Il 21 febbraio 1848 a Londra viene pubblicato il Manifesto del Partito Comunista

Il 21 febbraio 1848 a Londra viene pubblicato il Manifesto del Partito Comunista

Il 21 febbraio 1848 a Londra il mondo cambia per sempre.
Karl Marx e Friedrich Engels pubblicano il Manifesto del Partito Comunista, non solo uno degli scritti politici più importanti della storia, ma un libro che con la sua sola esistenza ha contribuito a cambiare il mondo, dando il via ad un moto continuo di lotte sociale per il miglioramento delle condizioni di vita del popolo.

” La storia di ogni società è stata finora la storia di lotte di classe.
Uomo libero e schiavo, patrizio e plebeo, barone e servo della gleba, membro di una corporazione e artigiano, in breve oppressore e oppresso si sono sempre reciprocamente contrapposti, hanno combattuto una battaglia ininterrotta, aperta o nascosta, una battaglia che si è ogni volta conclusa con una trasformazione rivoluzionaria dell’intera società o con il comune tramonto delle classi in conflitto.”

” Tremino pure le classi dominanti davanti a una rivoluzione comunista. I proletari non hanno nulla da perdere in essa fuorché le loro catene. E hanno un mondo da guadagnare. Proletari di tutti i Paesi, unitevi! “

#Marx #Engels #Manifesto

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Il Governo spende (male) miliardi per poi dare indietro pochi centesimi agli Italiani.

Il Governo spende (male) miliardi per poi dare indietro pochi centesimi agli Italiani.

Proprio così, mentre il Governo dei falsi sovranisti tra armi all’Ucraina, Ponte sullo Stretto e centri in Albania, per un momento fa finta di ricordarsi di quel Ceto medio a loro teoricamente tanto caro, che invece ogni giorno viene sempre di più compresso in basso schiacciandosi verso la proletarizzazione, causando il più classico degli effetti domino portando danno a tutti coloro che vivono del proprio lavoro.

Tra una stretta di mano a Trump ed un appalto a Musk, si sono ricordati di proporre un taglio dell’Irpef per il “ceto medio”, un taglio con l’aliquota che passa dal 35% al 33% … tra i 40 e 60 centesimi al giorno, meno, anzi molto meno di un caffè al giorno vista l’aumento di tutti i beni …

Come si fa a dire di mettere al centro della propria azione di governo il popolo, se si spendono fiumi di denaro seguendo le indicazioni di EU e NATO a spese di scuola, sanità, trasporti?

I salari vanno solo indietro e con essi anche i diritti sindacali. Adesso hanno anche iniziato a vietare gli scioperi,.
L’Italia ed il mondo del lavoro scivola sempre di più verso il basso.
Basta chiacchiere. Basta bugie

L’unica soluzione? Socialismo o Barbarie

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Il Partito Comunista presente all’inaugurazione della Stele dedicata a Che Guevara

Il Partito Comunista presente all’inaugurazione della Stele dedicata a Che Guevara

Una delegazione del Partito Comunista, Federazione Toscana è stato presente oggi all’inaugurazione della stele dedicata al rivoluzionario Ernesto Che Guevara, tenutasi a Carrara sulla scalinata del Baluardo, alla presenza all’ambasciatrice di Cuba in Italia Mirta Granda Averhoff, allo scultore Jorge Romeo e ai rappresentanti istituzionali locali.

Oltre al senso celebrativo, negli interventi sortiti dell’adunanza sono stati trascurati i concetti di antimperialismo e di anticapitalismo ed omesso ogni accenno alla giustizia sociale e ai danni provocati dal liberismo, valori per i quali il “Che” ha combattuto e trovato la morte.

Per il Partito Comunista – Toscana sono stati presenti i compagni Mirko Fabrizio e Ugo Venturini, mentre per la Federazione della Gioventù Comunista era presente il compagno Lanes Rambelli.

