LA VIOLENZA VERA CONTRO GLI STUDENTI Gravissimo episodio avvenuto a Firenze…


da Partito Comunista https://ift.tt/6XaqHvf

LA VIOLENZA VERA CONTRO GLI STUDENTI

Gravissimo episodio avvenuto a Firenze in data 21 novembre, dove la manifestazione pro Palestina ideata dal Collettivo Ateneo Firenze è stata violentemente attaccata dalle forze dell’ordine all’altezza di via dei Fibbiai. Ciò che rende maggiormente grottesco l’episodio è la giustificazione data dai quotidiani e servizi televisivi locali al corpo di polizia, i quali hanno accusato il corteo di aver ideato un “presunto” presidio presso la Sinagoga fiorentina. L’intento del corteo era quello di giungere all’interno del chiostro della facoltà Umanistica presso piazza Brunelleschi per far partecipare gli studenti presenti al dibattito pianificato per il pomeriggio dello stesso giorno. Presso i cancelli dell’ateneo è stata lanciata una seconda carica ancora più violenta e totalmente ingiustificata, in quanto gli studenti si stavano unicamente recando presso un luogo che è loro di diritto, ovvero l’università. Questi episodi di repressione fanno comprendere quanto il sistema abbia adottato una visione unilaterale, legata ad un mondo dove esporre i propri ideali viene visto come pericoloso e da reprimere con tutti i mezzi. Se anche nei luoghi di cultura e di scambio di idee come erano e dovrebbero essere le università il confronto viene represso con la violenza dobbiamo comprendere che la situazione è molto grave, ma continueremo a marciare per i nostri ideali, ricordando che chi lotta per la verità è straordinariamente forte.
Tutto questo accade pochi giorni dopo una partecipata assemblea di studenti svoltasi all’Università di Milano dove il rettore ha rifiutato di discutere in Senato accademico una mozione studentesca tesa a recidere i legami con le università israeliane. Il rettore Franzini l’ha definita “violenta e anti democratica”.
La seduta del senato è stata sospesa, e le studentesse e studenti in presidio sono stati tacciati, nuovamente, di violenza, e minacciati di denuncia per interruzione di pubblico servizio. In mancanza di una normale dialettica democratica non ci si può stupire che si giunga poi a scontri violenti di piazza. È questo uno Stato democratico?

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