a cura di Dario Ortolano.
Sabato 4 ottobre 2014, si è svolta a Roma la riunione del Comitato Centrale del Partito Comunista, i cui lavori sono stati avviati dalla relazione politica del Segretario Generale del Partito, compagno Marco Rizzo.
Nel corso di alcuni giorni precedenti, si erano svolte, a Bruxelles, due importanti riunioni dei Partiti che fanno parte della Iniziativa dei Partiti comunisti ed operai d’Europa e di altri partiti comunisti che, in altri continenti, guardano con interesse a tale iniziativa.
Il terreno della lotta sullo scenario internazionale è, infatti, come ricordato nella relazione introduttiva al Comitato Centrale, quello che, come sempre ma tanto più in questo periodo, fa da sfondo e guida alla azione politica dei vari partiti a livello nazionale.
In un mondo caratterizzato sempre più dalle guerre scatenate dalle potenze imperialiste che agiscono per determinare il controllo delle principali ricchezze economiche e risorse energetiche da parte dei monopoli ed oligopoli internazionali, diventa sempre più importante la azione coordinata dei partiti comunisti ed operai per fare prevalere, dall’Ucraina alla Palestina, dall’Iraq alla Siria, in ogni situazione di crisi e di guerra, le ragioni dei popoli contro l’aggressione imperialista, per la difesa della sovranità popolare e della indipendenza nazionale.
All’interno di ogni Paese, poi, nell’ambito della più acuta crisi del capitalismo degli ultimi decenni, che sta scaricandone gli effetti ed i costi sulla classe operaia e sui popoli europei e di altri continenti, maturano le condizioni e le ragioni per la costruzione della alternativa anticapitalista e socialista-comunista di cui sono portatori i comunisti, ma in un contesto caratterizzato da difficoltà di carattere culturale ed ideologico derivanti dall’apparato propagandistico borghese che indica falsi obbiettivi al movimento popolare attraverso l’azione dei mass-media,dei sindacati e dei partiti di regime.
In Italia, con particolare evidenza, di fronte alle proposte ed alle iniziative reazionarie ed antipopolari del Governo Renzi sui temi del lavoro e della scuola, coloro che oggi si atteggiano a difensori dei lavoratori ( aree del PD, Sel, Cgil, ma anche Pdci e Rifondazione), sono stati, nel corso degli anni precedenti, gli apripista dell’attacco antipopolare che ha determinato l’attuale situazione del mercato del lavoro precarizzato e frammentato e dei rinnovati contenuti di classe della scuola.
Per questo, è compito dei comunisti partecipare alla mobilitazione popolare di protesta ed alle manifestazioni, a partire da quelle del sindacalismo di base, per il prossimo periodo, senza tuttavia attenuare la nostra critica nei loro confronti e verso una “ sinistra” che ha acconsentito all’attacco antipopolare degli anni scorsi.
Il nostro Partito, nato il 19 gennaio di quest’anno, sta muovendo i primi passi nella direzione delle realizzazioni indicate dai nostri documenti congressuali.
Innanzitutto, la realizzazione, attraverso la iniziativa dei comunisti nei luoghi di lavoro, del FUL ( Fronte Unitario dei Lavoratori ) come strumento di costruzione di una vera opposizione di classe.
Inoltre, come da tempo intrapreso, la creazione ed il rafforzamento di un lavoro politico ed organizzativo verso i giovani proletari, che ha nella Gioventù Comunista l’elemento propulsivo principale.
Infine, il radicamento e la estensione della organizzazione del Partito nella società nel suo insieme, come condizione per contrastare l’iniziativa padronale e governativa e la gestione capitalistica della crisi, e fare avanzare la nostra proposta anticapitalistica e socialista-comunista.
A questo fine, servono alcuni filoni di iniziativa immediata che ci vedano impegnati da subito:
Il rilancio e la valorizzazione della figura del compagno Pietro Secchia, al fine di studiare ed attualizzare i contenuti di una concezione rivoluzionaria del Partito e della trasformazione sociale.
L’apprendimento di un uso adeguato di facebook e degli altri social-network, al fine di diffondere il nostro pensiero e le nostre proposte.
Un tesseramento al Partito ed il suo autofinanziamento fondato sulla crescita della coscienza politica e di una militanza sempre più qualificata e diffusa.
L’adeguata attenzione alla prossima tornata elettorale di carattere regionale ed amministrativo, come occasione per diffondere le proposte comuniste e radicare il Partito nei territori.
La costruzione di una adeguata iniziativa antifascista di massa dei comunisti, da sempre promotori di un antifascismo profondamente legato a contenuti di classe e popolari.
La Manifestazione del 8 novembre a Roma, nell’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre, come atto di rivendicazione politica ed ideologica della utilità politica e sociale dei comunisti.
Sulla base di questi orientamenti, ricordiamo, infine, i principali appuntamenti che attendono, oltre a quelli già ricordati, l’iniziativa del Partito, nazionalmente ed internazionalmente:
Il viaggio lungo la linea Gotica ( A conquistare la rossa primavera ), nei giorni 18 e 19 ottobre 2014 in Toscana ed Emilia, a ricordo della lotta e del sacrificio dei comunisti e del popolo nella guerra antifascista, ripercorrendone alcune tappe significative, fino al 25 aprile 2015, la Manifestazione, il 7 novembre 2015, a Mosca, per l’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre.
Dopo un intenso dibattito a cui hanno partecipato 22 compagni e compagne, il Comitato Centrale del Partito ha approvato, all’unanimità, i contenuti della Relazione introduttiva e delle Conclusioni, qui sintetizzati, del Segretario Generale del Partito, Marco Rizzo, impegnando tutti i militanti a lavorare, coerentemente, alla loro realizzazione.
ODG. ELEZIONI PROVINCIALI DI 2^ GRADO:
Entro il 12 ottobre 2014 gran parte degli amministratori comunali saranno chiamati a votare per le elezioni di secondo grado che andranno a rinnovare gli organi politici delle province. A tutt’oggi le forze reazionarie , conservatrici e neocentriste stanno lavorando sottobanco per dividersi ,a mò di manuale Cencelli , i nuovi organigrammi provinciali . Il disegno vede principalmente il PD, Forza Italia, l’UDC e l’NCD lavorare alacremente per siffatto obiettivo. Di fronte a tale quadro , che sta imbrigliando ogni legittima discussione all’interno dei consessi istituzionali e che vanno ad espungere qualsiasi discussione sulla possibilità di cambiamento reale dello stato di cose presente ,
il COMITATO CENTRALE DEL PARTITO COMUNISTA
-impegna i compagni eletti nelle istituzioni comunali a non votare alle elezioni di secondo grado per la elezione degli organigrammi politici delle province del 12 ottobre ed altre date, dandone massima informazione tramite i media (stampa , radio e tv) dei territori nei quali gli eletti comunisti operano.
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