98mo Anniversario della morte di Lenin

98mo Anniversario della morte di Lenin

Il 21 Gennaio di 98 anni fa moriva LENIN, uno degli uomini più geniali del secolo scorso.
Guidò il popolo russo alla presa del potere aprendo una stagione di grandi conquiste per i lavoratori di tutto il mondo.
Nel solco tracciato dall’ottobre noi proseguiamo il nostro cammino.
“Colui che si accontenta di riconoscere la lotta delle classi non è ancora un marxista, e può darsi benissimo che egli non esca dai limiti del pensiero borghese e dalla politica borghese. Ridurre il marxismo alla dottrina della lotta delle classi, vuol dire mutilare il marxismo, deformarlo, ridurlo a ciò che la borghesia può accettare. Marxista è soltanto colui che estende il riconoscimento della lotta delle classi sino al riconoscimento della dittatura del proletariato.”
(Locandina realizzata da Bruno Pollacci ad acrilico acquerellato e pastello)

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Lettera del Partito Comunista della Federazione Russa

Lettera del Partito Comunista della Federazione Russa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
PARTITO COMUNISTA DELLA FEDERAZIONE RUSSA
Mosca, 18 gennaio 2022
Al Comitato Centrale
del Partito Comunista (Italia)
Cari Compagni!
A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa inviamo le nostre più sincere congratulazioni in occasione del 101esimo anniversario di fondazione del Partito Comunista Italiano, uno dei più antichi partiti comunisti del mondo.
Dalla sua fondazione nel 1921, il PCI ha fatto molta strada nella lotta per i diritti umani e la democrazia, la giustizia e il socialismo.
Incoraggiati dalla prima rivoluzione proletaria di successo nella storia, in Russia nel 1917, i rivoluzionari italiani di mentalità progressista hanno avuto il coraggio si sfidare il sistema di sfruttamento di classe e hanno dato inizio alla lotta per il rinnovamento sociale e per l’Italia socialista.
Dopo aver superato numerose prove, il PCI ha conquistato la meritata autorità e il rispetto non solo in patria, ma anche nel resto del mondo. Per molti anni il Partito è stato vietato ed è stato costretto ad operare in clandestinità. E anche in tale situazione, i membri del Partito ha continuato una lotta attiva per la causa dei lavoratori, per il socialismo. Così, molti comunisti italiani hanno preso parte alla guerra civile del 1936-1939 in Spagna. Il PCI è stato uno degli organizzatori del Movimento della Resistenza italiana, e le sue formazioni partigiane (Brigate Garibaldi) ebbero un ruolo chiave nel lotta armata contro i fascisti, compresa l’insurrezione dell’aprile 1945. Nel 1944, nei territori liberati, il Partito è uscito dalla clandestinità e per molti anni si è assicurato lo status di più grande forza politica del Paese e d’Europa.
Oggi come in passato, i comunisti italiani sono all’avanguardia nella lotta per i diritti dei lavoratori, per il miglioramento della vita del popolo lavoratore d’Italia.
I nostri partiti sono tradizionalmente legati da solidi legami di amicizia, idee e aspirazioni comuni. Vi auguriamo una tenacia rivoluzionaria, determinazione e ottimismo nella vostra lotta!
G. A. Zjuganov
Presidente del Comitato Centrale
del Partito Comunista
della Federazione Russa

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Dichiarazione dell’Ufficio Politico del Partito Comunista

