


COVID: I ricchi sono il doppio più ricchi…
…A noi nemmeno le briciole!

PATRICE EMERY LUMUMBA: Il simbolo dell’indipendenza del Congo

Mentre parlano solo di COVID la metà delle famiglie rinuncia a curarsi!

THOMAS SANKARA: “IL PRESIDENTE RIBELLE”

CILE VINCE IL CANDIDATO SOSTENUTO DAI COMUNISTI

Resoconto Sciopero 16/12

DRAGHI E TUTTO IL GOVERNO SONO CONTRO LO SCIOPERO E CONTRO I LAVORATORI
NOI SIAMO CONTRO DRAGHI AL FIANCO DEI LAVORATORI.

CONTRO DRAGHI. VIVA LO SCIOPERO GENERALE DEI LAVORATORI
MEGLIO TARDI CHE MAI
CGIL e UIL hanno deciso, dopo una lunga è colpevole attesa di scendere in piazza e protestare contro le nuove manovre varate dal governo Draghi, che vanno a colpire tutti i cittadini, i lavoratori e i pensionati peggiorando la loro situazione sociale ed economica.

ADESSO BASTA!, LA SCUOLA SI RIBELLA DOMANI 10 DICEMBRE, SCIOPERO!
Negli ultimi anni, soprattutto dall’avvento della pandemia da Covid-19 non è stato posto nessun rimedio alle grandi carenze di tutto il sistema scolastico.
– Non è stato fatto nessun investimento nell’edilizia scolastica, con conseguenti problemi per la sicurezza, cresciuti ulteriormente con la pandemia.
– Non è stato posto nessun rimedio al problema delle classi pollaio. Problema già presente prima della pandemia.
– Dei 33 miliardi di Legge di Bilancio, solo lo 0,6% viene destinato per riconoscere la professionalità docente
– Non è stata prevista nessuna stabilizzazione del personale precario, docenti e ATA
– Nessun adeguamento per il rinnovo del contratto docenti scaduto nel 2018 Il pnrr, fatto comunque a debito, non interviene sui punti elencati e viene usato come strumento per introdurre riforme peggiorative per la scuola e regalare soldi ai privati, come le grandi aziende informatiche.
Il governo Draghi continua a voler affossare la scuola pubblica (molto spesso a favore della scuola privata), dimostrando quanto poco interessi il futuro degli studenti e di tutto il personale scolastico.
Il governo continua a distruggere il sistema scolastico pubblico e il futuro degli studenti. E’ Necessario dare stabilità al lavoro di migliaia di precari valorizzando di più il lavoro che si fa in classe. Aumento dei posti dei collaboratori scolastici. E poi: presidi sanitari e sistemi di sanificazione nelle scuole.
Negli ultimi anni, soprattutto dall’avvento della pandemia da Covid-19 non è stato posto nessun rimedio alle grandi carenze di tutto il sistema scolastico.
– Non è stato fatto nessun investimento nell’edilizia scolastica, con conseguenti problemi per la sicurezza, cresciuti ulteriormente con la pandemia.
– Non è stato posto nessun rimedio al problema delle classi pollaio. Problema già presente prima della pandemia.
– Dei 33 miliardi di Legge di Bilancio, solo lo 0,6% viene destinato per riconoscere la professionalità docente,
– Nessun adeguamento per il rinnovo del contratto docenti scaduto nel 2018 Il pnrr, fatto comunque a debito, non interviene sui punti elencati e viene usato come strumento per introdurre riforme peggiorative per la scuola e regalare soldi ai privati, come le grandi aziende informatiche.
Sull’organico Covid, invece, è stato fatto ben poco: 300 milioni sono stati trovati per gli insegnanti, ma nessuna risorsa per il personale ATA e ricordiamo il numero esagerato dei precari: 250.000 docenti e circa 50.000 Ata.

LA SALUTE E’ PIU’ IMPORTANTE DEL PROFITTO
Il governo ancora, puntualmente come al solito, si dimostra succube di Confindustria.
Come è ben noto, Confindustria ripete sin dal giorno in cui è stato proclamato il “lockdown” di voler riaprire tutte le grandi fabbriche subito per contenere le perdite di profitto che i grandi industriali avrebbero avuto in questa fase, il governo Conte infatti durante tutto questo periodo ha fatto di tutto per assecondare le richieste dei grandi industriali mettendo così a rischio la salute di milioni di cittadini.
La nuova proposta viene dal Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli che vorrebbe “regionalizzare“ la fase 2 per far si che siano le regioni a gestire in maniera autonoma le misure di sicurezza da adottare per la prevenzione da Covid 19.
Una misura che può far piacere solamente a Confindustria e ai grandi industriali, che permetterebbe loro di fare pressioni sui governi delle regioni più industrializzate per far riaprire tutto nel minor tempo possibile, una misura che metterebbe a rischio la salute di tutti i lavoratori che riporterebbe in breve tempo a un’ impennata di contagi e a una situazione nazionale identica a quella che abbiamo vissuto nell’ultimo mese e mezzo.
Ormai è chiaro a tutti che per ministro Patuanelli insieme al governo è molto più importante il profitto di pochi rispetto alla salute dei cittadini e questa proposta infatti ne è l’ennesima prova.