazzo di Vetro dell’ONU indossando l’uniforme militare e l’emblematica kefiah a scacchi sul capo. In una mano teneva un ramoscello d’ulivo, nell’altra il fodero del ”fucile dei combattenti della liberta”’. Parlando all’Assemblea Generale, Arafat ricordo’ le radici della questione palestinese, ribadi’ le ragioni guerriglia contro Israele, si appello’ al principio dell’autodeterminazione dei popoli. Era la prima volta che un rappresentante di un’organizzazione non governativa parlava ad una sessione generale dell’Onu Un lungo applauso accompagno’, allora come oggi, le sue parole. Il leader dell’Olp entrava definitivamente nel cuore della sua gente e la questione palestinese irrompeva in quello della diplomazia mondiale. Poche settimane dopo, le Nazioni Unite riconobbero il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione.
Rimasta nella storia la frase.
«Oggi sono venuto con un ramoscello di ulivo e un fucile da combattente per la libertà. Non lasciate che il ramoscello d’ulivo cada dalla mia mano».

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L’EX MINISTRO SPERANZA (PD) VA ALLA CONVENTION DEI DEMOCRATICI AMERICANI PER KAMALA HARRIS: DIMMI DA CHI VAI E TI DIRÒ CHI SEI


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L’EX MINISTRO SPERANZA (PD) VA ALLA CONVENTION DEI DEMOCRATICI AMERICANI PER KAMALA HARRIS: DIMMI DA CHI VAI E TI DIRÒ CHI SEI

Alla Convention dei Democratici USA che si è svolta a Chicago era presente anche l’ex Ministro della Sanità Roberto Speranza, ora nel PD.

In una sola foto, la conferma di come i nostri politici abbiano oramai accettato la visione dell’Italia come colonia perennemente subalterna all’imperialismo a stelle e strisce. Correndo ad assistere alla proclamazione di Kamala Harris come candidata democratica per la Casa Bianca, abbiamo avuto la visione plastica di come chi ci governa sia pronto a tutto pur di riuscire a rubare un po’ di luce riflessa da parte di chi comanda davvero le sorti delle nostre vite.

#Speranza #PD #KamalaHarris #DemocraticiUSA #PoliticaItaliana #Imperialismo #Italia #USA #PoliticaEstera #CasaBianca #ElezioniUSA #Geopolitica

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NORD STREAM 2 – ECCO IL VERO MANDANTE


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NORD STREAM 2 – ECCO IL VERO MANDANTE

È di questi giorni la notizia di come la Germania abbia individuato i possibili esecutori materiali del sabotaggio al Nord Stream 2, il gasdotto che avrebbe portato direttamente il gas russo in Germania e, quindi, in Europa. Un vero e proprio attentato al cuore dell’economia europea, che ha messo in ginocchio il governo tedesco, il quale aveva costruito il suo nuovo miracolo economico proprio sul gas a basso costo dalla Russia.

Facciamo un passo indietro, perché il Nord Stream 2 è stato malvisto fin dal 2018 dagli Stati Uniti, con il Segretario di Stato Rex Tillerson che dichiarò come USA e Polonia si fossero opposti alla sua realizzazione, considerandolo una minaccia alla stabilità energetica dell’Europa (e qui potremmo già chiederci cosa importasse agli statunitensi della nostra stabilità energetica).

Alla sua realizzazione si sono opposti anche l’ex Presidente ucraino Poroshenko (colui che firmò l’impegno di Kiev ad entrare in UE e NATO), Mateusz Morawiecki, ex presidente polacco, Donald Tusk, allora presidente del Consiglio europeo, oltre a Donald Trump e Boris Johnson. Nel febbraio 2022, Biden stesso affermò di essere in grado di abbattere il Nord Stream 2 anche se l’infrastruttura era sotto controllo tedesco. Se non bastasse, Victoria Nuland, durante un’audizione al Senato, disse: «[…] penso che l’amministrazione sia molto soddisfatta di sapere che il Nord Stream 2 sia ora “un pezzo di metallo in fondo al mare”».

Sembra impossibile, vero? Potrebbe sembrare una storia di fantasia e invece, potete trovare tutto anche su Wikipedia, con tutti i riferimenti del caso e poi date fate un’analisi della situazione geopolitica a est del nostro continente, dal 2014 ad oggi.

Per quanto riguarda il governo tedesco, ci permettiamo solo di dare un consiglio: va bene cercare di arrestare gli esecutori materiali, ma sarebbe opportuno guardare oltre l’Atlantico e andare a cercare il vero mandante!

#NordStream2 #Germania #Russia #USA #Sabotaggio #Energia #Geopolitica #Gasdotto #Europa #PoliticaInternazionale #Biden #Tillerson #Nuland #Poroshenko #Morawiecki #Trump #Johnson

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LA GERMANIA CHIUDE I FINANZIAMENTI PER LA GUERRA DI ZELENSKY


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LA GERMANIA CHIUDE I FINANZIAMENTI PER LA GUERRA DI ZELENSKY

Il supporto all’Ucraina e la guerra contro la Russia stanno pesando drasticamente sull’economia tedesca, che è trainante per tutta l’Europa, rischiando di mandare letteralmente a gambe all’aria l’intero sistema economico. A ciò si aggiungono nuove rivelazioni sul sabotaggio del Nord Stream 2, la più grande infrastruttura energetica della Germania, ad opera degli ucraini, che nel settembre 2022 lo fecero saltare in aria danneggiando più di tutti la Germania stessa e l’economia europea.