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21 Gennaio 1921 – 21 Gennaio 2025 – Dalla Fondazione del Partito Comunista d’Italia agli 80 anni della Resistenza

21 Gennaio 1921 – 21 Gennaio 2025 – Dalla Fondazione del Partito Comunista d’Italia agli 80 anni della Resistenza

Il 21 Gennaio del 1921 nasceva a Livorno il Partito Comunista d’Italia, nato dalla scissione del Partito Socialista Italiano.
Comincia la grande storia del Partito dei lavoratori italiani.

Il Partito che ha visto, grandi uomini e grandi donne di questo Paese dare la vita, prima contro il fascismo in Italia e non solo, un Partito che ha resistito in clandestinità, poi protagonista della Resistenza italiana, nel dopoguerra con l’emancipazione della classe operaia, nello sviluppo del Paese e nelle lotte contro il grande capitale. per diventare il più grande partito comunista dell’occidente.

🔴 Da Gramsci a Pietro Secchia e Togliatti, passando per i tanti dirigenti e i milioni di militanti che il partito ha avuto.
Una grande storia che non può e non deve finire.

Il Partito Comunista oggi deve tornare ad essere il punto di riferimento del Popolo italiano e deve avere come obiettivo fare fuori da ogni gioco chi oggi governa l’Italia (e la sua finta opposizione) per portarla fuori dall’Unione Europea e dalla NATO.

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19 Dicembre 1903: Nascita  di Pietro Secchia

19 Dicembre 1903: Nascita di Pietro Secchia

Il 19 Dicembre del 1903 nasceva uno dei dirigenti comunisti più importanti della storia del movimento comunista italiano e non solo
PIETRO SECCHIA. Per noi del Partito Comunista un esempio da seguire, una guida nella confusione.
Vogliamo ricordarlo così.
“Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica”

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Fare un salto di qualità nella ricostruzione comunista

Fare un salto di qualità nella ricostruzione comunista

Estratto del dispositivo finale approvato all’unanimità dal Comitato Centrale del Partito Comunista nella riunione del 19 giugno a Roma. 

Il comitato centrale del Partito Comunista riunitosi a Roma domenica 16 giugno ha effettuato un’analisi dei risultati delle elezioni europee e della situazione generale, discutendo le prospettive generali di azione del Partito nei prossimi mesi e approvando il seguente dispositivo:

1) La situazione generale evidenzia un inasprimento delle contraddizioni capitalistiche con conseguente incremento delle politiche antipopolari e intensificazione dell’attacco ai lavoratori. Tale quadro non costituisce una fase transitoria ma strutturale, in stretta connessione con i processi generali di concentrazione e centralizzazione capitalistica, l’incremento della competizione sui mercati internazionali e la perdita di posizioni dell’Italia e dei paesi occidentali nella piramide imperialista.

Tutti gli indicatori economici, a partire dalla riduzione della produzione industriale, evidenziano come nel prossimo periodo i paesi europei, Italia in testa, saranno soggetti a un approfondimento della crisi. A una tale condizione segue inevitabilmente una crisi di gestione da parte delle classi dominanti-  pur in un quadro di permanente egemonia capitalistica –  che si ripercuote sul sistema politico con una crescente instabilità che ha nell’elevata astensione e nella grande volatilità dell’elettorato un sintomo palese.

Il Partito Comunista ritiene possibile lo scenario di una caduta del governo Cinque Stelle-Lega entro la fine dell’anno, anche per l’approfondimento delle contraddizioni con l’Unione Europea e la pressione sul governo italiano per una manovra lacrime e sangue, con procedura d’infrazione per sforamento del rapporto debito pubblico/pil oltre il 120%. La crisi economica italiana si acuisce, aumentando le chiusure aziendali e di impianti produttivi, ma anche le politiche repressive come quelle previste dal decreto sicurezza bis che mirano a colpire le lotte dei lavoratori.

Tale contesto, complessivamente considerato, chiama il Partito a una profonda riflessione finalizzata al miglioramento dell’azione politica e al potenziamento del nostro intervento ad ogni livello.

