Ancora uno… la catene degli infotuni sul lavoro all’Ilva continua. Questa volta è toccato al giovane operaio di 35 anni Alessandro Torricella, dopo 4 giorni di agonia è morto. Un getto di ghisa incandescente lo ha investito mentre misurava la temperatura del foro di colata dell’alto forno n°2.
Non sono serviti 4 giorni di ricovero presso il centro di rianimazione a Bari.
E’ morto un operaio.
Dopo i Riva, la fabbrica è nelle mani del governo italiano ma si continua a morire di infortuni sul lavoro.
I Comunisti della Puglia ribadiscono la necessità di rimuovere ogni elemento di rischio per garantire la sicurezza sul posto di lavoro.
L’Ilva, la fabbrica di inquinamento e di morte, e stata resa tale dalle scellerate politiche di privatizzazione finalizzate al profitto ad ogni costo.
Il Partito Comunista della Puglia esprime il più sincero cordoglio alla famiglia di Alessandro Torricella ed è vicino a tutti i lavoratori ed gli ex lavoratori sopravvissuti all’Ilva, fabbrica di morte che rappresenta in Italia la punta più alta del capitalismo europeo.