RICOMINCIO DA LENIN

RICOMINCIO DA LENIN

RICOMINCIO DA LENIN

Un’inziativa di Csp per valorizzare il patrimonio politico e storico dei comunisti e farlo conoscere ai giovani 

Ormai da più di un ventennio dallo smantellamento del Partito Comunista Italiano, è stata  completamente abbandonata quella che Gramsci chiamò “la battaglia delle idee”: il lavoro ideologico, la formazione politica e culturale – componenti fondamentali, organiche e permanenti della vita del partito – sono stati del tutto dismessi. C’è poco da stupirsi e molto da riflettere sul legame tra la mancanza del lavoro ideologico e le caratteristiche delle lotte di questi anni, spesso inefficaci, disorientate, dispersive, frammentate. Per i giovani, oggi, è praticamente impossibile entrare in contatto con la teoria e con la storia dei comunisti e il futuro, senza un’inversione di rotta, non potrà che essere peggiore.

Questa sinistra priva di bussola, inconcludente, sempre convinta di stare all’anno zero, richiama alla memoria quel vecchio film in cui Massimo Troisi sosteneva di voler “ricominciare da tre”. “Tre cose mi sono riuscite nella vita, perché devo perdere pure queste?” sosteneva l’attore  napoletano. Con una battuta possiamo dire che Comunisti-Sinistra popolare ha deciso di fare proprio così: vogliamo ricominciare, forti del nostro patrimonio storico e politico, verso il futuro.

Per questo Csp ha iniziato al suo interno e nei confronti di tutti coloro che sono interessati, una campagna di formazione ideologica, che rilanci e renda sempre più concreta la lotta per la ricostituzione del Partito.

Tra le varie iniziative assunte dal Comitato Centrale di Csp anche quella di dare la più ampia diffusione possibile a un libro di recente pubblicazione “Il libretto rosso di Lenin” (Purple press – Castelvecchi, 2011 pp.210) in cui sono raccolti alcuni tra i passi più significativi della concezione leninista del partito, della lotta rivoluzionaria, del rifiuto dell’estremismo e dell’opportunismo.

Sarebbe sciocco pensare a un “libretto di istruzioni” di cui servirsi dogmaticamente come se non fosse passato un secolo di Storia; sarebbe sicuramente contrario ai principi stessi a cui Lenin improntò la sua opera e la sua esperienza di rivoluzionario. Ma come si può pretendere orientare le lotte del futuro senza conoscere la nostra storia e il nostro patrimonio ideologico? Non di rado, ad esempio, succede che vengano fatte passare per “nuove” concezioni che già cento anni fa furono approfondite, discusse e superate. Se davvero i comunisti del secolo XXI intendono fare qualcosa di “nuovo”, devono intanto iniziare a conoscere l’alfabeto di questa scienza che è sì complessa, ma che, grazie all’organizzazione, può diventare patrimonio comune dei lavoratori e degli sfruttati per un compito grandioso: cambiare il mondo. Come scrisse Brecht nella sua Lode del Comunismo: “È ragionevole chiunque lo capisce. È facile. Non sei uno sfruttatore, lo puoi intendere. Va bene per te, informatene”.

Oggi la parola “comunista” è stata via via privata di contenuti e significato, fino a svuotarla completamente, rendendola un semplice gingillo decorativo, tanto che chiunque potrebbe volerla utilizzare in tanti momenti e per usi diversi. Leggere Lenin, oggi, è un modo per far conoscere ai giovani chi sono davvero i comunisti e per sperare di annullare, con le nuove generazioni, la frammentazione e l’inutilità in cui la sinistra è scivolata in questi anni rinunciando ai suoi capisaldi.

Questo libro può essere lo spunto, per tutte le organizzazioni territoriali di Comunisti-Sinistra Popolare, per riprendere questo cammino ideale e individuare gli strumenti per rendere la lotta sempre più efficace e costruttiva, coinvolgendo sempre più lavoratori. Ad esempio organizzando incontri e dibattiti che, partendo anche dalla sorprendente attualità di Lenin, forniscano un concreto terreno di confronto a discussioni che spesso si rivelano inconcludenti: quale dev’essere – oggi – il compito dei comunisti?

Per avvicinare i giovani a questa lettura, Csp ha lanciato anche l’idea di “adottare” dei libri in modo da poterli poi distribuire gratuitamente ai ragazzi. Il buon esempio è stato dato dalla compagna Maria Fierro del Comitato Centrale di Csp: ha sottoscritto dieci copie che verranno regalate ai giovani nelle prossime settimane


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