2) La presenza del Partito Comunista alle elezioni ha rappresentato un passaggio importante per il consolidamento e il riconoscimento della nostra organizzazione, e per la diffusione delle parole d’ordine dei comunisti. Di fondamentale importanza è stata la presenza dei comunisti per far emergere una critica dell’Unione Europea “da sinistra” rompendo così la narrazione europeista della sinistra in tutte le sue forme. Siamo consapevoli che tale presenza non è sufficiente, ma sappiamo anche che i risultati del lavoro svolto si misureranno nel tempo, proseguendo con coerenza e determinazione su questa strada.

Il PC ha ottenuto un importante incremento di voti in termini assoluti, non limitato solamente alla maggiore presenza nelle circoscrizioni elettorali, riportando 235.000 voti, pari allo 0,9% dei consensi (+0,6% dal 2018). Sebbene tale risultato sia ancora limitato, non possiamo non evidenziare come il PC sia l’unica forza “a sinistra” che cresce in termini assoluti e percentuali, in un quadro particolarmente sfavorevole in tutto il continente europeo.

Il Comitato Centrale manifesta il proprio ringraziamento a tutti i militanti e ai sostenitori comunisti che hanno consentito con il loro lavoro il raggiungimento di questo obiettivo. Il risultato delle elezioni europee carica di responsabilità tutti i membri del Partito ed in modo particolare il gruppo dirigente centrale e periferico dell’organizzazione ad ogni livello, perché evidenzia la necessità di un salto di livello qualitativo e quantitativo nell’azione del Partito, nella sua costruzione e nel suo radicamento.

3) Il primo obiettivo del Partito è quello di attivare il consenso elettorale ricevuto trasformandolo in forme di militanza e sostegno attivo organizzato nei confronti del Partito. Si tratta di trasformare questa manifestazione di consenso alla causa comunista in elemento legato organizzativamente al Partito, attraverso le molteplici forme di legame possibile […]

4). Per sostenere il processo di rafforzamento politico-organizzativo del Partito e la piena strutturazione degli organismi dirigenti e dei gruppi di lavoro, il Comitato Centrale convoca una conferenza nazionale di organizzazione da tenersi – salvo diverse improrogabili esigenze – entro il mese di dicembre 2019 […]

In particolare la conferenza di organizzazione è chiamata a realizzare una maggiore strutturazione del centro politico del partito, garantendo una più ampia partecipazione permanente dei compagni all’elaborazione della linea politica nazionale e alla sua esecuzione materiale, mediante il rafforzamento del ruolo politico del CC e le commissioni politiche del Partito e puntando a dotare il Partito di una struttura organizzativa capillarmente presente nei territori […]

5) Il CC conferma la linea di indipendenza politica e strategica del Partito Comunista rigettandosi ogni ipotesi di unità elettorale con forze di centrosinistra e sinistra mascherata oggi dalla falsa bandiera dell’unità “antifascista” proposta da settori legati al centrosinistra. Chiama il Partito tutto a rispondere con forza a questi tentativi mistificatori che hanno come unico obiettivo quello di distogliere l’attenzione dal carattere antipopolare del PD e del centrosinistra. […]

Il risultato elettorale rende il Partito Comunista una forza più autorevole, spingendoci a fare un passo avanti nell’attivazione di un percorso reale per far avanzare il processo di unità delle forze marxiste-leniniste. Come abbiamo sempre affermato tale percorso non può prescindere da un dibattito serio e articolato su questione di carattere strategico che hanno a che fare con la prospettiva di ricostruzione comunista, con l’obiettivo di lavorare nella direzione di un avanzamento unitario a partire dalla condivisione di tali elementi. Per questo il CC approva la proposta dell’Ufficio Politico di realizzare tavoli di discussione dei comunisti su questioni di carattere strategico, di teoria e prassi politica, dando mandato all’UP di individuare modalità, referenti e tematiche per procedere in tale direzione già a partire dal mese di giugno.

