Il Partito Comunista saluta la grande mobilitazione dei lavoratori del settore dei trasporti che oggi in massa hanno aderito allo sciopero proclamato dai sindacati di base. Le forti adesioni hanno bloccato in tutta Italia i servizi di trasporto, come non accadeva da tempo.
I lavoratori hanno ragioni da vendere per questa protesta. Dalla vicenda Alitalia alle privatizzazioni dei trasporti locali, sono a rischio migliaia di posti di lavoro, mentre è certo il peggioramento delle condizioni lavorative e salariali. La strategia delle privatizzazioni che da anni hanno affidato nelle mani di società senza scrupoli, false cooperative che non vedono l’ora di accaparrarsi la gestione degli appalti con l’unico intento di triplicare i profitti, produce dissesto economico, disoccupazione, peggiori servizi all’utenza, preoccupante riduzione dei livelli di sicurezza e caduta libera di salari, diritti e tutele dei lavoratori.
Migliaia di lavoratori sono a rischio ad Alitalia e nell’indotto aeroportuale.Decine di migliaia di ferrovieri e autoferrotranvieri rischiano di subire gli stessi effetti devastanti consumati negli aeroporti, dalle società aeree , avendo come modello industriale quello delle Low Cost, basato sullo sfruttamento dei lavoratori, in modo particolare nella logistica, con ritmi di lavoro pesantissimi, manodopera in nero, condizioni igieniche e sicurezza quasi inesistenti, cambi d’appalto al massimo ribasso, salari da fame, mancato riconoscimento di vari istituti contrattuali.
La recente approvazione della manovra con la cancellazione della regolamentazione del settore autoferrotranviario è il regalo che il Partito Democratico ha fatto alle grandi società per aprire ad una più massiccia privatizzazione e deregolamentazione del settore a tutto vantaggio dei profitti privati e a danno dei lavoratori.
Tutto ciò non è il prodotto casuale delle scelte politiche, ma risponde agli interessi dei grandi monopoli, alla volontà strategica della UE e delle istituzioni internazionali, a cui tutte le forze politiche sono sottomesse.
Per queste ragioni il Partito Comunista solidarizza con la protesta dei lavoratori. Invita i lavoratori a contrastare con forza le politiche del governo, i piani di UE, BCE, FMI, a rifiutare le sirene dei sindacati collaborazionisti che sostituiscono gli accordi al ribasso sulla pelle dei lavoratori alla mobilitazione e all’organizzazione di classe. Il PC invita i lavoratori ad unirsi alle forze che oggi lottano per dar vita al sindacato di classe, a sostenerne le lotte.
Roma 16.06.17
Ufficio Politico Partito Comunista
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