Il governo dei migliori sta portando avanti tutte le misure, in maniera ancora più aspra per la popolazione, che aveva iniziato il governo tecnico guidato da Monti.
I governi tecnici cambiano ma la sostanza è sempre la stessa, aumento del carovita, dei prezzi e soprattutto della benzina per poter far pagare la crisi solamente ai cittadini e ai lavoratori, non andando a toccare i grandi gruppi multinazionali.
In arrivo quindi una nuova stangata per le famiglie già colpite dal caro bollette. Rispetto a un anno fa + 20,5% per la benzina e + 22,3% per il gasolio, il balzo del prezzo alla pompa, equivale su base annua per i cittadini, secondo le stime “a una stangata pari a quasi 400 € sia per benzina che per il diesel per autovettura.
Rispetto a un anno fa, quindi, fare il pieno costa circa 15 euro in più per entrambi i carburanti, con un’impennata del 20,5% per la benzina e del 22,3% per il gasolio.
Il prezzo medio della benzina in modalità self costa 2,43 centesimi in più rispetto alla settimana scorsa (da 1,754 euro a1,778) raggiungendo così il massimo da settembre del 2013.
E anche il gasolio non sta a guardare, con un costo salito di 2,69 centesimi (da 1,620 a 1,647). Stabile il Gpl, da 0,817 euro a 0,816, mentre il gasolio da riscaldamento è salito di 2,92 centesimi (da 1,436 a 1,466), secondo la rilevazione settimanale del ministero della Transizione ecologica.
Al momento da parte del governo non c’è l’intenzione di mettere un freno a questo rincaro sproporzionato che metterà ancora più in difficoltà milioni di lavoratori e famiglie in tutta Italia, già martoriati dalla crisi pandemica, economica e dal rincaro dei beni di prima necessità e bollette di acqua, luce e gas.