6) L’attività del partito deve essere orientata in questi mesi nell’approfondimento della lotta politica, attraverso una maggiore, più strutturata e coordinata presenza nelle lotte dei lavoratori, a partire dalle grandi vertenze che stanno interessano stabilimenti e interi comparti della produzione e della distribuzione. Tutta l’attività politica del Partito deve essere indirizzata alla conquista di posizioni all’interno della classe lavoratrice puntando a una capillare diffusione delle nostre idee tra i lavoratori e alla strutturazione di nuclei comunisti nei luoghi di lavoro e nei sindacati.

Al contempo il CC ritiene necessaria un’intensificazione dell’azione di opposizione alle politiche del Governo Cinque Stelle-Lega attraverso una maggiore presenza del Partito sia in termini di propaganda che di azione politica, anche mediante la convocazione di proprie manifestazioni o mediante adesione massiccia alle mobilitazioni che abbiano piattaforme condivisibili o nelle quali sia possibile far avanzare le parole d’ordine del Partito. In questa ultima direzione da mandato all’UP di intensificare momenti di discussione e coordinamento con le forze sindacali e con i movimenti e le organizzazioni di lotta su tali basi.

7) Il CC impegna l’Uff. Politico all’implemento dell’azione internazionale, e alla definitiva strutturazione di una commissione internazionale, nella direzione dell’incremento delle relazioni bilaterali con i PC e operai presenti nella rete Solidnet e parallelamente dell’aumento dell’azione politica del Partito nell’Iniziativa dei Partiti Comunisti e Operai d’Europa. Il CC impegna altresì il Partito: ad incrementare l’azione di contrasto dei piani di guerra, per scongiurare il coinvolgimento dell’Italia in tali conflitti presenti e futuri; ad effettuare azioni di solidarietà contro la messa fuori legge dell’ideologia comunista in Polonia; a sostenere iniziative di solidarietà verso la lotta del popolo sudanese guidata dall’Alleanza per la Libertà e il Cambiamento, di cui il PC Sudanese è parte d’avanguardia, premendo affinché l’Italia cessi ogni forma di collaborazione, militare e commerciale, con il Sudan fino al completo rispetto della volontà popolare.

8) Il CC conferma l’importanza strategica del lavoro del FGC nella gioventù, come spina dorsale della ricostruzione comunista in Italia. Invia il suo ringraziamento ai giovani per il lavoro svolto in questa campagna elettorale in sostegno del Partito, saluta l’importante traguardo raggiungo con la candidatura in tutta Italia alle elezioni del CNSU insieme con il risultato del 2.1% e i risultati ottenuti in diverse università che hanno spesso superato il 4-5% dei voti. In considerazione dell’importanza strategica del lavoro nella gioventù richiama le federazioni del Partito a sostenere la costruzione del FGC, secondo le indicazioni organizzative centrali […]

9) il CC assume come obiettivo organizzativo da qui al mese di settembre la realizzazione di feste politiche da parte di tutte le federazioni. Il CC ribadisce la posizione espressa nella scorsa riunione chiedendo alle federazioni di non associare alla festa il nome dell’Unità, per evitare di ingenerare ulteriori fraintendimenti a livello di massa, mantenendo come strategia generale la presa di distanza dal PD e dalla sua politica. […]

Il presente dispositivo è approvato all’unanimità dei presenti unitamente con la relazione e le conclusioni del Segretario Generale e le relazioni dei dipartimenti.

Roma 19 giugno 2019

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Istruzioni di voto per gli italiani all’estero.

Istruzioni di voto per gli italiani all’estero.

I cittadini italiani residenti all’estero possono votare il Partito Comunista. Poiché tuttavia ci sono differenze rispetto al voto per le elezioni politiche, vi invitiamo a consultare questo decalogo con alcune raccomandazioni:

1)    Per gli iscritti AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) in un paese dell’Unione Europea

Se siete iscritti AIRE e non avete espresso l’opzione di voto per le liste del paese in cui risiedete, allora avete diritto di votare per le liste italiane e potrete votare il Partito Comunista, in due diverse modalità:

a)     votare nel paese di residenza

In ciascuno dei paesi dell’UE saranno allestiti seggi: bisogna andare fisicamente a votare, non è previsto in questo caso il voto postale.

