Riforme e legge elettorale. Serve cambiamento dello stato di cose presente. Sistema proporzionale, una testa un voto. (il comunicato)

Riforme e legge elettorale. Serve cambiamento dello stato di cose presente. Sistema proporzionale, una testa un voto. (il comunicato)

La delegazione di CSP –PARTITO COMUNISTA, col segretario Marco Rizzo, Alfonso Galdi e Alessandro Mustillo ha partecipato oggi  all’’incontro per le consultazioni sulle riforme istituzionali e sulla nuova legge elettorale. Ansa 17.40

 

Di seguito la nota diffusa dal Partito dopo l’incontro:

 

“L’incarico di governo a Monti e quanto accaduto negli ultimi mesi dimostrano come il sistema politico italiano sia ridotto oramai a mero esecutore di direttive provenienti da Bruxelles e precisi indirizzi economici voluti dalle banche e dalle grandi imprese. Di fronte alla crisi strutturale del capitalismo noi comunisti riteniamo che l’unica soluzione sia un cambiamento radicale dello stato di cose presente, di certo non attuabile all’interno dell’attuale sistema parlamentare. Per questo continueremo a portare avanti la nostra opposizione al governo Monti, contro il ricatto del debito pubblico e i vincoli di bilancio europei, ultimo attacco a quel che resta della sovranità nazionale.

 

Quanto alle proposte di riforma elettorale siamo assolutamente contrari all’idea di un rafforzamento del bipolarismo, che si risolve nel gioco dei ruoli della finta contrapposizione tra coalizioni nella realtà concordi sulle linee generali di politica economica e pienamente subalterne ai vincoli dell’Europa, come centrodestra e centrosinistra al governo hanno dimostrato chiaramente in questi anni. Crediamo che il

sistema proporzionale puro (una testa, un voto) sia l’unico sistema che possa garantire un minimo di rappresentanza. Tutto ciò accompagnato dalla necessità di un taglio dei costi della politica: parlamento monocamerale, riduzione del numero dei deputati a 400, limite di mandato a due legislature e riduzione degli stipendi dei parlamentari al livello dello stipendio medio di un lavoratore dipendente.”

Roma 9 febbraio 2012

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