Ci sono proteste (quelle dei lavoratori) che fanno riferimento alla salute collettiva e ce ne sono altre (quelle di Confindustria) che pensano invece al profitto di pochi. Il Governo non ascolta tutti allo stesso modo: le pressioni di Confindustria pare facciano slittare il decreto di chiusura delle attività non indispensabili di qualche giorno, ancora tempo perso per frenare la diffusione del virus. La salute dei lavoratori e di tutto il popolo viene sacrificata sull’altare degli interessi capitalistici.
La classe operaia di questo Paese, i lavoratori tutti, in questo difficile momento stanno prendendo coscienza di quello che accade, a partire anche da come valutare la dirigenza di CGIL, CISL e UIL totalmente subordinata agli interessi delle classi dominanti.
NOI NON DIMENTICHEREMO NIENTE