Il voto non si svolgerà lo stesso giorno rispetto all’Italia, ma sarà possibile votare il 24 e il 25 Maggio, con orari variabili a seconda della località e limitati a parte delle due giornate.

Riceverete a casa un certificato elettorale con date, orari e luogo del voto. Se non lo avete ricevuto informatevi a partire dal 21 Maggio in Consolato e richiedetelo. Sarà necessario portare il certificato al momento del voto.

A differenza delle politiche non esiste una circoscrizione estero, Ciascuno di voi sarà chiamato a esprimere il voto sulla base delle liste della Circoscrizione del vostro comune italiano di iscrizione AIRE. Le liste circoscrizionali sono 5 e così ripartite:

–       Italia nord occidentale (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia)

–       Italia nord orientale (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna)

–       Italia centrale (Toscana, Marche, Umbria, Lazio)

–       Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria)

–       Italia insulare (Sicilia, Sardegna)

b)    votare in Italia

In questo caso occorre presentare richiesta, entro il giorno precedente le elezioni in Italia, al Comune italiano nelle cui liste elettorali si è iscritti, ma consigliamo  di presentare la richiesta con maggiore anticipo per evitare problemi amministrativi. In tal caso è necessario portare il certificato elettorale ricevuto per votare all’estero .

ATTENZIONE!  Queste opzioni si escludono a vicenda. Nessuno può votare più di una volta, nemmeno avendo la doppia cittadinanza. Votare due volte è reato penale.

2)    Per i residenti in un paese che non fa parte dell’Unione Europea

Se risiedete in un paese che non fa parte dell’UE potete votare solo tornando in Italia nel Comune di iscrizione elettorale. Questo vale indipendentemente dall’iscrizione all’AIRE .

Esistono alcune agevolazioni di viaggio per gli elettori, ma valgono per la maggior parte sul territorio nazionale. Si consiglia di informarsi e verificare, ad esempio Trenitalia ne prevede alcune.

Italiani non iscritti all’AIRE e temporaneamente in un paese dell’Unione Europea

Se non siete iscritti AIRE ma vi trovate temporaneamente all’estero per motivi di studio o di lavoro potete votare nel paese di residenza temporanea solo se avete espresso questa opzione entro il 7 Marzo. In questo caso le modalità sono le stesse degli iscritti AIRE.

Se non avete esercitato in tempo questa opzione potrete votare soltanto presentandovi al seggio in Italia nel Comune nelle cui liste elettorali siete iscritti con le modalità normali e col certificato elettorale italiano.

Per maggiori informazioni consultate il sito del Ministero e la brochure riassuntiva.

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25 APRILE. MUSTILLO (PC): « PRESENZA ASS. ITALIA-UCRAINA MAIDAN A CASA CERVI È INSULTO »

25 APRILE. MUSTILLO (PC): « PRESENZA ASS. ITALIA-UCRAINA MAIDAN A CASA CERVI È INSULTO »

«Il 25 aprile è la giornata in cui si festeggia la vittoria sul nazi-fascismo nel nostro Paese, Casa Cervi è un simbolo storico della lotta antifascista e del sacrificio pagato dalla resistenza partigiana. Vedere un’iniziativa con l’associazione Italia-Ucraina Maidan in questo contesto fa ribollire il sangue. Chiediamo l’immediata cancellazione» Così Alessandro Mustillo, coordinatore dell’ufficio politico del Partito Comunista. «Mi associo alle proteste della nostra federazione di Reggio Emilia e di tutta la cittadinanza e le associazioni e i gruppi antifascisti. La presenza di un’associazione che ha sponsorizzato un golpe antidemocratico nel quale erano in prima linea gruppi neofascisti, nelle celebrazioni del 25 aprile a Casa Cervi è un intollerabile controsenso. Ricordiamo solamente la persecuzione dei comunisti e degli antifascisti, il massacro di Odessa, la guerra a cui è stata costretta la popolazione del Donbass. Il PD – conclude la nota – la smetta di utilizzare il 25 aprile per operazioni di revisionismo contrarie alla natura e allo spirito della lotta partigiana. I partigiani non hanno lottato e dato la vita per un’Italia che tradisse i diritti dei lavoratori, un’Europa che il centro propulsore delle politiche antipopolari e del revisionismo storico e della legittimazione aperta del neofascismo.

