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ANCHE LA GERMANIA LOTTA
L’ITALIA RESTA A GUARDARE
Dopo gli scioperi e le manifestazioni ad oltranza in Francia che ancora oggi continuano contro il provvedimento illegale del governo di Macron di alzare l’età pensionabile da 62 a 64 anni, anche i lavoratori tedeschi sono entrati in sciopero contro l’inflazione e l’aumento dei prezzi.
In Germania è stato indetto un grosso sciopero dei trasporti che coinvolge lavoratori di porti, aeroporti, ferrovie e mezzi pubblici e durerà per tutta la giornata di lunedì. Lo sciopero è stato indetto dalle due principali organizzazioni sindacali tedeschi a cui aderiscono milioni di lavoratori, per chiedere un aumento dei salari e un loro adeguamento al costo della vita.
Il sindacato Verdi chiede un aumento del 10,5% e almeno 500 euro in più in busta paga, mentre Evg rivendica un incremento di minimo 650 euro mensili spiegando che per i lavoratori gli adeguamenti all’inflazione sono una “questione di sopravvivenza“.
Le proteste contro il carovita, l’inflazione e i provvedimenti dei governi volti solo a peggiorare la vita dei lavoratori si estendono anche in Germania, dove anche li i sindacati lottano per il benessere dei lavoratori.
In Italia invece ancora tutto tace, con i sindacati confederali che accettano tutto senza lottare dall’inflazione al costo della vita e l’aumento del prezzo di tutti i prodotti senza proferire parola, accettando persino le parole del Governatore di BankItalia che dichiara di essere contrario all’aumento degli stipendi per contrastare l’inflazione.