


21 Gennaio 1924 – 21 Gennaio 2025 – 101 anni dalla Morte di Lenin

Sopratutto ora, dalla parte di Cuba, sempre!
Sopratutto ora, dalla parte di Cuba, sempre!
Il Partito Comunista porta tutto il suo sostegno al Popolo Cubano, sopratutto in questo momento, a seguito delle prime decisioni di Donald Trump nei confronti del governo de L’Avana, che da 66 anni difende la Rivoluzione ed il suo popolo contro ogni forma di imperialismo, resistendo ancora oggi, contro l’infame Blocco Economico imposto dagli USA.
Il nostro totale ed indiscusso appoggio alla causa Cubana è stato rafforzato dalla presenza del Consigliere Politico dell’Ambasciata Cubana Damian Delgado Vazquez al nostro evento del 19 Gennaio, dove l’esempio di Cuba e della sua Resistenza è stata apprezzata da tutti i partecipanti.
Riportiamo quindi le parole del compagno Presidente di Cuba Miguel Díaz-Canel e le sottoscriviamo pienamente.
“ Il Presidente Trump, con un atto di arroganza e di disprezzo per la verità, ha appena ripristinato la designazione fraudolenta di Cuba come Stato sponsor del terrorismo. Non è una sorpresa. Il suo obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente la crudele guerra economica contro Cuba a scopo di dominio.
Il risultato delle misure di assedio economico estremo imposte da Trump è stato quello di provocare penuria tra la nostra gente e un aumento significativo del flusso migratorio da #Cuba verso gli Stati Uniti.
Questo atto di scherno e abuso conferma il discredito delle liste e dei meccanismi unilaterali di coercizione del governo statunitense.
La causa legittima e nobile del nostro popolo prevarrà e ancora una volta prevarrà. “

21 Gennaio 1921 – 21 Gennaio 2025 – Dalla Fondazione del Partito Comunista d’Italia agli 80 anni della Resistenza
Il 21 Gennaio del 1921 nasceva a Livorno il Partito Comunista d’Italia, nato dalla scissione del Partito Socialista Italiano.
Comincia la grande storia del Partito dei lavoratori italiani.
Il Partito che ha visto, grandi uomini e grandi donne di questo Paese dare la vita, prima contro il fascismo in Italia e non solo, un Partito che ha resistito in clandestinità, poi protagonista della Resistenza italiana, nel dopoguerra con l’emancipazione della classe operaia, nello sviluppo del Paese e nelle lotte contro il grande capitale. per diventare il più grande partito comunista dell’occidente.
? Da Gramsci a Pietro Secchia e Togliatti, passando per i tanti dirigenti e i milioni di militanti che il partito ha avuto.
Una grande storia che non può e non deve finire.
Il Partito Comunista oggi deve tornare ad essere il punto di riferimento del Popolo italiano e deve avere come obiettivo fare fuori da ogni gioco chi oggi governa l’Italia (e la sua finta opposizione) per portarla fuori dall’Unione Europea e dalla NATO.
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PATRICE EMERY LUMUMBA: Il simbolo dell’indipendenza del Congo.

Tregua in Palestina: Il 4° Podcast del Partito Comunista
Presentiamo il nuovo episodio del Podcast del Partito Comunista, questa è una puntata speciale dedicata all’accordo per Tregua in Palestina.
Al podcast partecipano il Responsabile dell’Organizzazione Nazionale Matteo Di Cocco ed il Segretario Generale Alberto Lombardo.
Ascolta il podcast su Youtube cliccando qui
https://youtu.be/yQSmYnMwCOo
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Roma 19 Gennaio ore 15,30 – Evento sulla Resistenza