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+++ PARTITO COMUNISTA AMMESSO IN TUTTA ITALIA PER LE EUROPEE +++

+++ PARTITO COMUNISTA AMMESSO IN TUTTA ITALIA PER LE EUROPEE +++

Il Partito Comunista è stato ufficialmente ammesso in tutta Italia alle elezioni Europee 2019. Il simbolo della falce e martello sarà presente su tutte le schede elettorali. Le liste comuniste saranno guidate dal segretario Marco Rizzo che ha dichiarato: «La nostra lotta contro l’Unione Europea sarà portata avanti insieme con i partiti comunisti di tutto il continente. Grazie alla presenza dei comunisti in questa campagna elettorale, che rischiava di diventare uno scontro tra europeisti e nazionalisti, entreranno gli interessi dei lavoratori e delle classi popolari. Il mercato comune ha cancellato i diritti sociali dei popoli europei per arricchire la finanza e le grandi imprese. La sinistra ha abbandonato queste battaglie dimenticando la sua funzione, e la destra fomenta la guerra tra poveri a tutto vantaggio dei grandi poteri. Solo i comunisti – conclude Rizzo – possono essere lo strumento di un reale cambiamento che oggi è attuale e necessario».

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EUROPEE. RIZZO CAPOLISTA DEL PARTITO COMUNISTA IN TUTTI I COLLEGI.

EUROPEE. RIZZO CAPOLISTA DEL PARTITO COMUNISTA IN TUTTI I COLLEGI.

Marco Rizzo guiderà le liste del Partito Comunista per le elezioni europee in tutte le circoscrizioni. A seguire una folta rappresentanza di lavoratori e lavoratrici, membri del comitato centrale del Partito Comunista e studenti impegnati nelle lotte sociali. Al centro del programma del Partito Comunista l’opposizione all’Unione Europea, all’euro e alla Nato; la centralità delle lotte sociali e dei diritti dei lavoratori; la lotta alle privatizzazioni e alle politiche europee sull’agricoltura; il rilancio di un fronte internazionalista dei partiti comunisti in grado di opporsi all’avanzata della destra e alla deriva di una sinistra ormai a pieno titolo forza politica interna al sistema capitalistico.

Come già precisato l’obiettivo del Partito Comunista non è quello di alimentare illusioni sulla riformabilità dell’Unione Europea e delle sue istituzioni, ma utilizzare gli spazi mediatici e politici concessi nella campagna elettorale per trasmettere ai lavoratori e alle classi popolari le nostre parole d’ordine, la necessità del rafforzamento della costruzione del Partito Comunista e delle lotte sociali, facendo avanzare la convinzione che solo una lotta per il rovesciamento di questo sistema può portare ad un reale cambiamento delle condizioni di vita favorevole ai lavoratori e ai popoli europei.

Le liste comuniste saranno presentate tra domani e dopodomani negli uffici circoscrizionali entro i termini di legge. Siamo fiduciosi dell’esito positivo della presentazione, certi che, alla luce delle norme elettorali, non ci saranno problemi a riconoscere il PC tra i partiti esonerati dalla raccolta delle firme, vista la presentazione del simbolo composito che al suo interno ha il riferimento dell’Iniziativa dei Partiti Comunisti e Operai d’Europa, rappresentata in Parlamento Europeo con due deputati eletti nelle fila del KKE.

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IL PARTITO COMUNISTA IN CORSA PER LE ELEZIONI EUROPEE 2019.

IL PARTITO COMUNISTA IN CORSA PER LE ELEZIONI EUROPEE 2019.