Dichiarazione dell’Ufficio Politico del Partito Comunista

Una forza politica ha ritirato il sostegno alla candidatura di Maddalena a presidente della Repubblica. Sotto accusa un post passato su fb in cui esprime posizioni antiabortiste.
È evidente che il PC non condivide questa posizione, così come ci sono altri temi, come il green Pass su cui c’è divergenza di vedute .
Maddalena non è un marxista, né tanto meno un comunista. È quindi normale che ci sia questa eterogeneità che comprende posizioni politiche diverse. Il punto fondamentale su cui ragionare è però che non stiamo proponendo un nuovo capo politico, né il leader di una coalizione o un programma di governo, bensì una figura di compromesso che sia rappresentativa di una serie di forze sociali e politiche (anch’esse non comuniste) che non si riconoscono nelle figure proposte dai partiti del pensiero unico. Se avessimo voluto una figura coerente al 100% con le nostre idee, avremmo candidato il nostro segretario generale Marco Rizzo.
Il valore della candidatura del professor Maddalena risiede quindi nella sua possibilità di interferire sulla contraddizione principale riguardante oggi il rischio dell’istituzionalizzazione del regime del capitalismo finanziario internazionale (Draghi), proponendo in alternativa non un rappresentante del capitalismo nazionale (come potrebbe essere Berlusconi) ma una personalità autonoma dai poteri forti dislocati a Washington e Bruxelles e capace quindi di garantire una reale neutralità nel ricoprire il ruolo di presidente della Repubblica.
Questa oggi è la contraddizione principale e in tal senso è giusto agire, anche con compromessi, per fare passi politici in avanti, per fare avere visibilità alle nostre idee. Questa è la politica.

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Marco Rizzo: “Maddalena è il nome giusto”

Marco Rizzo: “Maddalena è il nome giusto”

 

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PATRICE EMERY LUMUMBA: Il simbolo dell’indipendenza del Congo

PATRICE EMERY LUMUMBA: Il simbolo dell’indipendenza del Congo

Patrice Emery Lumumba divenne il Primo Ministro della Repubblica Popolare del Congo nel 23 giugno del 1960.
Sette giorni più tardi, pronunciò lo “storico “discorso dell’indipendenza congolese”.
Lumumba fu inoltre il primo dirigente politico democraticamente eletto nella storia della Repubblica Democratica del Congo.
Quando infine sfidò le compagnie minerarie e il governo belga, decretando l’africanizzazione dell’esercito, venne catturato e giustiziato il 17 gennaio del 1961 dai suoi nemici politici al soldo del Belgio.
Tutto ciò con il benestare degli USA, che giustificarono i fatti con il pretesto che la politica di Lumumba stava avvicinando il Congo all’URSS.
Ancora oggi in Africa e nel mondo rappresenta un simbolo indelebile della lotta all’imperialismo e del riscatto dei popoli africani.
ONORE A PATRICE LUMUMBA.

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Paolo Maddalena presidente

Paolo Maddalena presidente

La nostra indicazione, come comunisti, come lavoratori per l’elezione per il Quirinale. “Dentro e fuori la Duma”.
Nelle piazze, nelle lotte ma anche nelle contraddizioni del Palazzo.
Avevamo detto che avremmo lavorato per una candidatura di difesa e rilancio della Costituzione, oggi calpestata da Draghi ed i sacerdoti della grande finanza. Abbiamo contribuito quindi ad un percorso realmente unitario dentro il Parlamento ed il Gruppo Misto, grazie al lavoro certosino del nostro senatore Emanuele Dessì, ed oggi possiamo indicare un nome adeguato al livello di scontro: PAOLO MADDALENA, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, difensore infaticabile della Carta e del popolo contro la grande finanza, le privatizzazioni e per il bene comune e pubblico.
Una candidatura da cui il Presidente Maddalena si è schermito come è di prassi in chi lotta per grandi ideali e non per interesse personale.
Un buon segno per il nostro lavoro, un ottimo impegno parlamentare.

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Nel capitalismo non esiste democrazia!

Nel capitalismo non esiste democrazia!

Nel capitalismo non può esserci vera democrazia. Sostenere il Partito Comunista non significa soltanto esprimere un voto per uno tra i tanti partiti. Significa far marciare un’idea di trasformazione, di radicale cambiamento della società, non realizzabile con compromessi e riforme, ma solo attraverso l’abbattimento degli ostacoli che impediscono la realizzazione di una vera democrazia.

