Il Partito Comunista esprime la sua solidarietà di classe e il proprio sostegno militante ai delegati degli stabilimenti di Termoli e Melfi e alla loro lotta. L’attacco sferrato contro questi compagni, infatti, così come la presa di distanze della stessa FIOM sugli scioperi che da soli, eroicamente, senza nessun appoggio, stanno portando avanti, costituiscono un grave attacco a tutta la classe operaia italiana e a tutti i lavoratori.
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Tutto ciò è chiaramente la conseguenza diretta della decisione di quasi tutto il movimento sindacale italiano, a cominciare dalla FIOM, di abbandonare la strada del conflitto e della lotta di classe.
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Per rientrare nelle grazie di Marchionne, infatti, la dirigenza della FIOM sta avallando, in maniera complice e subalterna, accordi che rendono possibili sabati obbligatori e turni sempre più massacranti.
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Gli stessi delegati di Termoli e Melfi, da più di un anno, indicono scioperi contro questo attacco che stanno subendo, ma la risposta della FIOM, attraverso i suoi dirigenti, invece di schierarsi incondizionatamente con la classe operaia, è stata di prendere le distanze dalle compagne e dai compagni impegnati in questa dura lotta. Tutto ciò a partire dal suo segretario Landini, evidentemente troppo impegnato nel goffo tentativo di costruzione di uno spazio politico totalmente autoreferenziale, definito coalizione sociale.
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È evidente che non basta più esprimere solidarietà .
È necessario riaprire la vertenza del gruppo FIAT-FCA a livello nazionale.
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È necessario che, proprio come gli eroici compagni di Termoli e Melfi, i delegati FIOM comincino di nuovo ad esercitare il conflitto di classe, dal momento che ci troviamo davanti ad uno spartiacque e non è possibile, perché chi lo fa è complice, lasciare da soli tutti coloro che, come da mesi stanno facendo nell’ isolamento più totale, con coraggio e fermezza questi compagni, si sono schierati chiaramente, senza se e senza ma, contro i padroni e dalla parte della classe operaia.
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Nunzia Amura
Partito Comunista Campania