Il Partito Comunista ha depositato questa mattina il contrassegno elettorale per la partecipazione alle elezioni europee 2019. Correremo in tutte le circoscrizioni senza necessità di raccogliere le firme in quanto membri dell’Iniziativa Comunista Europea, rappresentata al Parlamento Europeo da due deputati del KKE, e grazie al consenso apprestato dai compagni greci all’inserimento del loro simbolo nel nostro contrassegno elettorale al fine di rafforzare il presupposti stabiliti dalla legge italiana per il diritto a tale esonero. Il gesto del KKE è una testimonianza di vero internazionalismo, la prova della forza e della solidità dei legami internazionali che il Partito Comunista ha costruito in questi anni con i propri partiti fratelli.

La raccolta delle sottoscrizioni sarebbe stata uno scoglio impossibile da superare altrimenti. La legge richiede infatti 145.000 firme con quote regionali altissime (3.000 nella sola Valle d’Aosta), e dei costi ingenti necessari per le autenticazioni. Si tratta di una legge antidemocratica che ha come unico e chiaro scopo quello di favorire le forze politiche già presenti in Parlamento, spingere i partiti ad accordi forzati e innaturali, coalizzandosi con le forze maggioritarie, impedire la riorganizzazione di forze popolari alternative ai partiti esistenti.

La partecipazione alle elezioni europee non muta il nostro giudizio sulla natura irriformabile dell’Unione Europea, e delle sue istituzioni. Utilizzeremo queste settimane di campagna elettorale per denunciare la reale natura dell’Unione Europea, senza ipocrisie e opportunismi di sorta. Così come abbiamo già fatto nelle elezioni politiche del 2018, diremo chiaramente ai lavoratori e alle lavoratrici che il voto al Partito Comunista è un voto al rafforzamento della prospettiva storica di abbattimento della società capitalista e di accumulazione di forze nella direzione della costruzione di una società socialista.

L’Europa dei lavoratori e dei popoli che noi vogliamo realizzare, potrà essere costruita solo al di fuori dell’Unione Europea che è un’alleanze imperialista al cui timone ci sono le grandi società della finanza. L’Unione Europea è il principale promotore delle politiche di attacco ai diritti dei lavoratori e delle classi popolari, protagonista di guerre e responsabile della crisi. Non esiste spazio per la creazione di una società che metta in primo piano i diritti sociali nella gabbia dell’Unione Europea e dell’euro. Non esiste alcun futuro di progresso, di giustizia e di pace per le nuove generazioni in un sistema antidemocratico che mira a schiacciare i diritti e la condizione dei popoli in favore del profitto di pochi.

Crediamo sia necessario rafforzare il processo di ricostruzione comunista per dare ai lavoratori e alle classi popolari una reale alternativa alla falsa scelta tra le forze di governo e di opposizione, tra europeisti e nazionalisti, divisi nella propaganda ma sempre uniti nella difesa degli interessi della finanza e nell’approvazione di politiche antipopolari. Un’alternativa che non può essere rappresentata da liste elettorali di sinistra, prigioniere di contraddizioni politiche e prive di qualsiasi prospettiva, funzionali solo alla conservazione di vecchi gruppi dirigenti, che puntualmente si presentano a ogni elezione con nomi e simboli diversi, contribuendo solo a disorientare il proprio popolo.

Un’alternativa che dobbiamo realizzare prima di tutto nel nostro Paese, ma coordinandoci e unendoci a livello internazionale con i Partiti Comunisti per rendere più forte la nostra azione. Siamo consapevoli che la presenza del Partito Comunista alle elezioni europee è un importante segnale di rafforzamento dell’Iniziativa Comunista Europea e di tutti i partiti che, nelle difficili condizioni dell’Europa di oggi, stanno portando avanti il processo di ricostruzione comunista. Insieme con i nostri partiti fratelli e sulla base delle linee comuni che ci siamo dati affronteremo questa sfida.

Solo il rafforzamento dei comunisti può creare in Italia e in Europa i presupposti di una reale svolta politica. Per questa ragione invitiamo a votare il 26 maggio per il Partito Comunista e a prendere da subito contatto con le nostre federazioni e con i nuclei del Partito per sostenere la nostra azione.

Roma, 8 aprile 2019

Ufficio Politico
Partito Comunista

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