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Mentre parlano solo di COVID la metà delle famiglie rinuncia a curarsi!

Mentre parlano solo di COVID la metà delle famiglie rinuncia a curarsi!

Il Paese è allo sbando. Metà delle famiglie italiane rinunciano alle cure mediche.
Mentre le direttive del ministero dell’interno, mirano ad impiegare massicce risorse delle forze dell’ordine nella ricerca di chi non ha il Super #GreenPass, la Cerved conferma che nel 2021 LA METÀ DELLE FAMIGLIE italiane ha rinunciato alle cure mediche (in tutto o in parte).
Problemi economici, mancanza di soldi, problemi logistici, inadeguatezza e indisponibilità dei vari servizi.
Chi di voi non si è trovato neanche una volta in queste condizioni?
E mentre il governo Draghi, per stessa ammissione del premier, scarica tutte le responsabilità della distruzione dell’Italia su chi non ha effettuato la terza dose (purtroppo non è una barzelletta), è sempre più evidente cosa anni di politiche europee abbiano lasciato al nostro Paese:
LA ROVINA.
Bisogna mandarli tutti a casa, a partire da Draghi, altro che presidente della Repubblica.

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Tagli alla sanità:Tutti colpevoli – Destra, Sinistra e Tecnici

Tagli alla sanità:Tutti colpevoli – Destra, Sinistra e Tecnici

Quando diciamo che il problema vero è la sanità pubblica diciamo una ovvietà.
Negli ultimi 40 anni sono stati TAGLIATI i posti letto, TAGLIATI i posti letto in terapia intensiva e gli investimenti, con meno ospedali, più lontani dai cittadini e meno personale.
Per questo noi chiediamo una più investimenti e risorse, per un sistema sanitario nazionale pubblico, uno, non 21 sistemi sanitari regionali, e bisogna tornare ad investire in ospedali di prossimità con una diffusione capillare, aumento dei posti letto, dei posti letto in terapia intensiva e della formazione e assunzione di nuovi dottori, infermieri, tecnici e di tutto il personale di cui c’è bisogno per far funzionare la sanità pubblica, in questo modo non ci sarebbe stata nessuna pressione sugli ospedali e avremmo potuto affrontare meglio qualsiasi tipo di malattia.
Questa è la verità che abbiamo sempre detto e che ribadiamo con forza da due anni.
MA NIENTE È STATO FATTO DA QUESTO GOVERNO

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L’ACQUA NON SARA’ PIU’ UN BENE PRIMARIO!

L’ACQUA NON SARA’ PIU’ UN BENE PRIMARIO!

Il governo Draghi con un emendamento fatto la scorsa notte, pone definitivamente la parola fine sull’acqua pubblica.
Il governo ha così deciso che anche l’acqua potrà essere completamente privatizzata e data in mano ai privati e S.P.A. Così da poterci lucrare sopra.
Se fino ad oggi (nonostante i vari governi abbiano cercato di aggirare il referendum del 2011) l’acqua era “un bene primario per l’umanità ed è una risorsa rinnovabile per il nostro pianeta. La nostra vita è legata all’acqua ed ogni attività umana dipende dalla possibilità di accedervi”, dal prossimo anno i privati che gestiranno il servizio idrico nazionale potranno aumentare i costi a loro piacimento e terminare il servizio a chi non può permettersi di pagare.
L’acqua, grazie alle liberalizzazioni previste dal Draghi nel PNRR potrà diventare un bene di lusso usufruibile solo dalla parte più ricca della popolazione del nostro Stato.
Un vero schiaffo in faccia a tutte le famiglie e a tutti i lavoratori che a causa delle decisioni dei governi degli ultimi 30 anni si ritrovano sempre di più in difficoltà economiche e che a breve, oltre a doversi preoccupare dell’aumento vertiginoso del costo della vita e delle bollette, rischieranno di non potersi più permettere neanche l’acqua. L’acqua, che fino a prima del governo Draghi, ERA, nonostante tutto, ancora un bene primario.

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