Ora lo stato tedesco punta a una “netta rimodulazione” degli aiuti militari all’Ucraina, che si ridurranno di quasi la metà nel bilancio del 2025 rispetto all’anno precedente. Sono infatti 4 i miliardi che la Germania stanzierà per l’Ucraina, a fronte dei 7,5 miliardi stanziati nel 2024.

L’Unione Europea aveva stanziato nel 2022 una cifra di 38 miliardi di euro in aiuti militari, di cui 28 miliardi provenienti dalla Germania (23 miliardi in contributi e 5 miliardi in forniture militari). La Germania è quindi costretta a chiudere l’enorme rubinetto degli aiuti all’Ucraina. La recessione tedesca è dettata dalla rottura degli accordi energetici con la Russia, mantenuti grazie al “Nord Stream” e al miracolo economico dell’era Merkel, fondato sul gas russo a basso costo che permetteva alla Germania di essere competitiva a livello industriale. Come è già risaputo, quando arretra l’economia tedesca, arretra anche quella italiana.

Di fatto, stiamo osservando in silenzio una guerra di cui nessuno parla: la “guerra economica” della Germania (e dell’Europa intera) contro gli Stati Uniti, supportati dalla Gran Bretagna, che puntano a ridimensionare i loro partner commerciali e alleati per scaricare sugli altri la propria crisi.

Se la grande e forte Germania smette di riempire Zelensky di soldi, perché dovrebbe farlo l’Italia, che a fatica riesce a mantenere se stessa? Scommettiamo che, dopo questo taglio da parte del governo Scholz, toccherà anche a noi mettere più soldi?

QUESTO CONFLITTO NON SOLO PORTERÀ ALTRA GUERRA E VIOLENZA IN EUROPA, RISCHIANDO DI COINVOLGERE TUTTO IL CONTINENTE, MA NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI CI LASCERÀ SENZA SOLDI PER LA SANITÀ, LA SCUOLA E TUTTO IL SISTEMA SOCIALE, PER SEGUIRE UNA GUERRA PER PROCURA IMPOSTA DA USA, UE E NATO!

#Germania #Ucraina #AiutiMilitari #Recessione #NordStream #EconomiaTedesca #Russia #Europa #GuerraEconomica #Gasdotto #Energia #RelazioniInternazionali #CrisiEconomica #Geopolitica

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ALCIDE DE GASPERI E PALMIRO TOGLIATTI: LE DUE PARABOLE POLITICHE A CONFRONTO


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CONDIVIDIAMO DA LA RISCOSSA (LINK NEL PRIMO COMMENTO)

ALCIDE DE GASPERI E PALMIRO TOGLIATTI: LE DUE PARABOLE POLITICHE A CONFRONTO

Le due ricorrenze che cadono molto vicine – il 60° anniversario della morte di De Gasperi e il 50° della morte di Togliatti – sono l’occasione per fare brevi riflessioni su quel tornante storico che va dal 1943 al 1964.

Il primo oggi viene osannato, mentre del secondo si ricordano solo le cose che non sono andate bene all’imperialismo.

Guardiamo le loro biografie e valutiamo.

De Gasperi, considerato un “padre fondatore” dell’Europa, nel 1922 votò la fiducia al governo Mussolini. Durante il fascismo si rifugiò in Vaticano e giustificò l’annessione dell’Austria al Reich. Dopo la guerra, con l’aiuto degli USA, guidò un governo di centro che escluse i comunisti e sancì il legame dell’Italia all’atlantismo.

Togliatti, dopo Gramsci, è stato il capo indiscusso del più grande partito comunista d’occidente. Ha correttamente avversato il Patto Atlantico, il Piano Marshall, la formazione della Comunità Europea, la controrivoluzione in Ungheria nel 1956. Si è schierato però con XX Congresso del PCUS. Ha promosso la già citata amnistia ai fascisti. Ha imposto l’introduzione dei Patti Lateranensi in Costituzione. Ha dapprima avversato il revisionismo di Tito ma poi ha ritrattato, quando lo ha fatto Khruscëv. Ha inaugurato col VI Congresso del PCI sempre nel 1956 lo smantellamento progressivo dei gruppi dirigenti proletari del Partito, iniziata con la persecuzione di Pietro Secchia nel 1955. Luci e ombre, possiamo dire.

Ma possiamo permetterci di criticarlo solo noi comunisti, fa parte della nostra storia.

#DeGasperi #Togliatti #ItaliaRepubblicana #Comunismo #Antifascismo”

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VOGLIONO TOGLIERCI L’AUTO, OLTRE LA CASA E I RISPARMI


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VOGLIONO TOGLIERCI L’AUTO, OLTRE LA CASA E I RISPARMI

Più di 20 anni fa, Romano Prodi e il parlamento italiano ci hanno convinto ad accettare l’Euro con la promessa di lavorare meno e guadagnare di più. Purtroppo, i risultati sono stati disastrosi:

Il potere d’acquisto dei lavoratori italiani è diminuito drasticamente, con stipendi in calo del 3% rispetto al 1990.
Il costo delle auto è più che raddoppiato rispetto agli stipendi, rendendo impossibile per molti l’acquisto di un’auto nuova.

Sembra che l’obiettivo sia ridurre il parco auto, senza offrire un efficiente e gratuito trasporto pubblico. L’Euro e l’UE hanno impoverito il popolo italiano, tenendolo schiavo ai diktat di Bruxelles.
È ORA DI USCIRE DALL’UE VERSO UN MONDO MULTIPOLARE! 🌍

#Euro #UE #Impoverimento #Lavoratori

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