A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista (Italia) esprimo …
da Partito Comunista https://ift.tt/D5V2Sr4
A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista (Italia) esprimo i sensi della solidarietà del nostro partito al popolo cinese per il recente disastro avvenuto nello Xizang.
Sappiamo che il Partito Comunista di Cina e il Governo sono strenuamente e con successo impegnati per alleviare i disagi e le sofferenze delle popolazioni colpite.
Anche in queste dolorose circostanze si misura l’enorme distanza tra un paese socialista e paesi a guida capitalistica come il nostro o gli Stati Uniti.
Il Segretario Generale
Alberto Lombardo
Un anno dopo l’Italia va ancora a rotoli. Questo Governo …
da Partito Comunista https://ift.tt/5EiZhJQ
Un anno dopo l’Italia va ancora a rotoli. Questo Governo non si merita niente, infatti l’articolo che vi proponiamo è stato scritto esattamente lo scorso anno, cosa è cambiato nel frattempo? Spoiler: NIENTE.
Vi riproponiamo il punto del Segretario Generale Alberto Lombardo nella sua interezza:
Il punto di Alberto Lombardo, Segretario generale del Partito Comunista
Oggi, 12 gennaio, il quotidiano della Confindustria, Il Sole 24 ore, a pag. 6 ci dà due importanti notizie.
Nella prima ci informa che, secondo i dati ISTAT, a novembre la produzione industriale diminuisce dell’1,5% rispetto a ottobre e del 3,1% in termini tendenziali. Un tracollo annunciato. Altro che rimbalzo dopo la pandemia! Le sanzioni contro la Russia sono proprio efficaci… contro di noi.
La seconda riguarda i dati sull’occupazione che sarebbero in aumento, nonostante la débâcle succitata, e che vengono invece sbandierati dal Governo come un successo della sua politica antipopolare. Vediamo da vicino.
A parte il maldestro tentativo dell’articolo di attribuire al calo demografico l’incremento dell’occupazione, cosa che non può essere perché caso mai potrebbe essere causa di diminuzione della disoccupazione e non di aumento dell’occupazione, si ha innanzitutto una marcata trasformazione dei contratti a termine in quelli a tempo indeterminato. Ovviamente questa cosa non fa aumentare l’occupazione e non dà neanche ai lavoratori maggiori diritti o certezze, in quanto ormai le differenze tra le due tipologie sono scomparse.
In realtà si legge: «Ma la crescita occupazionale si concentra anche sulle fasce d’età più elevate, soprattutto sugli over 50. Qui incidono ancora gli effetti della riforma Fornero che portano a prolungare la permanenza nel mercato del lavoro di persone che anni fa sarebbero andate in pensione prima, accrescendo quindi lo stock complessivo degli occupati».
Quindi l’incremento dell’occupazione è dovuta alla sciagurata negazione del diritto di andare in pensione in un’età accettabile. Fine pena, mai!
Anche sul lato degli effetti della revoca del Reddito di cittadinanza, che avrebbe portato gli ex percettori a trovare un lavoro, vi sono forti dubbi.
«Infatti, i nuovi occupati degli ultimi trimestri si concentrano su chi ha un titolo di studio medio alto, dall’altro proprio il calo dei disoccupati e il contestuale aumento degli inattivi di novembre potrebbe suggerire che queste persone non sono riuscite a trovare un lavoro.»
Quindi calo di disoccupati si ha perché aumentano gli inattivi, ossia quelli che il lavoro neanche lo cercano più. Aumenta invece l’occupazione delle fasce alte, in seguito alla tendenza alla concentrazione capitalistica e relativa specializzazione. Quindi il tanto decantato boom degli operai specializzati che – a detta di Confindustria – sarebbero introvabili in Italia, non c’è.
«Povera Italia».
Dal 2015 ad oggi si è registrato, in Europa, un …
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Dal 2015 ad oggi si è registrato, in Europa, un vertiginoso aumento dei prezzi delle abitazioni: in media, +48% (dati Eurostat).
Questo fenomeno è causato dalla speculazione finanziaria dei grandi capitali delle banche nel settore immobiliare e dalla situazione geopolitica degli ultimi 30 anni, che ha portato ad una progressiva deindustrializzazione e finanziarizzazione della nostra economia. Distruggendo la produzione reale, si è arrivati ad una situazione di controllo monopolistico dei grandi capitali finanziari nei vari settori economici, tra cui quello immobiliare.
È importante notare però che in Italia i prezzi sono aumentati di meno rispetto agli altri paesi (+8% in Italia) e proprio in Italia la distribuzione delle case vede una maggiore presenza dei piccoli proprietari e non delle solite grandi imprese immobiliari.
Ad aggiungere sale sulle ferite ci sono gli affitti: il peso dell’affitto sul salario minimo va dal 35% di Francia e Italia al 56% dei Paesi Bassi.
Un salasso rovinoso su famiglie, giovani lavoratori e studenti, che si troveranno a dover scegliere fra l’indebitarsi a vita con i mutui o perdere almeno un terzo del proprio guadagno in affitti. Una vera e propria estorsione.
L’economia europea è fondata sull’usura e sulla speculazione legalizzata da parte delle banche, caratteristiche fondanti di un sistema che pompa la ricchezza dal basso verso l’alto.
Questa situazione inaccettabile e insostenibile dimostra la necessità del controllo dello stato (uno stato che faccia gli interessi del popolo) sul settore immobiliare, che fissi l’affitto al 5% del salario.
Nicolás Maduro si è insediato ufficialmente come Presidente della Repubblica …
da Partito Comunista https://ift.tt/0eiOgFE
Nicolás Maduro si è insediato ufficialmente come Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Il Partito Comunista, augura al Presidente eletto ed al popolo venezuelano di proseguire nel percorso tracciato da Hugo Chávez contro ogni tentativo di ingerenza imperialista nordamericana, lottando per l’uguaglianza e per lo sviluppo del paese.
Viva Maduro!