da Partito Comunista https://ift.tt/DKfgSWQ
PERCHÉ ATTACCANO LA WAGENKNECHT
Il 24 ottobre scorso il Manifesto ha intitolato un proprio articolo così: “Nasce il partito rosso-bruno di Sahra Wagenknecht”. Il 30 ottobre Linkiesta.it presentava la propria analisi: “Dalla scissione della Linke nasce un nuovo movimento rossobruno”. La sinistra radicale trockijsta apre le danze e conclude Repubblica, la sinistra dei padroni: Rossobruni a Berlino: l’ex stella della sinistra seduce l’ultradestra. Potremmo andare avanti così con decine di altri titoli e articoli minori, che ricalcano i contenuti standard che si trovano anche su Il Giornale, che ripetono tutti la stessa litania.
Sarah Wagenknecht non ha bisogno di avvocati d’ufficio, è una compagna intelligente e capace, ma noi abbiamo il dovere di smentire le bugie quotidiane dei media borghesi.
Segnaliamo che nel Manifesto politico del partito di Sarah Wagenknecht, nel capitolo intitolato “Libertà”, si trova scritto quanto segue:
“Vogliamo rilanciare il processo decisionale democratico, espandere la partecipazione democratica e proteggere la libertà personale. Rifiutiamo ogni tipo di ideologia estremista di destra, razzista e violenta. La cultura dell’annullamento, la pressione al conformismo e la gamma sempre più ristretta delle opinioni sono incompatibili con i principi di una società libera. Lo stesso vale per ogni nuovo autoritarismo politico che pretende di educare le persone e di regolarne lo stile di vita o la lingua. Condanniamo i tentativi di sorveglianza globale e di manipolazione delle persone da parte di aziende, servizi segreti e governi”.
L’esperimento della Wagenknecht parla chiaro: sovranismo nazionale e popolare, populismo nel senso più nobile della parola, ossia contatto sentimentale con il popolo, senza cedere di un millimetro sui discorsi che proclamano il superamento della dicotomia destra e sinistra.
Quanto basta per capire come mai il 99% della stampa, e perfino certa finta “sinistra” al servizio della borghesia, si scagli contro di lei per delegittimarla politicamente bollandola di rossobrunismo ed estrometterla dalla rappresentanza istituzionale.