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IL BRASILE DI LULA IN PRIMA FILA PER UN MONDO DI PACE MULTIPOLARE
Il Brasile di Lula si sgancia sempre di più dall’oppressione Statunitense, in controtendenza rispetto al periodo di governo Bolsonaro, e sta consolidando la propria posizione all’interno dei BRICS.
L’intenzione di abbandonare il dollaro come moneta di scambio.
Lula da Silva si è recato a Shanghai, per partecipare alla Cerimonia di Inaugurazione del nuovo Direttore della Nuova banca di Sviluppo BRICS: Dilma Rousseff.
Durante la Cerimonia, il Presidente Lula ha dichiarato che i Paesi in via di sviluppo dovrebbero abbandonare il Dollaro, e rafforzare le proprie valute nazionali, e che lo stesso Brasile sta iniziando un processo di de-dollarizzazione del Paese.
Lula a riguardo ha dichiarato:”Perché non possiamo commerciare in base alle nostre valute?”, “Chi è stato a decidere che il dollaro fosse la valuta dopo la scomparsa del gold standard?”, “Perché una banca come quella dei BRICS non può avere una moneta per finanziare le relazioni commerciali tra Brasile e Cina, tra Brasile e altri Paesi? È difficile perché non siamo abituati. Tutti dipendono da una sola valuta.
In settimana Lula ha annullato le procedure di privatizzazione dell’era Bolsonaro in corso per tre società statali questa settimana: Conab (Compagnia Nazionale di Approvvigionamento agricolo), Telebras (società di telecomunicazioni) e Petrobras (compagnia petrolifera).
Oltre questo, il Presidente Brasiliano ha anche attaccato gli USA riguardo la guerra in Ucraina definendoli i soli responsabili:
Gli Stati Uniti devono smettere “di incoraggiare la guerra” in Ucraina e “iniziare a parlare di pace”.