LA SINISTRA SCHIZOFRENICA

LA SINISTRA SCHIZOFRENICA (articolo pubblicato su IL secolo XIX del 14/1/2011 a p.26)
Appare ogni giorno più evidente quanto la forza politica, che qualcuno continua impropriamente a definire di sinistra, sia ormai inesistente nel nostro Paese. Le recenti vicende della Fiat ne sono un’ulteriore prova: i pezzi da novanta del Partito Democratico, lamentando finti mal di pancia e accampando scuse puerili, si sono affrettati a dichiarare la loro adesione alla politica aziendale messa in campo da Marchionne e dal padronato.

I motivi sono vari e spaziano dalla convenienza (di Piero Fassino), alla riconoscenza (del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino), alla faccia tosta di chi, apertamente e senza pudore, si schiera con il padronato.

Questi comportamenti scandalosi, che richiamano alla memoria l’Italia dei faccendieri modello “prima Repubblica”, non fanno che avvalorare quanto noi, Comunisti di Sinistra Popolare affermiamo da tempo: il PD non è un partito di sinistra, bensì un partito (??) che per poter governare – dall’ente statale alla comunitĂ  montana – deve sostenere i poteri forti. Ricordiamo, un esempio tra tanti, i finanziamenti che il Comune di Roma ha girato al clero attraverso i sindaci Francesco Rutelli e Walter Veltroni.

In questo contesto stupiscono le posizioni di alcuni partiti (vedi Sinistra Ecologia e LibertĂ ) che, apertamente schierati con la Fiom, continuano tuttavia a mantenere l’alleanza con il PD, con l’UDC e con l’Italia dei Valori. Non solo. In mezzo a questo scontro – che definire di civiltĂ  è riduttivo, dato che ci sono di mezzo i diritti (negati) dei lavoratori – dichiarano tranquillamente che nel 2012 sosterranno la candidatura a sindaco di Marta Vincenzi. A meno che (nota bene) non si vada alle primarie; in tal caso c’è giĂ  un candidato di SEL, Nichi Vendola ovviamente, bello e pronto per la competizione elettorale. Se questa è serietà…. Con quale speranza di cambiamento si possono stringere alleanze con chi, in una battaglia sui diritti dei lavoratori, la pensa come Berlusconi?

E quando tutto ciò che la Fiat sta ora subendo verrà esteso agli altri lavoratori, chi potrà opporsi? Forse i 20/30 parlamentari eletti in Sinistra Ecologia e Libertà o nella Federazione della Sinistra?

Il passato insegna che questo non è stato possibile nemmeno quando i parlamentari erano 150…. Senza contare che neppure all’interno delle giunte comunali ci si oppone alla privatizzazione di alcuni servizi pubblici. Ne sa qualcosa il Comune di Genova, prima municipalità in Italia a vendere le quote delle aziende.

Comunisti Sinistra Popolare non ci sta. Per questo invitiamo tutte le forze politiche, che ancora hanno una coscienza, a costituire insieme a noi un fronte unico. Non ci interessa la leadership, vogliamo solo che qualcuno torni a parlare con e tra la gente. Vogliamo che si difendano i più deboli dall’arroganza di chi, nonostante si sia arricchito negli ultimi vent’anni, continua ad affamare i poveri e dalla disonestà di chi, in questa battaglia dei diritti, ha lasciato la Fiom a combattere da sola per la difesa della democrazia.

Genova, 14 gennaio 2011

Il segretario regionale di CSP
Roberto Delogu

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