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FUORI L’ITALIA DALL’UNIONE EUROPEA E DALLA NATO
IL 25 Marzo 1957 vennero firmati i “Trattati di Roma” che tutt’oggi vengono considerati come l’inizio del processo di integrazione tra gli Stati Europei.
In questi 66 anni l’arretramento delle condizioni di vita e di lavoro dei cittadini di gran parte d’Europa, ed in particolare quelli italiani, hanno avuto un netto arretramento colpendo non solo la classe operaia, ma tutti coloro che vivono del loro lavoro, favorendo invece le banche ed i grandi gruppi multinazionali e della finanza europea.
Il “sogno europeo” nel tempo si è dimostrato per quello che è: una foglia di fico in cui i potentati economici europei decidono, alle nostre spalle, come meglio spartirsi il bottino.
Oggi l’Unione Europea, serva fedele degli USA, si è messa in prima fila nella guerra armando e finanziando l’Ucraina, l’Unione Europea con l’elmetto continua ad alimentare lo spettro di una terza guerra mondiale con continui finanziamenti e invio di armi
Solo il Partito Comunista nel 1957 votò contro e noi oggi continuiamo a lottare nel solco di quella strada.
FUORI L’ITALIA DALL’UNIONE EUROPEA
FUORI L’ITALIA DALL’EURO