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LE AUTO ELETTRICHE INQUINANO MOLTO PIU’ DELLE VECCHIE A COMBUSTIONE
I governi europei stanno spingendo i loro popoli a sostituire le loro vecchie auto a benzina con le nuove costosissime auto elettriche in nome del green e di una fantomatica transizione energetica che come unico scopo ha quello di arricchire ulteriormente le grandi multinazionali.
Si viene così a scoprire che le auto elettriche sono molto più inquinanti delle vecchie auto a combustione, infatti un’auto elettrica contiene in media 207 kg di minerali vari, tra cui grafite, rame, cobalto, nickel, terre rare, litio e manganese (usati per la costruzione delle parti elettriche ed elettroniche) contro i 33,6 kg di un’auto tradizionale: 6 volte la quantità di minerali usati per un’auto tradizionale. Queste materie prime sono concentrate in un numero limitato di paesi. Le quote più elevate riguardano il Congo per il cobalto (66%), l’Australia per il litio (54%), la Cina per la grafite naturale (65%) e le terre rare (65%) e il Sud Africa per il platino (72%); I paesi mediterranei, e in particolare quelli europei, hanno una disponibilità limitata di tali risorse; solo il Marocco è compreso tra i primi tre produttori mondiali di fosforo.
Le auto elettriche quindi non sono così ecologiche come i produttori e i nostri governi le dipingono e oltre al grossissimo problema ancora non risolto su come smaltire le batterie esauste, adesso si viene a scoprire che consumano molto di più delle vecchie auto, segno che la svolta green tanto sbandierata serve solo a favorire i guadagni delle grandi case produttrici imponendo al popolo di sostituire la propria auto